| Morte Lady D: non fu complotto Pubblici i risultati inchiesta Stephens
La morte di Lady Diana e Dodi al Fayed fu "un tragico incidente". Lo ha confermato l'inchiesta, durata tre anni, condotta dall'ex capo di Scotland Yard, Lord Stephens. Secondo l'inchiesta britannica, che ha confermato i risultati di quella francese, non ci sarebbe stato nessun complotto. Diana, al momento dell'incidente, non era né incinta, né fidanzata con Dodi. Con le cinture di sicurezza si sarebbe potuta salvare.
Sono questi i punti principali emersi dall'inchiesta britannica."Niente in quella sequenza dell'incidente che abbiamo ricostruito indica qualcosa che lasci pensare al complotto", ha affermato Lord Stevens, confermando che la Mercedes su cui viaggiava la principessa urtò una Fiat Uno poco prima dello schianto mortale.
L'ipotesi di complotto era sostenuta da Mohamed al Fayed, padre di Dodi. Quelle accuse, ha detto Lord Stevens, ''sono senza fondamento''. Al momento dell'incidente l'autista Henri Paul, che morì insieme alla coppia, aveva in corpo alcol in misura due volte superiore al limite legale nel Regno Unito, e andava a una velocità "eccessiva", doppia rispetto al limite di velocità sotto al ponte dell'Alma, mentre l'auto era seguita dai paparazzi. Rispondendo a una domanda di un giornalista Lord Stevens ha affermato che con le cinture di sicurezza allacciate la principessa si sarebbe potuta salvare.
Mohamed al Fayed, padre di Dodi, aveva già definito "oltraggioso" il documento. L'uomo, proprietario dei famosi magazzini Harrod's di Londra, si chiede anche se l'investigatore che ha condotto l'indagine sia stato ricattato per escludere l'omicidio.
Stevens deve "essere stato ricattato per dire esattamente quello che l'intelligence britannica gli ha detto di dire", ha detto al Fayed. Senza citare la fonte dell'informazione, ha aggiunto che sei mesi fa gli agenti dei servizi segreti britannici avrebbero rubato il computer dell'ex capo di Scotland Yard che ha condotto l'inchiesta. "Sono sicuro che hanno trovato qualcosa di molto devastante per lui e lo hanno usato per avere informazioni e per ricattarlo". Al Fayed sostiene che suo figlio e Diana sono stati uccisi dai servizi segreti britannici perché la loro relazione imbarazzava la casa reale.
Stevens ha trascorso quasi tre anni ad indagare su quanto successo. Le sue indagini si sono estese alla famiglia reale britannica, portando ad un interrogatorio anche del principe Carlo, ex-marito di Diana.
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