| ma che meraviglia la mostra, ve la consiglio assolutamente il resoconto di tutta la giornata a Mantova e' qui: http://murettofreeforum.forumfree.net/?t=1...stpost#lastpostvi riporto la parte che riguarda i quadri Abbiamo avuto qualche ritardo nell’entrare alla mostra per una serie di disguidi ma finalmente alle 17.30 con mezz’ora di ritardo siamo entrati, avevamo la guida, una signora davvero preparata e anche simpatica, la prima parte della mostra e’ dedicata agli allievi del Mantegna ed abbiamo dato una rapida occhiata mentre del Mantegna c’erano circa venti quadri, inutile dire che il piu’ ammirato era il Cristo Morto, la guida ci ha fatto notare una cosa, se lo guardi di lato lo vedi normale perfettamente proporzionato ma quando ci sei davanti la prospettiva non e’ esatta, infatti lei ci ha spiegato che se lui avesse dovuto fare la prospettiva esatta in primo piano ci sarebbero stati i piedi e il resto del corpo sarebbe in secondo piano siccome sarebbe stato irriverente riprendere un Gesu’ con dei piedi enormi lui ha cambiato la prospettiva infatti si nota che dai fianchi la figura invece di stringersi si allarga, e’ cmq un quadro bellissimo, poi ci ha fatto vedere tre Madonne dipinte sempre con Gesu’ bambino in braccio che sono stupende, i dettagli sono a dir poco favolosi perche’ dietro le spalle della Madonna di uno dei si vedono in lontananza gli scalpellatori di pietre, che sono sempre presenti ne i suoi quadri, ed in una addirittura due donne che camminano in un sentiero ad una di queste il vento alza la gonna scoprendo la caviglia, e’ dipinto in maniera stupenda, sembrano vere e considerate che sono piccolissime, saranno alte 1 cm…… e’ tutto perfetto dalla figura in primo piano ai piccoli dettagli. In un quadro la prospettiva e’ bellissima perche’ c’e’ la Madonna con Gesu’ in braccio e a destra dietro di lei ci sono gli scalpellatori e una roccia tutta frastagliata e molto buia,dall’altra parte la roccia e’ meno fratagliata e all’orizzonte si vede una luce ,quindi si passa dalle tenebre alla luce e alla base, come in quasi tutti quadri, la spaccatura della roccia, come se fossero dentro ad una grotta, il richiamo alla roccia c’e’ quasi sempre nei quadri del Mantegna. Poi ci sono dei dipinti fatti in stile bronzo e marmo, raffigurano fatti della mitologia, quello in marmo e’ impressionante perche’ sembra marmo vero ed invece sono colori. Un altro Gesu’ sorretto da due angeli, e’ bellissimo perche’ sul suo corpo la luce e’ favolosa, tanto che sembra una statua, Mantegna amava la scultura poi la prospettiva e’ bella peche’ in alto ci sono le ali degli angeli che puntano in fuori, in basso ci sono i pollici di Gesu’ riverso sugli angeli e che puntano in basso e l’occhio cade al centro sull’ombelico, quindi Gesu’ ombelico del mondo, Gesu’ che nella luce….. c’e’ anche un Gesu’ molto strano, ha un viso cupo, sembra quasi depresso, e’ strano perche’ in realta’ non e’ morto perche’ non porta i segni della passione e non e’ nemmeno risorto perche’ quel visto e’ lugubre, insomma un ritratto irriverente, la guida poi ci ha spiegato che il Mantegna era uno un po’menoso, infatti nel castello e’ pieno di lettere di lui che si lamenta per delle cavolate, tipo, “le mucche sono entrate nel mio giardino, mi hanno rubato due patate etc etc” Da alcuni dipinti, mi pare fossero dei suoi allievi, si puo’ notare che una delle mogli dei Gonzaga, non chiedetemi quale, ha conosciuto Leonardo, infatti lei voleva farsi fare un ritratto dal Mantegna ma lui l’ha dipinta come lei e’ ovvero bassina, grassa e non bella e quindi lei aveva rinunciato poi passo’ Leonardo da Mantova e lei divenne sua amica, pare ci fossero tantissime lettere nelle quali lei lo stressa per questo ritratto ma non e’ mai riuscita ad ottenere quello che voleva cosi’ si e’ fatta ritrarre da uno degli allievi del Mantegna, in questo quadro infatti e’ bella e la posa ricorda molto la Gioconda, e’ probabile che lei abbia visto il quadro e abbia chiesto di essere ritratta cosi’, un altro quadro ricorda molto la Dama con L’ermellino. A fine mostra abbiamo visto anche un quadro del Correggio una donna, vedova, che porta in mano un calice con una scritta strana, e che guarda in modo ammiccante, praticamente lei e’ vedova ma dalla scollatura e dallo sguardo si capisce che e’ pronta ad andare oltre e la scritta sulla bacinella che porta (mi pare fosse il nome di una sorta di droga) manda un messaggio che dice “e’ vero soffro ma la sofferenza fara’ sempre parte della vita”
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