A volte ritornano

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Miciamiao
view post Posted on 30/9/2005, 17:59




E' uscito "Saturazione" degli Ultraviolet
Un booklet composto da 12 pagine completamente bianche: questa la provocazione della band...
Venerdí, 30 Settembre 2005


E' in circolazione da qualche giorno il secondo disco degli Ultraviolet, Saturazione. Dopo l'interesse suscitato con il primo disco omonimo del 2002, la rock-band barese presenta ora il suo disco della svolta sonora, che porta la band ad un suono più graffiante, ispirato dal rock inglese degli ultimi tempi.

Inoltre sono i testi ad imporsi all'attenzione, carichi di contenuti forti legati dallo stesso filo conduttore, la saturazione. Storie di situazioni paradossali che riempiono il quotidiano: ecco su cosa il gruppo ha cercato di incentrare il concept del disco.

Saturazione, infine, è un prodotto discografico carico di provocazioni, nei contenuti e nella forma: il suo booklet, infatti, è composto da dodici pagine completamente bianche....

Tra i prossimi appuntamenti degli Ultraviolet c'è da segnalare uno show-case alla Fnac di Napoli il prossimo 14 ottobre.
 
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Miciamiao
view post Posted on 3/10/2005, 19:03




Jackson Browne, una raccolta "unplugged"
Con "Solo Acoustic Vol.1", il grande "outsider" della musica americana ripassa il suo canzoniere
Lunedí, 03 Ottobre 2005


Jackson Browne è un nome molto popolare nel panorama musicale della west-coast.

Personaggio schivo e vero "outsider", l'artista americano (nato nella Germania Ovest e trasferitosi a Los Angeles con la sua famiglia all'età di soli tre anni) con il suo vigoroso country-rock è stato artefice di canzoni storiche impresse nella memoria di tutti, da "The Road" (in Italia nota con il titolo "Una Città Per Cantare" nell'interpretazione di Ron), a "The Pretender" passando per "For Everyman", "Take It Easy" (portata poi al successo dagli Eagles), "Running On Empty" e "Somebody's Baby".

L'autunno 2005 lo vede ora di nuovo protagonista con un album di dodici sue canzoni storiche presentate in versione acustica, lavoro che segue di tre anni l'ultimo "The Naked Ride Home". Solo Acoustic Vol.1 raccoglie infatti quanto di meglio realizzato dal vivo durante i concerti tenuti da Jackson Browne negli anni appena trascorsi.

La scaletta di "Solo Acoustic Vol.1":

1. Barricades Of Heaven
2. Intro These Days
3. These Days
4. Intro Birds Of St. Marks
5. Birds Of St. Marks
6. Intro Fountains Of Sorrow
7. Fountains Of Sorrow
8. Bright Baby Blues
9. For A Dancer
10. Too Many Angels
11. Intro For Everyman
12. For Everyman
13. Intro Lives In The Balance
14. Lives In The Balance
15. Intro Looking East
16. Looking East
17. Intro The Pretender
18. The Pretender
19. Intro Take It Easy
20. Take It Easy
 
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Miciamiao
view post Posted on 3/10/2005, 19:07




Cream, la reunion si concretizza
Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker di nuovo sul palco assieme: su doppio cd e dvd
Lunedí, 03 Ottobre 2005

Sulla scia del grandioso successo del concerto svoltosi alla Royal Albert Hall di Londra il 2, 3, 5 e 6 maggio 2005 escono adesso sia il dvd che il cd di un evento che, com'era logico, ha fatto registrare il tutto esaurito.

La performance di Ginger Baker, Jack Bruce ed Eric Clapton (riuniti per la prima volta dopo circa vent'anni) è stata registrata in HD e 5.1 surround sound per entrambe le uscite (il cd e il dvd, infatti, contengono le stesse canzoni, ma registrate in serate diverse). All'interno del dvd, inoltre, è presente l'unica intervista alla band che parla di questa storica reunion che verrà presto replicata a New York.

