De Filippi-Costanzo Ltd., reality soap

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EffeCi
view post Posted on 11/5/2006, 23:14 by: EffeCi




da Telecamereblog.it:

MAURIZIO COSTANZO: UN UOMO AL BIVIO (SALVATO DA MAMMA RAI?)
di Lord Lucas
11/05/2006

Da giornalista ad arrivista: profilo di un big televisivamente scorretto


Guardiamo in faccia la realtà: Maurizio Costanzo è un uomo distrutto (perchè in momenti come questi non basta far leva sui numeri per uscirne a testa alta)... Stroncato dal popolo della rete, osteggiato dal mondo intellettuale e criticato perfino dagli esponenti della politica. E' questo il presente di un navigato professionista che pare giunto al capolinea di una veneranda e rispettabile carriera giornalistica. Ad esporsi contro la sua campagna televisivamente scorretta, perfino una testata ufficiale come 'Libero Magazine' che, in diversi articoli di cui l'ultimo pubblicato in data odierna, si scaglia pesantemente contro il deus ex machina della volgarità catodica. Vi proponiamo uno stralcio delle riflessioni più pungenti.

<<rancoroso, irritante, vendicativo. Il signore della domenica tv sta perdendo colpi. Chi è con lui è un santo, chi è contro di lui un cretino. Quale che sia il motivo di tanto nervosismo, a chi segue abitualmente Costanzo nelle sue performance settimanali non può essere sfuggito un particolare sconcertante: si è incattivito. Di quella cattiveria a metà tra il rancore e il sadismo. Una battaglia condotta al grido di "o con me o contro di me" che ormai ha del ridicolo... Lo scontro a distanza con Selvaggia Lucarelli, per esempio. A parte l'averle dichiarato guerra quando lei era ancora sotto il sole del Marocco e quindi senza possibilità di replicare, a lasciare perplessi è l'accanimento. Qualcosa che a tratti ha rasentato la fissazione. Lei non si abbassa ad andare a Buona Domenica come converebbe a ogni ex concorrente di un reality? Lei è una cretina (libera interpretazione del pensiero costanziano), mica come Alessia Fabiani. (per la cronaca, anche Alessia Fabiani è una "miracolata" di Costanzo: fu lui a sceglierla, appena bambina, nel 1986 per interpretare sua figlia nella sit-com Orazio. Avremmo dovuto capire tutto vent’anni fa...) Siccome però un indizio non è una prova, portiamo all'attenzione degli scettici tre o quattro episodi tratti a caso dalle ultime puntate domenicali: la cazziata impietosa a mamma e figlia del GF6 colpevoli di aver confessato alle Iene la loro vergogna nel partecipare al programma; la predicozza a Pier Renato (sempre GF6) che aveva osato distrarsi un attimo dopo sei ore di diretta in cui aveva rimediato mezzo inquadratura; la lavata di testa a Orlando Portento (marito di Angela Cavagna) che si era permesso di uscire dallo studio per protesta (cosa che fa ogni volta che va in tv e unico vero motivo per cui viene invitato). Detta così in effetti sembra ce l'abbia con l'universo mondo. Non è proprio vero. Tra tutti i reduci dei reality sopravvivono televisivamente solo i peggiori: quale inspiegabile meccanismo guida le scelte del Baffo più famoso d'Italia? Vero è che in qualche modo Costanzo (in quanto Mediaset) deve parcheggiare tali "prodotti televisivi", a riprova del fatto che per chiunque faccia un reality "il successo è comunque assicurato". In particolar modo per chi fa i programmi di famiglia, ossia quella palestra di giovani talenti (cantanti, ballerini e attori) che risponde al nome di Amici di Maria e la fiera del soprammobile che ha per titolo Uomini e Donne. Ma in che modo Costanzo, dall'alto della sua posizione e del suo potere, decida chi possa continuare e chi no, chi meriti il pass per lo spettacolo e chi invece non risulti idoneo, è un vero mistero. Soprattutto perché, concorrenti alla mano, non sono certo i più carismatici e talentuosi quelli che sopravvivono. In base a cosa dunque "Sua Maestà baffuta" pone il veto o concede la grazia? Appurato che ciò non avviene per meritocrazia, quale arcano meccanismo guida la scelta? Nepotismo, clientelismo o cosa? Sul fronte opposto, quello dei miracolati, ci sono invece i casi assai più tristi ed emblematici dei due musical prodotti dallo stesso Costanzo, Footloose e Lungomare. Il primo vanta, come protagoniste femminili due delle più insipide presenze della terza edizione di Amici, Samantha Fantauzzi e Sabrina Ghio (ovvero la biondina lacrimosa e la ballerina procace). Quanto a Lungomare, vale la pena parlarne solo perché, in questo caso, Costanzo si è spinto fino al punto di affidare il ruolo di protagonista a Veronica, che neppure viene da Amici, ma dal GF (da cui è uscita, tra l'altro, a metà edizione). A questo punto ci manca solo che Rocco e Angela siano in realtà fratelli, possibilmente cugini delle varie Samanthe, Sabrine o Veroniche. Che ci sia insomma un qualche vincolo di sangue fra tutti loro miracolati, riconducibile ovviamente al dna di Costanzo. Perché non potremmo spiegarci altrimenti tanta ingiustizia e "cecità" televisiva...>>

