Il caso Tenco

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view post Posted on 12/12/2005, 13:20
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Harry Potter
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Sanremo: riaperto il caso Tenco
Sarà riesumata la salma del cantante


Sarà riaperto il caso riguardante la morte del cantautore genovese Luigi Tenco. Lo ha annunciato il procuratore della repubblica di Sanremo, Mariano Gagliano che ha anche spiegato che sarà disposta la riesumazione della salma del cantante. Il suicidio di Tenco avvenuto nel 1967 con un colpo di pistola alla tempia in un camera dell'Hotel Savoy di Sanremo, durante il Festival, è sempre stato al centro di molti dubbi.

La riesumazione sarà finalizzata ad un esame autoptico e balistico per rispondere una volta per tutte ad alcuni interrogativi che circondano la vicenda. Erano stati alcuni giornalisti nel 2003 a presentare un'istanza alla procura della repubblica, chiedendo di riaprire il caso, dopo aver svolto varie ricerche di archivio. Il procuratore Gagliano ha sottolineato che la decisione di riaprire il caso riguarda la frettolosità e l'incompletezza dell'indagine che venne svolta a suo tempo dalla polizia, guidata all'epoca a Sanremo dal commissario Arrigo Molinari.

Questi è morto alcuni mesi fa, ucciso da un rapinatore della sua abitazione di Andora. Tra le altre cose verrà estratto il proiettile che non fu mai rimosso tramite autopsia; bisognerà studiare il foro d'ingresso dello proiettile, il calibro della pistola utilizzata da Tenco (l'arma sarebbe oggi ancora in possesso della famiglia del cantautore) e risolvere altri quesiti di ordine balistico. Gagliano ha anche reso noto ai giornalisti di aver ritrovato il fascicolo originale, contenente poche pagine e fotografie, redatto all'epoca del suicidio. Il procuratore di Sanremo ha poi chiarito che la riapertura del caso non dovrebbe comportare rivelazioni clamorose, ma soltanto rimettere a posto alcuni tasselli mancanti. Gagliano ha poi concluso dicendo che con l' odierna riapertura del caso Tenco si vuole dare una svolta definitiva alla vicenda. Luigi Tenco si uccise dopo la bocciatura della sua canzone "Ciao amore ciao" e per la fine della sua relazione con la cantante Dalida, con cui aveva presentato il brano.

L'ipotesi del suicidio, come gesto impulsivo e inaspettato fu avvalorata dalla fama che Tenco si era fatto per l'abuso di alcool e psicofarmaci. Naturalmente in molti sollevarono dubbi sulla vicenda, ma la procura chiuse il caso in fretta, archiviando le carte. Quei fascicoli avrebbero dovuto essere distrutti dopo cinque anni. Eppure, forse proprio i dubbi che ne avevano accompagnato la stesura, fecero sì che vi si apponesse la dicitura di "atto perenne" perché fossero conservati in futuro. Ora, 36 anni dopo, emergono i dubbi di allora: la pistola di Tenco, ad esempio, secondo gli esperti non avrebbe sparato. Già si parla di nuovi esperimenti balistici, che potrebbero togliere dubbi sulla dinamica del presunto suicidio.
 
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Meme'
view post Posted on 12/12/2005, 18:17




L'ho sentito al telegiornale e sinceramente spero sia vero quello che hanno detto, ovvero per chiarire finalmente tutti i dubbi che ancora circolano sulla morte del cantante.
 
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norik
view post Posted on 13/12/2005, 16:34




DUBBI, ERRORI E SEGRETI IN QUELLA NOTTE SENZA VERITÀ – GIANNI MURA RIPERCORRE L’ASSURDO “SUICIDIO”: “C´È UNA VERITÀ DEL SENTIMENTO CHE NON INTENDE ALLINEARSI ALLA VERITÀ UFFICIALE”...