Per nozione storica, i Cream si formarono nel 1966 e si sciolsero qualche anno dopo, nel 1968. In soli tre anni la band riuscì a produrre tre album in studio: Fresh Cream (1966), Disraeli Gears (1967) e Wheels of Fire (1968) assicurandosi un grande successo mondiale. La band si esibì insieme per l'ultima volta nel 1993 quando fu celebrato il suo ingresso nella Rock and Roll Hall Of Fame di Los Angeles.

La scaletta del dvd "Cream - Royal Albert Hall London 05":

DVD 1
1. I'm So Glad
2. Spoonful
3. Outside Woman Blues
4. Pressed Rat & Warthog
5. Sleepy Time Time
6. N.S.U.
7. Badge
8. Politician
9. Sweet Wine
10. Rollin' and Tumblin'
11. Stormy Monday
12. Deserted Cities Of The Heart
13. Born Under A Bad Sign
14. We're Goin' Wrong
15. Sleepy Time Time (versione alternativa)
16. We're Going Wrong (versione alternativa)

DVD 2
1. Crossroads
2. Sitting On The Top Of The World
3. White Room
4. Toad
5. Sunshine Of Your Love
6. Sunshine Of Your Love (versione alternativa)
 
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Miciamiao
view post Posted on 3/10/2005, 19:10




Celentano e Conte, 40 anni dopo... smile.gif
L'Avvocato compone "L'Indiano" che il Molleggiato proporrà nel corso del suo "Rockpolitik"
Lunedí, 03 Ottobre 2005


I fans del Molleggiato (e ovviamente anche quelli di Paolo Conte) possono iniziare a contare i giorni.

Nella prima (o nella seconda) puntata dell'attesissimo Rockpolitik - in onda su Rai Uno dal prossimo 20 ottobre - Adriano Celentano canterà, infatti, un brano scritto per lui dallo stesso Avvocato di Asti: la canzone, intitolata L'indiano, è stata descritta come "molto vicina all'ispirazione del programma Rockpolitik dato che è dedicata al tema della libertà di parola e di espressione in genere".

Erano quasi quarant'anni - dai tempi di Azzurro quindi - che Conte (autore anche de La Coppia Più Bella Del Mondo) non componeva qualcosa per Celentano. Anzi, per essere più precisi, è dalla stessa Azzurro che il cantautore astigiano non scriveva qualcosa per conto terzi, dopo aver collaborato in passato con Caterina Caselli, Patty Pravo, Enzo Jannacci e Bruno Lauzi.
 
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view post Posted on 4/10/2005, 08:05
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CITAZIONE (Miciamiao @ 3/10/2005, 20:10)
Celentano e Conte, 40 anni dopo... smile.gif

grandi poi a me Celentano e' sempre piaciuto molto
 
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Miciamiao
view post Posted on 5/10/2005, 00:04




Torna Ricky Martin con l'album Life, forse il suo disco più ambizioso.

L'album è in lingua inglese, ma è permeato di riferimenti musicali ad altri mondi sonori. Registrato tra Miami, Los Angeles l'India e Il Cairo, il disco risente di queste influenze. Collaborazioni importanti ed echi reggaeton e urban, per un album decisamente eclettico e che sposta decisamente il tiro rispetto alle precedenti produzioni di Ricky.

Da cosa nasce "Life"?
"Nasce dal silenzio. Dopo 12 anni vissuti al massimo ho detto stop a tutto. Ho avuto la fortuna di poter viaggiare in una sorta di pausa sabbatica, senza una meta determinata. Ho conosciuto tante nuove persone, giovani che facevano musica con uno spirito straordinario, e questo mi ha regalato una nuova sensibilità verso la musica".

