A volte ritornano

Pearl Jam tornano all'attacco
Nuovo album contro la guerra in Iraq

La band di Seattle torna, quattro anni dopo "Riot act", con le tredici canzoni del nuovo disco intitolato semplicemente "Pearl Jam". I temi affrontati sono di scottante attualità: c'è la guerra, con espliciti riferimenti al conflitto in Iraq, ci sono i conflitti di religione, c'è Dio. C'è anche il dramma della disoccupazione che contribuisce ad abbattere il "sogno americano". Tour in Italia dal 14 settembre per cinque date.

I Pearl Jam si esibiranno infatti il 14 a Bologna (Palamalaguti), il 16 a Verona (Arena), il 17 a Milano (DatchForum), il 19 a Torino (Palasozaki) e il 20 a Pistoia (Piazza Duomo). Il gruppo ha venduto più di 60 milioni di album ed ottenuto numerosi riconoscimenti (American Music Awards, MTV Awards, Grammy) imponendosi come una delle rock band più importanti degli ultimi 16 anni.

ATTIVISMO E MUSICA PER 16 ANNI
Il chitarrista Stone Gossard e il bassista Jeff Ament formano i Pearl Jam nel 1990 in seguito allo scioglimento della loro band precedente, i Mother Love Bone. Il chitarrista Mike McCready e il cantante Eddie Vedder si uniscono poco dopo. Il batterista Dave Krusen completa la composizione della band (sarebbe stato il primo di quattro batteristi seguito da Dave Abbruzzese, Jack Irons e dall’attuale batterista, Matt Cameron).

L’album di debutto della band, "Ten" uscito nel 1991, contiene hit come "Jeremy", "Evenflow", "Once", "Alive," e "Black". "Ten" arriva al numero 2 della classifica di Billboard e vende più di 13 milioni di copie nel mondo. I successivi tre album dei Pearl Jam, "Vs." del 1993, "Vitalogy" del 1994 e "No Code" del 1996 vanno tutti direttamente al numero 1 della classifica di Billboard.

Alcuni dei loro più grandi successi radiofonici esplodono per caso: "Yellow Ledbetter" esce in origine come b-side e la cover di J. Frank Wilson & The Cavaliers' "Last Kiss" è pubblicata come singolo natalizio per il fan club ed è incluso nel cd benefico “No Boundaries”, che ha raccolto fondi per oltre 8 milioni di dollari per il Kosovo.


TRACKLIST
Life Wasted
World Wide Suicide
Comatose
Severed Hand
Marker In The Sand
Parachutes
Unemployable
Big Wave
Gone
Wasted Reprise
Army Reserve
Come Back
Inside Job

Spice Girls, singolo e tournée
Nuovi progetti per il gruppo

Dopo una serie infinita di conferme e disdette, sembra proprio che le Spice Girls vogliano riformare la band delle origini, quando erano in 5. Le ragazze hanno registrato un singolo, dal titolo "Woman", che dovrebbe uscire a luglio. Il progetto è nato per festeggiare i dieci anni dal boom della prima hit "Wannabe". Per l'album bisogna aspettare la fine dell'anno e pare già ci siano delle trattative per promuovere il cd con un tour.

Le Spice Girls salirono alla ribalta nel 1996 con "Wannabe", diventando il primo gruppo femminile a poter combattere contro lo strapotere delle boyband. All'inizio del 1998, nonostante l'enorme successo, Geri Halliwell lasciò la band, avviando una buona carriera solista. Le altre Spice rimasero unite, pubblicando "Forever", il terzo album. Successivamente anche Posh Spice Victoria Beckham, Scary Spice Mel B e Baby Spice Emma Bunton tentarono la carriera da soliste, il cui più fortunato esempio fu il primo disco della Sporty Spice Mel C "Northern Star".

Archiviate le esperienze musicali non troppo esaltanti, le Spice Girls hanno deciso di re-inventarsi lavorando ad un nuovo progetto con la speranza di far felici migliaia di fan, e non solo. Intato le ragazze aspettano che la collega Geri Halliwell si riprenda dal recente parto. La cantante ha dato alla luce al Portland Hospital di Londra una bimba che si chiama Stella. Entrambe stanno bene ma al parto non era presente il compagno, lo scrittore 40enne Sacha Gervasi: i due si sono lasciati e Geri, che non conferma la paternità, non l'ha voluto accanto.

I Police suoneranno ancora insieme
Per festeggiare il trentennale
A trent'anni dalla fondazione del terzetto e dal primo album "Outlandos d'amour", Sting (vero nome Gordon Matthew Sumner), il chitarrista Andy Summers e il batterista Stewart Copeland hanno deciso di riunirsi sullo stesso palco per far rivivere le canzoni più famose dei Police. Secondo il Daily Mirror si terranno una serie di show a maggio e giugno nel Regno Unito. E' dal 1984 che i tre artisti non suonano più assieme.


Da alcuni fonti dell'industria discografica trapela l'indiscrezione che i Police si sarebbero già accordati per un calendario di prove. Il repertorio sarebbe quello leggendario della band, da "Walking on the moon" a "Message in a bottle", da "Every breath you take" a "So lonely". E in occasione del tour, la A&M pubblicherebbe un'antologia di brani rari o inediti, dice il tabloid. La casa discografica ha detto che "discussioni iniziali" sul progetto sono state avviate, ma che ancora nulla è confermato. Per il Mirror, questa conferma verra' alla fine di gennaio, una volta che si saranno stabilite con certezza le date dei concerti.

UNA ROCK BAND DI CULTO
I Police nascono nel gennaio 1977 su iniziativa del batterista Stewart Copeland che inizialmente ingaggia Sting (bassista e cantante) ed Henry Padovani (chitarrista). La formazione pubblica il primo singolo "Fall Out" nel maggio dello stesso anno. Ad Andy Summers (chitarrista) viene chiesto di fare parte del gruppo, formando così i Police. Dopo un paio di concerti come quartetto, nell'agosto del 1977 Padovani lascia la band. Il loro album di debutto, "Outlandos d'Amour" si rivela un flop, benché contenesse la mitica "Roxanne". Un contratto discografico con l'A&M Records e la ripubblicazione come singolo nel '79 decreta il successo di "Roxanne" e i Police ottengono subito fama non solo in
Inghilterra ma anche nel resto del mondo.

Nel '79 cominciano i primi tour e il gruppo si fa notare anche negli Stati Uniti. Poco dopo arriva "Reggatta De Blanc", che contiene "Message In A Bottle" e "Walking on the Moon". E' del 1980 il loro terzo album,"Zenyatta Mondatta", che arriva al numero uno in Inghilterra. Sulla cresta dell'onda, i Police diventano un fenomeno di portata mondiale. Ma è proprio allora che nascono forti tensioni all'interno della band. Dopo "Ghost In The Machine" (1981) e "Synchronicity" (1983) il gruppo decide di fermarsi. I Police non hanno mai ammesso di essersi sciolti ufficialmente.