Gianni Mura per “La Repubblica”

Ha detto il procuratore Gagliano ai cronisti. «Con tutto questo voglio chiudere la vicenda Tenco e che non se ne parli più». Tutto questo è la riesumazione della salma, esami più approfonditi, in pratica la riapertura di un´inchiesta volutamente frettolosa e sbrigativa (vietato disturbare il carrozzone), chiusa quasi 39 anni fa. Ha anche aggiunto che non ci sono dubbi sul suicidio di Tenco, e allora verrebbe da chiedere che bisogno c´è di riaprire l´inchiesta, a maggior ragione con i principali attori già sottoterra, come colpiti da un´epidemia sinistra. Suicida Dalida, che con Tenco aveva cantato «Ciao amore, ciao» a Sanremo e con Tenco aveva avuto una relazione (per Tenco, una delle tante).

Suicida il marito di Dalida, Lucien Meurisse. Morto ammazzato da un rapinatore il commissario Molinari, pochi mesi fa nella sua casa di Andora. E´ morto anche Valentino Tenco, il fratello di Luigi, che al suicidio non aveva mai creduto come non ci avevano creduto tanti altri, a partire da Sandro Ciotti. La notte del 27 gennaio occupava al Savoy una camera molto vicina alla 219 di Tenco. «Mai sentito uno sparo. E comunque Luigi era troppo attaccato alla vita per decidere di togliersela, fosse pure da ubriaco».

Impossibile pretendere che del caso-Tenco non si parli più. Perché chi non credeva al suicidio continuerà a non crederci, così come farà chi ci ha creduto allora. Non è un´eccezione fatta per un cantante morto giovane. Accade la stessa cosa per Masaryk, la Monroe, Pinelli, Jean Seberg, Allende. C´è una verità del sentimento che non intende allinearsi alla verità ufficiale. A maggior ragione in casi come quello di Tenco, in cui è stato fatto tutto il possibile per far nascere sospetti.

Oggi suona assurdo, ma anche nel gennaio 1967 non suonava normale che non si facesse l´autopsia «per risparmiare». Guanto di paraffina? Niente, la spiegazione è la stessa. Possibili indizi, tracce importanti calpestate da dozzine di curiosi. Il corpo viene portato rapidamente all´obitorio in una cassa di fortuna, fornita dall´albergo, e poi c´è il macabro ritorno al Savoy, per tacitare le proteste dei fotografi. Il morto aveva una posizione, ne assumerà un´altra. Il foro d´entrata del proiettile è sotto il mastoideo (strano, diranno gli esperti di suicidi) e per spararsi lì Tenco doveva essere mancino, ma non lo era. Dal viavai pazzesco nella 219, tra il ritrovamento del corpo, lo spostamento, il ritorno del corpo e certamente anche nell´intervallo (fotografi, cantanti, addetti-stampa, giornalisti, personale dell´albergo, inquirenti) ci fu chi vide più d´un bossolo, e qualche cronista esperto di «nera» disse che vicino al corpo di Tenco c´era una Beretta 22 (mentre Tenco possedeva una Walther Ppk, regolarmente denunciata, «per difesa personale»). Tanto vale aggiungere che non fu estratto il proiettile.

Insomma, i dubbi avevano (e hanno) ragione di esistere, e non erano (non sono) dovuti alla simpatia per un cantante da parte dei suoi fans. Non ne aveva molti, peraltro, da vivo. Ma in una settimana, da morto, furono venduti 300mila suoi dischi, il triplo di quello che aveva venduto nella sua vita breve. Perizia grafologica sul bigliettino d´addio? Non risulta. Altri dubbi: quella notte Tenco fece una lunga telefonata al suo amore segreto, Valeria, una ragazza di Roma. Di più: le fissò un appuntamento per il giorno dopo all´aeroporto di Genova (voleva fare una vacanza in Kenya) dicendosi nauseato dalle combines del festival, che avrebbe denunciato in una lettera (mai scritta oppure sparita). E ancora: la sera prima, Tenco aveva vinto sei milioni al casinò. Nella camera non c´era una lira.