Il disco si scosta dal tipico sound "latino" dei tuoi precedenti lavori...
"A suo modo 'Life' è un disco latino. Ci puoi trovare tutto quello che è l'espressione della musica latina oggigiorno, dal latin rock al latin hip hop. A loro modo sono latini anche Orishas e Manu Chao, artisti con cui mi piacerebbe collaborare e che hanno stili all'apparenza diversi tra di loro. Le barriere sono cose da politici, sono limitazioni da cui nascono stereotipi e razzismo. Viaggiando nel mondo sono stato più colpito dalle similitudini piuttosto che dalle differenze tra culture...".

E come mai questa virata verso suoni etnici?
"D'ora in poi voglio continuare su questa strada di ricerca, spingermi ancora più a fondo nell'etnico e nella world music. Ma non mi sento certo il nuovo Peter Gabriel (ridendo, ndr)! Oltretutto è affascinante come la stessa musica, le stesse note, siano diverse se suonate al Cairo, in India, a Miami. Sono molto felice dell'album e della strada che ho intrapreso. Quando ho iniziato a lavorare a 'Life' ero completamente vuoto, senza una meta. Ed è stato entusiasmante perdersi nella creazione del disco...".

Non hai paura, visti i tempi in cui viviamo, che suoni e influenze arabeggianti ti possano discriminare in qualche modo?
"Io sono per la pace. Sono portoricano, latino, so cosa vuol dire essere discriminato. Sono contro gli stereotipi e il razzismo... Recentemente sono stato in Giordania ad un incontro con bambini provenienti dalle varie parti del mondo arabo. E mi hanno detto che erano stufi di essere considerati dei terroristi. Io come artista posso fare la mia parte andando in giro a dire certe cose... Non mi interessa se verrò discriminato perchè il disco suona in un certo modo".

Come combini l'essere un sex symbol e una popstar con il tuo coinvolgimento in progetti benefici?
"Quando parli con bambini di 5 anni che sono stati venduti e costretti a prostituirsi, l'unica cosa che ti viene voglia di fare è urlare e spaccare tutto. Non puoi rimanere con le mani in mano. Per questo ho creato la Ricky Martin Foundation. Nel prossimo tour, per ogni biglietto venduto, verrà devoulto un dollaro alla fondazione...".

Quale è l'aspetto peggiore della tua carriera?
"L'essere completamente schiavi del tempo e l'ansia e la tensione a cui sei sottoposto quando vuoi sempre essere al top. I miei parenti mi hanno sempre insegnato ad essere il migliore, che facessi il cantante o lo spazzino. E' giusto, ma non puoi reggere ai massimi livelli continuamente. Quando raggiungi certi risultati arrivi a pensare che non avrai più un futuro, che non ci sarà un domani. E' successo a persone che artisticamente stimo molto come Elvis Presley e Jim Morrison, che hanno cercato sostentamento in sostanze ed eccessi che li hanno portati all'autodistruzione. Invece io ho avuto la fortuna di essere circondato dalle giuste persone, che mi hanno aiutato e consigliato al momento giusto...".

Quindi niente più "vida loca"?
"No no (ridendo, ndr), quella c'è sempre! Per un po' non ho potuto sentire quella canzone, ero saturo. Ma è parte della mia vita, è il mio passato. Da poco l'ho riascoltata e wow, è un pezzo con un'energia pazzesca!".
 
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Miciamiao
view post Posted on 5/10/2005, 15:51




Pink Floyd, i dettagli del nuovo dvd
Il 5 dicembre esce una volta per tutte "Pulse", tre ore di durata, audio eccellente e molti extra
Mercoledí, 05 Ottobre 2005


Ormai è ufficiale: i Pink Floyd pubblicheranno il loro attesissimo dvd Pulse il prossimo 5 dicembre.

Come pubblicato in anteprima assoluta da Floydstuff.com (fan-site molto attento ai movimenti del gruppo inglese), il doppio dvd - nella migliore tradizione pinkfloydiana - sarà un prodotto di assoluto valore collezionistico per l'alta qualità del sonoro (trattasi del concerto che il gruppo tenne all' Earl Court di Londra nell'ottobre '94, al culmine del loro ultimo tour, quello di The Division Bell), per la durata (circa tre ore), per la maniacalità del progetto (quasi quattro anni di lavoro) e per la vastità dei contenuti-extra, vero fiore all'occhiello di Pulse.

