Lele Mora, ovvero la genesi delle coppie mediatiche

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EffeCi
view post Posted on 1/8/2006, 13:01 by: EffeCi




Laura Laurenzi per La Repubblica

"È la mia prima serata libera. È la prima volta in dodici anni che vado a cena fuori", esulta il Cavaliere, ospite a sorpresa, sabato sera, del Billionaire orfano di Flavio Briatore. Per "cena fuori" intende la sua prima nottata di svago assoluto: un autentico e inatteso bagno di folla nella vetrina del rampantismo in stile Costa Smeralda, dove lo champagne scorre a fiumi e il caviale viene servito con maxi-cucchiai.
Tutti i tavoli sono occupati, a bordo piscina, sotto i baldacchini velati di garza che poggiano su esotici e pregiati tappeti kilim. Letti giganti di tipo keniota, pouff, enormi cuscini. Ardono le fiaccole e tremano le fiamme di cento candele imprigionate nei lucernai stile Mille una notte.
Al tavolo del Cavaliere una decina di persone, fra cui Emilio Fede e un Lele Mora come sempre vestito di bianco ma più abbattuto del solito, e alcune giovani donne del tipo decorativo, da rotocalco, ma per ora sconosciute.

Pienone di vip di categoria solvibile. Al tavolo accanto il playboy imprenditore Tommaso Buti con Fawaz Gruosi, proprietario della gioielleria de Grisogono visitata, giusto sabato, dall'attore Denzel Washington. Al piano di sopra, nel settore più chic, gestito da Cipriani, Paolo Barilla in camicia a scacchettoni da farmer americano, il flautista lanciato da Pavarotti Andrea Griminelli e, a un altro tavolo, a festeggiare il suo onomastico con grandi scatole di caviale che viene servito a palettate, la contessa Marta Marzotto, in gran forma, con il figlio Matteo e gli amici.

Silvio Berlusconi sembra appena uscito da un lifting. Capelli di un marrone compatto, camicia di seta blu con le maniche arrotolate e golfino di cachemire color cielo appoggiato sulle spalle, fa il suo ingresso a sorpresa poco prima della mezzanotte. Dispensa sorrisi e gira addirittura tra i tavoli come si fa a un matrimonio.

"Plastica? Nessuna plastica. Sono solo più riposato. Lavoro un po' di meno, anche se con il dottor Letta per quattro sere di seguito questa settimana abbiamo fatto le due e mezzo di notte". Come ai vecchi tempi, quando governava. Qualcuno gli chiede se non è il caso che si conceda una vacanza più lunga, se non è arrivato il momento in cui finalmente mettersi a riposo. Gli viene chiesto se intende lasciare la politica: "Non posso ritirarmi, non posso farlo. Metà degli italiani mi detesta, anzi, mi odia, quelli di sinistra. Ma l'altra metà, quella che mi ha votato, mi detesterebbe se mi ritirassi. E quindi non ho nessuna intenzione di farlo".

Berlusconi continua a sorridere: "Tanto questo governo non dura. Su temi fondamentali come l'economia e la politica estera non c'è nessun accordo. Padoa Schioppa è solo un nome. Uno messo lì che non conta niente. Non crediate che per me sia stato facile tenere insieme la mia coalizione. Avevo anch'io le mie belve: la Lega e alcuni ultrà di Alleanza Nazionale. Ho avuto il mio daffare: ho tenuto 360 consigli dei ministri e abbiamo fatto 34 grandi riforme tutte importantissime e i cui risultati si vedranno soltanto negli anni a venire. Abbiamo fatto più riforme noi negli ultimi cinque anni che non tutti i governi precedenti in quasi sessant'anni. E ora il nuovo governo sta cercando sistematicamente di smontare tutto".
Circondato da belle donne, ragazze giovanissime in microgonne di jeans e trampoli di strass, fa il galante con tutte. A una giovinetta biondissima seduta al tavolo accanto al suo stringe vigorosamente la mano e con un inchino si congeda dicendo: "Complimenti per la sua bellezza". Saluta Simona Ventura, strizzata come sempre in un apprezzato abito-bustino. Quando gli presentano l'esangue Eleonora Abbagnato, étoile del Teatro dell'Opera di Parigi e ultima bionda fidanzata in carica di Matteo Marzotto, in pantaloni da odalisca d'oro a vita bassissima e minuscolo reggiseno di jeans, chiede con un sorriso malizioso: "Non ha freddo?".

Che fermento fra i tavoli. Dalla lunga scala che immette alla discoteca c'è una gran via vai di simil veline, letterine, anzi "billionairine". Raro un tasso così alto di belle & possibili, raro un simile concentramento. Il Cavaliere si guarda intorno beato e sorride, sorride, sorride. Poi sospira: "Le signore ci salveranno".

Come quasi sempre ormai non è scortato dalla moglie Veronica, ma ne parla con trasporto visibile, e anche con l'aria di chi è a posto con la coscienza, chi più di così proprio non avrebbe potuto fare. Si gloria della festa di compleanno a Marrakech ma ristabilisce la verità su quel "surprise party" che lo ha visto travestito da beduino: "È tutto vero, mi sono mascherato da uomo del deserto, sono andato da mia moglie e le ho offerto il mio regalo senza che lei potesse riconoscermi. Non è vero però che io abbia ballato. Quello no, quello non l'ho fatto. Quella è pura fantasia".

Al Billionaire la folla del sabato sera ondeggia, le signore gli chiedono autografi, fanno la fila per poter fare una foto con lui, lo baciano, lo stringono, e gli gridano: "Silvio, non ci abbandonare". Lui gongola. Sono passate le tre del mattino quando l'ex premier decide di tornare a casa.

Dagospia 31 Luglio 2006


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