A cosa crede chi non crede al suicidio? Non c´è molto da scegliere: incidente oppure omicidio (preterintenzionale o volontario). Certo è che quella sera Tenco era depresso: 38 voti alla sua canzone su 900 dai giurati popolari, e la commissione degli intellettuali che ripesca «La rivoluzione» (e Lello Bersani che si dimette per protesta). Depresso e alticcio, sotto l´effetto di una mistura di grappa di pere e Pronox. Roulette russa finita male? Rapina? Dalida abbandonata che si vendica? Marito di Dalida che li sorprende? Sono ipotesi, la realtà è che il commissario Molinari la mattina dopo li lasciava liberi di tornare in Francia, senza interrogatori approfonditi, in quanto «c´erano fortissime pressioni perché il caso fosse chiuso alla svelta».

E riaperto adesso, con il consenso della famiglia Tenco, e questo dovrebbe bastare a zittire tutti. Luigi aveva lasciato la chiave della 219 all´esterno, e la porta socchiusa, anche questo non quadra con uno che ha deciso di spararsi. Questa porta socchiusa torna ad aprirsi, non metaforicamente, ma cosa può raccontare? Tra le umane miserie di allora e questo sussulto di zelo, troppe prove sono andate perdute. Verità e giustizia, due parole che tornavano spesso nei discorsi di Tenco. Magari arrivassero, in ritardo per lui ma non per i ragazzi che avevano la sua età, ascoltavano le sue canzoni e lo vedevano come un compagno di strada in anticipo sui tempi, che non sempre riusciva a farsi capire.

Dagospia 13 12 2005
 
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norik
view post Posted on 13/12/2005, 16:42




Luigi Tenco

Attached Image: tenco613_tn.jpeg

tenco613_tn.jpeg

 
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Miciamiao
view post Posted on 13/12/2005, 23:26




Chissa'se si riuscira' a trovare una risposta ai dubbi sulla morte di Tenco.Speriamo.

Resta comunque il fatto d una giovane vita spezzata sad.gif

 
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norik
view post Posted on 17/12/2005, 02:33




Blog di Beppe Grillo, 14 12 2005

Vedrai che cambierà...

Gino Paoli mi ha inviato questa lettera su Luigi Tenco.


"Suona di nuovo il telefono.

Un altro giornalista che vuole farmi delle domande su Luigi.
Ma credo che un amico dovrebbe lasciarlo in pace.

Dicono che le cose sulla sua morte non sono chiare ma chi è che ha tanto interesse che si sappia la verità?

I giornalisti ? Finalmente si scriverà qualcosa di loro, avranno l’articolo in prima pagina

Il magistrato? Anche lui avrà la sua visibilità.

Gli amici che lo hanno conosciuto? Quelli veri staranno zitti e non ne approfitteranno per andare in televisione o sui giornali.

Perfino Vespa avrà una serata coperta con un argomento interessante.

Forse si vuole sia fatta giustizia.
Ma che giustizia è questa che si occupa di un caso dubbio di 30 anni fa e se ne frega di tanti casi in piedi che si trascinano da anni.
Che giustizia è quella che tiene in piedi casi chiari ma gestiti da avvocati furbi e strapagati per tenere fuori di galera madri assassine che sono una manna per gli avvoltoi dell’informazione.

Che giustizia è la giustizia che non esiste per i poveri e gli sconosciuti ma è pronta a tutte le garanzie per i noti e i ricchi?

A Luigi verrebbe il vomito.Lasciatelo dormire."

Gino Paoli.


Luigi Tenco si suicidò 39 anni fa a San Remo. In una delle sue canzoni/poesie cantava:

"Questa/ non è certo la vita/ che hai sognato un giorno per noi/ Vedrai vedrai/ vedrai che cambierà/ forse non sarà domani/ ma un bel giorno cambierà / Vedrai vedrai/ che non sei finito sai/ non so dirti come e quando / ma vedrai che cambierà".

Tenco sognava, già allora, un'Italia diversa. Come noi.
Vedrete che ce la faremo.
 
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view post Posted on 12/11/2010, 11:00

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Le 5 prove dell'omicidio "politico" di Luigi Tenco, sostenute attualmente su facebook da oltre 41.000 italiani:

http://luigitenco60s.forumfree.it/?t=26753305

Vi prego di divulgare a macchia d'olio questo link. E' ora di abbattere quel muro.
Grazie per la collaborazione
 
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6 replies since 12/12/2005, 13:20   597 views
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