Sul secondo dischetto, ed esempio, sarà contenuta l'esecuzione integrale di The Dark Side Of The Moon che i Floyd eseguirono abbastanza spesso durante i loro formidabili light-show di undici anni fa; ecco comunque nel dettaglio cosa arricchirà il dvd di Pulse:

Disco 1:
- Shine On
- Learning To Fly
- High Hopes
- Take It Back
- Coming Back To Life
- Sorrow
- Keep Talking
- Another Brick In The Wall Pt 2
- One of These Days
Screen Films:
- Shine On
- High Hopes
- Learning to Fly
Bootlegging the Bootleggers:
- What Do You Want From Me
- On The Turning Way
- Poles Apart
- Marooned
Shorts:
- Time (Eames)
- Money (Alien)
- Speak To Me 1987
- Pulse TV Advert
Videos:
- Learning To Fly
- Take It Back

Disco 2:
- Speak To Me
- Breathe
- On The Run
- Time
- The Great Gig In The Sky
- Money
- Us And Them
- Brain Damage
- Eclipse
- Wish You Were Here
- Comfortably Numb
- Run Like Hell
Screen Films:
- Speak To Me (graphic)
- On The Run
- Time 1994
- The Great Gig in the Sky (wave)
- Money
- Us And Them 1987
- Brain Damage
- Eclipse
Alternate Screen Films:
- The Great Gig In The Sky (animation)
- Us And Them 1994
Behind the Scenes Footage:
- Goodbye to Life As We Know It
Wish You Were Here:
- Rock and Roll Hall of Fame Induction Ceremony
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view post Posted on 5/10/2005, 15:56
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CITAZIONE (Miciamiao @ 5/10/2005, 16:51)
Pink Floyd, i dettagli del nuovo dvd
[i]Il 5 dicembre esce una volta per tutte "Pulse", tre ore di durata, audio eccellente e molti extra

bello ma costera' sicuramente una barca di soldi wacko.gif
 
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Miciamiao
view post Posted on 6/10/2005, 16:50




Morrissey, un disco con Morricone
Il nuovo cd del Moz si chiamerà "Ringleader Of The Tormentors" e avrà un ospite a sorpresa...
Giovedí, 06 Ottobre 2005

Il nuovo album di Morrissey - dopo You're The Quarry del 2004 - si chiamerà Ringleader Of The Tormentors e verrà prodotto dal collaboratore storico di David Bowie e dei T.Rex, Tony Visconti.

Lo stesso Visconti sta lavorando con l'ex-cantante degli Smiths in uno studio di Roma dove pare bazzichi anche il noto compositore Ennio Morricone che sarà dunque l' ospite-speciale del nuovo album di Moz.

Le registrazioni di Ringleader Of The Tormentors saranno terminate entro novembre in modo che il cd possa essere disponibile già nei primi mesi (febbraio?) del 2006 su Attack Records. "Sarà il disco più bello della mia carriera. E forse anche il più delicato...", ha dichiarato l'artista britannico.

Aspettiamoci grandi cose dell'inedita collaborazione Morrissey-Morricone!


Interessante davvero l'accoppiata Morrissey-Morricone

Edited by Miciamiao - 6/10/2005, 17:54
 
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Miciamiao
view post Posted on 6/10/2005, 16:55




Dvd dal vivo per i Maroon 5
Un omaggio ad una nota saga dell'orrore nel loro nuovo progetto "Live Friday The 13Th"
Giovedí, 06 Ottobre 2005

I Maroon 5, dopo essere stati il gruppo rivelazione del 2004 con il loro album di debutto Songs About Jane, hanno ottenuto uno straordinario successo in tutto il mondo a cui, ovviamente, ha fatto seguito un world-tour che li ha portati ad esibirsi dal vivo nelle principali città dei cinque continenti.

