Katia e Ascanio

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view post Posted on 31/8/2006, 18:57
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SUA APOSITA'

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Credo siano stati riconfermati entrambi nelle loro ultime trasmissioni, lui rifarà l'inviato del Treno dei Desideri dalla fine di settembre e lei tornerà a condurre Sipario

 
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view post Posted on 1/9/2006, 09:05
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intervista a Katia dal giornale Vip

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_Vicki_
view post Posted on 2/9/2006, 19:50




35 anni Ascanio? O 33? Mistero. :blink:
Un articolo sulla coppia anche su Chi di questa settimana.
http://img212.imageshack.us/my.php?image=chikeaal7.jpg
 
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ziggystardus
view post Posted on 2/9/2006, 21:15




Ho trovato questo articolo


Il Giorno di Sondrio del 27 agosto 2006
Pedrotti big del marmo entra nella classifica dei nuovi ricchissimi
di Irene Tucci



CHIESA VALMALENCO — «Nababbo io, ma non scherziamo. Se fossi così ricco non sarei qui a lavorare anche il mese di agosto e mi godrei la vita». Ride Silvino Pedrotti, 49 anni, amministratore unico della Marmi Pedrotti Graniti spa di Chiesa, rimbalzato nuovamente agli onori della cronaca non per la sua bella figlia Katia, protagonista del Grande Fratello 4 e oggi soubrette, andata sposa a un altro inquilino della casa, Ascanio Pacelli, pronipote di papa Pio XII. Silvino, come in paese tutti chiamano confidenzialmente questo ragazzo di mezza età, fa parte degli invidiati 200 mila italiani nababbi della porta accanto, come riportato nella classifica stilata dal settimanale Panorama Economy. Secondo il giornale si tratta di persone che possiedono un patrimonio finanziario che supera il milione di dollari, «ma basta avere qualche appartamento» ribatte il noto imprenditore malenco. La Marmi Pedrotti Graniti, fondata dal compianto papà Dionigi «un vero pioniere, un grande, quando è morto avevo solo 14 anni», oggi fattura 6,5 milioni di euro all’anno, l’export è superiore al 50%, 62 i dipendenti. E ad aprirsi ai mercati esteri fu proprio il padre Dionigi quando nel 1955 iniziò l’attività nella cava in località Giovello di Chiesa Valmalenco. «Fu il primo a tagliare il serpentino a misura, quindi non il blocco grosso a spacco naturale, ma fatto in pezzi più piccoli destinati a rivestimenti di camini, zoccoletti e via dicendo. Papà fu un pioniere anche a puntare su Germania, Francia, Belgio, ecc.». Nel 1961 l’azienda paterna apre lo stabilimento a Vassalini, oggi sede della società amministrata da Silvino, e nel ’66 con la cava di San Giuseppe di gneiss, una roccia con un colore unico nel suo genere «papà lo chiamava il granito dorato» c’è il salto di qualità della Marmi Pedrotti partendo da una piccola commessa con un tedesco. «Pensi che nel ’68 mio padre aveva fatto gli uffici olimpici e parte degli edifici a Città del Messico. Spediva le tegola grandissime, anche di un metro e mezzo dalla Valmalenco in enormi cassoni e poi via mare arrivavano là» Il nababbo della porta accanto, più che di sè parla con grande riverenza e rispetto dell’adorato papà Dionigi: «Nella mia vita ha avuto un ruolo fondamentale. Ricordo la sua forza di carattere, bastava uno sguardo. Anche se me lo sono goduto pochi anni (il padre morì nel 1972, ndr) penso mi abbia dato un buon insegnamento». Se il padre Dionigi - già ai tempi considerato più che benestante - di aria non se ne dava, altrettanto il figlio oggi nel top dei ricchissimi. «Se guadagno è perchè lavoro anche tanto, 10-12 ore al giorno. La bella vita e i divertimenti mi sono sempre piaciuti, ma una cosa tranquilla. Il mio motto è fare senza farsi vedere». Di eccessi e ostentazione l’imprenditore del marmo