Proseguendo nel ricostruire il dossier ai danni del nostro incriminato, è degno di essere riportato un curioso intervento dell'Assessore ai Lavori Pubblici di Latina, Salvatore De Monaco, pubblicato sul sito della Provincia. Argomento in questione la smoderatamente sfegatata tifoseria del Dottore a favore di determinati concorrenti de La Fattoria, nonchè a conseguente detrimento di altri (Clemente Pernarella in primis, originario della cittadina in questione).

"Che si possa tifare, "tenere" per la propria squadra o per il proprio beniamino nello sport come nel gioco, è non solo comprensibile ma auspicabile rappresentando questo l'elemento più importante della partecipazione dello spettatore. Arrivare, come è stato fatto a Buona Domenica da Maurizio Costanzo ad insultare, meglio denigrare, uno dei concorrenti del reality La Fattoria è tutt'altra cosa e denota l'antica inclinazione italica a sbeffeggiare l'avversario anziché incoraggiare i propri beniamini. Sintomo più grave della mancanza di una vera cultura sportiva che insegna la lealtà nella gara prima ancora che a vincere e al tipo "per" e non " contro". Sintomatico che un tale esempio di tifoseria - partigianeria sia stato dato domenica da Costanzo il quale lungi dall'assumere un ruolo terzo, pur mantenendo il diritto ad esprimere, ovviamente, le proprie opinioni sia sceso pesantemente in campo a gamba tesa. E già perché, oggetto della sua intemerata, è stato il nostro concittadino Clemente Pernarella le cui possibilità di risultare vincitore del reality show sono notevoli considerato che il sondaggio su 'Tgcom' lo dà vincente sugli altri due concorrenti, senza alcun rispetto per un attore di teatro, bravo e stimato, diplomato all'Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico, che ha al suo attivo partecipazioni a diverse fictions e che partecipa a questo reality con la stessa serietà ed impegno messe in quelle senza la boria o la presunzione di chi lo considera una "marchetta". Questo proprio per ribaltare, tra le altre, l'accusa di provincialismo per chi come lui è orgoglioso di essere nato in una città medio grande come Latina, ancorché nuova perché fondata solo 74 anni fa, dalla quale è partito per seguire la sua passione aprendosi ad esperienze nuove che ne hanno completato la formazione senza offuscarne le radici. Sarebbe bastato affidarsi ad un poco di buon senso per evitare una così "teatrale" caduta di stile per chi come Costanzo ha fatto dello stesso il marchio di fabbrica. E' proprio vero che a volte il troppo entusiasmo porta ad esagerare. Così è stato domenica, purtroppo".

Dulcis in fundo, tra la censura dei critici e il giustificato snobismo di più lungimiranti colleghi, arriviamo alla sola ancora di salvezza per una professionalità che rischia di essere definitivamente compromessa: la consacrazione ad honorem approntata dalla concorrenza. A voler essere più precisi, la storia del talk-show italiano raccontata da uno dei suoi protagonisti. Dall'11 maggio all'8 giugno, ogni giovedì alle ore 21.00, RaiSat Premium propone, nello spazio «Rai personaggi e storie - Lorenza Foschini racconta?», un viaggio in cinque puntate nella carriera di Maurizio Costanzo che ripercorre gli anni del suo lavoro in Rai e la nascita di un genere televisivo fra i più popolari della tv italiana. «Ringrazio Raisat e Lorenza Foschini, brava e professionale, per questa bella iniziativa. Adesso andrò a Mediaset e dirò: 'Avete visto la Rai cosa mi ha fatto?'... -ironizza Costanzo- voi siete maleducati». «Uno speciale su di me -prosegue- lo potrebbero condurre Cristina Parodi o Cesara Bonamici». Non resta che sperare in un trasloco obbligato dal mancato rinnovo di contratto con Mediaset, così da portare una ventata di freschezza e salubrità nel dissestato contenitore domenicale e rinvigorire l'esperienza del conduttore con il ritorno all'innata vocazione: quella per le inchieste sul campo. Anche perchè del passaggio a La7 ci crediamo poco: l'unica che può salvare Costanzo dall'etichetta di trash-inatore è Mamma Rai.

 
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40 replies since 2/12/2005, 17:41   1401 views
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