E a ricordo di quell'esperienza il gruppo americano pubblica adesso un dvd (con allegato un bonus cd) intitolata Live Friday The 13Th - un omaggio alla nota saga horror di Jason Whoores? - registrato a Santa Barbara (California) e corredato di interviste e materiale girato dietro le quinte.

La scaletta del dvd "Live Friday The 13Th":

1. Shiver
2. Through With You
3. Tangled
4. Harder To Breathe
5. The Sun
6. Wasted Years
7. Secret
8. Ain't No Sunshine
9. Not Coming Home
10. This Love
11. Must Get Out
12. Sunday Morning
13. Sweetest Goodbye
14. Hello
15. She Will Be Loved
 
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Miciamiao
view post Posted on 6/10/2005, 16:58




Paul Weller, grande ritorno in musica
"As Is Now" è il nuovo album del modfather, un viaggio sonoro nella sua grande carriera
Giovedí, 06 Ottobre 2005

Grande ritorno quello di Paul Weller.

Nel nuovo album As Is Now infatti il modfather inanella una serie di bellissimi brani che a voler vedere potrebbero essere una summa della sua carriera musicale.

In Inghilterra ma non solo, Paul Weller è un pezzo di storia della musica degli ultimi 30 anni, un modello per almeno due generazioni di suonatori.

Ti senti un'icona?
"No, non mi sento affatto tale, anzi. Però è molto gratificante quando suoni in giro per il mondo e ricevi complimenti sinceri da band e artisti, vecchi e nuovi...".

Il disco, il primo di inediti dopo Illumination del 2002, inizia con "Blink And You'll Miss It" che si avvicina al suo omonimo esordio solista del 1992, "Paper Smile" un ballata british rock che unisce Kinks e Oasis, "Come On Let's Go" dal ritmo sostenuto e con una melodia alla Jam, primo gruppo di Weller.

Paul, i Jam si riformeranno un giorno?
"No, mai più. Sarebbe assurdo e anacronistico..."

Delusi i fan più incalliti, per fortuna rimane la musica. Tornando al disco abbiamo "Here's The Good News", che ricorda i Beatles ed è impreziosita dal suono del piano e della tromba. La delicatezza di "The Start Of Forever", sognante e coinvolgente in stile Style Council, secondo gruppo di Paul.

Ma il disco vive anche di episodi come "Pan", dove piano e voce regalano un brano a metà tra musica classica e gli anni '50 più romantici. Ci sono poi "All On A Misty Morning", british blues con riff arabeggianti, il brit-rock anni '70 di "From The Flooboards Up", il quasi northern soul di I Want To Make It Alright", la ballata epica "Savages" la dolce "Fly", le atmosfere jazzy di "Roll Along Summer" (ancora gli Style Council).

Hai iniziato con il mod-punk alla fine degli anni '70, sei passato al pop elegante venato di funk e jazz negli anni '80, e nei '90 hai unito il britpop con il british blues. E adesso?
"Non mi importa molto lo stile. Le mie canzoni nascono da dentro... Ad ogni modo, vi ricordate il film dei Beatles A Hard Days Night? In quel film Ringo Starr, alla domanda se si sentisse più mod o più rocker, rispondeva Mocker. Ecco anche io mi sento così, un Mocker (non è un caso quindi che lo stilosissimo Paul abbia puntato sulla giacca due spillette, una dei Libertines e una di Ringo Starr, ndr)".

Ma giri ancora a Londra sulla tua splendida Lambretta d'epoca?
"Ormai ho quattro figli, lo scooter non lo uso quasi più. In compenso ho una fantastica Mini...".

L'album si chiude con "Bring Back To The Funk", che come promette il titolo alza il ritmo e invoglia a lasciarsi andare, e con la solenne "The Pebble And The Boy", dove piano, voce e archi sono in evidenza.