non si può dire ne abbia. Qualche piccolo sfizio come seguire un Gran premio a Montecarlo, qualche week end all’estero, qualche auto «ma non piacciono gli eccessi». Sposato a soli 20 anni con la bella Cinzia Pezzotta ha tre figli: la vippissima Katia, Marianna e Dionigi di 11 anni. Una famiglia quella dei Pedrotti molto unita e allegra. C’è ancora la nonna, Marianna di 102 anni, la mamma Luciana, i fratelli Liliana, detta Lilli, Wally e Michelle. Spesso alla domenica, sia d’estate che d’inverno, si incontra il gruppo familiare a Chiareggio riunito per il rito del pranzo festivo. Con la neve il nababbo, ma anche pigro Silvino sale non a piedi, ma in motoslitta. A 25 anni il primogenito di Dionigi Pedrotti prende le redini dell’azienda che allora contava una quarantina di dipendenti e come suo padre crede nell’estero. «Oltre che in Europa lavoriamo molto in estremo oriente, comperiamo e vendiamo materiale in Cina. Direi che il nostro punto di forza è il granito dorato che ci impegna al 90%, solo il 10% viene invece dal serpentino». Con orgoglio il manager malenco sottolinea come la sua società l’anno scorso ha rivestito di granito le Terme di Merano e l’hotel di serpentino. «Che zona meravigliosa, che bello» esclama con lo stesso entusiasmo di quando ricorda i tempi passati con la bella vita notturna. «Quella mi manca, in Valle non c’è un posto per la gente della mia età, un locale dove trovarsi con moglie e amici, una volta c’erano o forse siamo cambiati noi». Insomma manca la mondanità lui che aveva contribuito a crearla nella sua Valmalenco con concerti anche di cantanti famosi, sfilate di moda. Non è invece cambiata dal ’76 ad oggi la tradizionale cena sociale con i soliti amici e torneo di scopa sempre al ristorante Totò di Chiesa «sottolinei che il padre e il figlio Roberto sono veramente brillanti». Lui, il ricco discreto che per lavoro gira tutto il mondo, va nei migliori alberghi e si concede mondanità, ama la sua Valmalenco e resta sempre legato agli amici di un tempo. «Una volta qui a Chiesa d’estate si stava talmente bene, c’era una bella compagnia di gente del posto e turisti, c’erano locali notturni e ci si divertiva tanto. Ma chi pensava di andare alle Maldive, si stava benissimo a Chiesa. Ai miei figli non ho mai fatto mancare niente, ma non ho concesso nemmeno eccessi». Dell’exploit televisivo della sua Katia, che ora abita a Roma col marito Ascanio «è stata qualche giorno qua ed è partita proprio ieri» ricorda ridendo, e anche con un pizzico di orgoglio paterno, «la piacevole avventura». «Cosa non può fare la televisione, la gente riconosceva per strada anche a me». Silvino e la moglie non sono ancora andati in vacanza: «c’erano cose urgenti in azienda, ma andremo. Vede se fossi straricco non sarei qui a lavorare. Io cerco di sfruttare quello che mi ha dato la mia azienda per vivere al meglio

Non si può di certo dire che a Katia..... manchino i soldi ...di suo. ;) :B):



 
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fior*di*loto*
view post Posted on 3/9/2006, 10:19




Posso confermare conoscendoli di persona, sn una famiglia a cui i soldi non mancano proprio! :P :ovvio:
 
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ziggystardus
view post Posted on 3/9/2006, 11:04





Fior di loto :graz:
Ma tu abiti a Chiesa....... image
 
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fior*di*loto*
view post Posted on 3/9/2006, 20:24




Abito a 2 Km dalla casa dei genitori di Katia, non a Chiesa ma in un paese vicino :biggrin: :biggrin: :biggrin:
 
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view post Posted on 30/11/2006, 13:57
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un paio di articoli con intervista

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142 replies since 26/1/2006, 16:07   8881 views
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