E' quasi superfluo ribadirlo, ma il modfather è tornato alla grande!



Grande ritorno davvero quello di Paul Weller,splendida voce
 
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Miciamiao
view post Posted on 8/10/2005, 18:28




Testament, tornano le leggende metal
Nella loro formazione storica, Chuck Billy e soci pubblicano il dvd "Live in London"
Venerdí, 07 Ottobre 2005


I Testament, leggende del thrash-metal anni '80, dal vivo nella loro classica formazione con Chuck Billy alla voce, Eric Peterson e Alex Skolnick alle due chitarre, il bassista Greg Christian e Louie Clemente alla batteria, pubblicheranno il prossimo 4 novembre "Live in London", un dvd registrato dal vivo a Londra nel corso del loro ultimo tour primaverile denominato 10 Days in May.

Il dvd della band californiana sarà inoltre completato da una cospicua sezione di bonus tra cui dietro le quinte ed interviste.

La scaletta del dvd dei Testament "Live in London" :

1. The Preacher
2. The New Order
3. The Haunting
4. Electric Crown
5. Sins of Omission
6. Souls of Black
7. Into The Pit
8. Trial By Fire
9. Practice What You Preach
10. Let Go Of My World
11. The Legacy
12. Over the Wall?
13. Raging Waters
14. Disciples Of The Watch


Edited by Miciamiao - 8/10/2005, 19:29
 
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Miciamiao
view post Posted on 8/10/2005, 18:31




Deep Purple, il colore viola
A trentasette anni dalla sua nascita, il gruppo torna in scena con un nuovo disco e un pugno di ricordi
Giovedí, 06 Ottobre 2005


Uffici stampa scatenati, party organizzati con tutti i crismi per accompagnare il sospirato preascolto, pubblico di appassionati e non in fervente attesa, televisioni collegate, lanci promozionali milionari. L’estate 2005 ha confermato che nel circo rock il nuovo che avanza non emette che squilli di tromba in sordina. Un ferragosto passato sotto il segno dei Rolling Stones. L’ennesimo sussulto di un leone mai domo, il segno che la tradizione premia, se non nella qualità, almeno nel conto in banca. Le leggende sempre sulla cresta dell’onda, quindi. Una regola che vale per tutti? Qualche settimana fa un altro squillo, questa volta di telefono, annuncia l’arrivo in Italia dei Deep Purple, proprio loro, nelle figure di Ian Gillan, storico urlatore di un’epoca che non c’è più, e di Roger Glover, macchina ritmica a quattro corde, eroi di un rock che tanti anni fa provava ad abbattere le barriere del suono.

Una serie di interviste, qualche firma regalata sulle copertine ingiallite di gloriosi 33 giri, magari anche due chiacchiere sul nuovo album tinto di profondo porpora. Si chiama Rapture Of The Deep, un’estasi in realtà attesa da pochi. I Purple sono una di quelle leggende che provano a proseguire lungo una strada priva di riflettori, mentre il mondo circostante sembra far spallucce. Eppure si tratta dello stesso nome che a nel biennio 1972-1973 si fregiava del titolo di “biggest band in the world”, a cavallo di un trittico di album la cui punta di diamante era rappresentata da due caldissime notti registrate sui palchi giapponesi. Poi, improvvisamente, la crisi, le cui ferite non sono mai state del tutto rimarginate: "Eravamo troppo giovani - prova quasi a scusarsi Ian Gillan, nelle vesti di vecchio saggio del rock - e per di più alle prese con un successo enorme, difficile da gestire. E poi il management che aveva l’onore di rappresentarci comiciò a lavorare pensando più agli interessi finanziari della faccenda che ai protagonisti principali che la portavano avanti. Cioè noi. E dopo un tour de force di quattro anni forse avremmo meritato un momento di riposo. Ma qualcuno non era d’accordo. Questo modificò velocemente i rapporti in seno al gruppo provocando una frattura che può apparire senza senso. Ma solo alla luce dei fatti odierni. Perché al tempo eravamo veramente stanchi, con qualcuno che provava anche a costruirsi una famiglia. Questione di priorità differenti". Un brusco salto nell’incertezza dei nostri giorni, un album nuovo a due anni dall’imbarazzante e misconosciuto Bananas, e la solita domanda: che senso ha continuare la saga Purple, che tra l’altro ha perso il magico Hammond di Jon Lord?
"I Purple nei negozi con qualcosa di nuovo nel 2005 è la testimonianza che, in fondo, siamo stati fortunati - dice un compassato Roger Glover, bassista dall’abbigliamento sdrucito e dalla barba incolta - nella nostra carriera abbiamo raggiunto traguardi solo sognati dalla maggioranza di molti colleghi. Ma, onestamente, non ce n’è mai fregato niente di fama ad alti livelli, dischi al numero uno e apparizioni televisive. L’unica vera molla che ha portato i Purple a lanciarsi verso il quarantesimo anniversario è sempre stato quello di poter far sentire la nostra musica ovunque. Sì, proprio di musica si tratta, anche se oggi può apparire insensato, che non si parli di mode da rincorrere o di trend da assecondare. Comporre ci rende uniti e forti".
E come la mettiamo con l’idea di rock come musica giovane, come strumento per ottenere rispetto, per raggiungere la gloria imperitura, per sentirsi sexy?
"Qualche volta è ancora sexy - borbotta Gillan - ma è anche onesto, chiaro, non pretenzioso, a volte può contenere un messaggio forte. Questi sono ancora oggi i Deep Purple. Ma forse una soluzione al tuo quesito potresti trovarla salendo sul palco mentre stiamo suonando. Ti accorgeresti del livello di interazione che si crea con il nostro pubblico, è come una droga che dagli occhi invade tutto il corpo. Una sensazione che qualunque performer non potrà mai dimenticare. Rimane dentro per sempre".
"Possiamo risultare obsoleti, lo ammetto - rilancia Roger Glover - dipende però di cosa stiamo parlando. Non abbiamo speranze di fronte a giovani tutti agghindati, più pronti di fronte a una telecamera che a impugnare uno strumento. Quello però è show business. Può essere divertente e anche duraturo se ci sono dei contenuti dietro, come è accaduto con Alice Cooper, giusto per fare un esempio, ma il più delle volte scompare tanto repentinamente quanto velocemente si era presentato. Si tratta di qualcosa di effimero". Ian Gillan prosegue: "Ok, all’inizio di un’avventura di successo all’interno di una rock band può essere estremamente eccitante entrare a far parte di un mondo governato da regole stravaganti. Ti senti bene, fai qualcosa di eccitante, sei ammirato, ma non puoi basare tutta la tua vita alla ricerca di un’immagine. Prendi le heavy metal band: una sola uniforme, un’unica emozione. Che poi è la rabbia, come si evince dalle copertine dei dischi o dalle foto sui magazine. E tutti digrignano i denti e urlano: siamo ribelli. Ma quando mai?! Lo trovo noioso...".

(intervista di Davide Sechi. Continua su "Rockstar" di ottobre...)
 
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Miciamiao
view post Posted on 8/10/2005, 19:44




Depeche Mode, angeli e demoni
Il ritorno del gruppo inglese è uno degli eventi dell'anno: "Rockstar" ne parla con Dave Gahan
Giovedí, 06 Ottobre 2005

"Dimentica la perfezione, perché è una cosa che non devi mai cercare". Dave Gahan ha l’aria di uno che ha fatto pace con se stesso e con il mondo. Sfodera sorrisi, parole gentili, completo grigio, camicia nera, gilet in tinta. Parla con voce suadente al primo piano di un hotel milanese a due passi dal Duomo.

Poco distanti da lui, nella stanza accanto, Martin Gore e Andrew Fletcher rilasciano anche loro interviste. E’ un momento importante per tutti. Il nuovo album, Playing The Angel, ha riunito il gruppo e riportato in alto il nome dei Depeche Mode. Solo due anni fa, con grande dispiacere dei fan della più importante band electro-pop degli ultimi vent’anni, sembravano sul punto di dirsi addio. Gore da una parte, a incidere cover. Gahan dall’altra, a scrivere canzoni per il suo primo album solista. Oggi, invece, suona tutta un’altra musica e l’atmosfera è rilassata come il primo giorno di vacanza. Persino Dave parla volentieri del passato. "E’ una frase che mi piace citare spesso, l’ho letta in un libro su Salvador Dalì: 'dimentica la perfezione, perché è una cosa che non devi mai cercare'. Io mi sono buttato più volte anima e corpo in questa direzione, ma poi ho capito che era la strada sbagliata. Quando provi a fare qualcosa pretendendo che tutto sia perfetto, in realtà perdi la visione di quella che era l’idea iniziale e finisci per commettere solo degli errori. E’ successo anche nei Depeche Mode, quando per qualche anno ho cominciato a pensare che dovevo provare a scrivere delle canzoni ma non avevo il coraggio di farlo".
E’ per questo che ti sei preso una pausa solista e hai scritto tre brani anche per il nuovo disco?
"Sì, c’erano certe zone di me stesso che sentivo di dover esplorare per poter andare avanti. Non so come si sia mai sentito Roger Daltrey negli Who, ma io avevo bisogno di esprimere determinate sensazioni. E scrivere canzoni è sempre un buon modo per parlare dei nostri dubbi o delle nostre riflessioni. Ma nello stesso tempo non era affatto facile perchè non avevo dimestichezza, essendo stato sempre e solo Martin a occuparsi delle canzoni. Ho dovuto fare pratica, trovare sicurezza. Quando ci siamo ritrovati in studio per l’ultimo disco io ho portato i miei brani, abbiamo pensato come arrangiarli tutti assieme e alla fine li abbiamo inseriti nell’album".

(articolo di Massimiliano Leva: il seguito dell'intervista lo troverete su "Rockstar" di ottobre)



Bravi i Depeche Mode
 
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Miciamiao
view post Posted on 11/10/2005, 19:53




Il nuovo singolo di Kate Bush (dopo 12 anni)
"King Of The Mountain" uscirà il 24 ottobre e precederà l'atteso doppio-album "Aerial"
Martedí, 11 Ottobre 2005

Dopo dodici anni ecco il lungamente atteso ritorno di Kate Bush.

Aerial, il doppio album che verrà pubblicato in tutto il mondo il prossimo 7 novembre, è già stato giudicato da chi ha avuto il piacere di sentirlo come il miglior lavoro di Kate; un album di tale profondità, spessore, emozione e meraviglia che può essere indubbiamente considerato uno dei dischi più importanti del 2005.

Il primo singolo tratto da Aerial è l'ipnotica King of the Mountain. Dal suo indistinto pulsare elettronico in apertura, al suo fragoroso e trascinante culmine, King Of The Mountain è un pezzo unico, che poteva solo arrivare da Kate Bush. Caratterizzato dai suoi vocalizzi immediatamente riconoscibili, dal testo così misterioso ed evocativo, tale singolo è la prova che per le cose più belle vale la pena attendere.

Scritti e prodotti da Kate, registrati nel suo studio, entrambi singolo ed album sicuramente entusiasmeranno schiere di fans in tutto il mondo. Avendo venduto milioni di album nel corso della sua quasi trentennale carriera, avendo influenzato con la sua musica artisti del calibro di PJ Harvey, Coldplay, Outkast, Björk e molti altri, la Bush occupa un posto veramente singolare nella cultura popolare.

King Of The Mountain e Aerial suonando così contemporanei e senza tempo, come daltronde tutti i lavori di questa cantautrice, sicuramente introdurranno l'artista ad una nuova generazione di fans attraverso tutto il globo.
 
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102 replies since 6/9/2005, 14:09   851 views
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