Arietina21 |
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| “Siamo figli di mondi diversi una sola memoria/che cancella e disegna distratta la stessa storia”. È questo una dei passaggi più importanti del nuovo album di Tiziano Ferro; è una frase estratta da Ti scatterò una foto, ballata filosofica dell’album che riprende il discorso di questo artista diventato popstar internazionale: tre anni dopo l’ultimo Cd infatti questo terzo Cd verrà pubblicato ovunque nel mondo accolto da una grande attesa. In questa frase c’è tutto l’approccio mentale e sentimentale del giovane (26 anni) che presenta canzoni che ruotano quasi sempre sullo stesso nucleo tematico con piccoli spostamenti progressivi dell’interesse. O almeno così proprio fino ad oggi perché, giunto alla maturità del terzo album, qualche novità importante è facile intercettarla, magari partendo dalla fine e da quella Mio fratello posta in chiusura del Cd, brano intensissimo, perfetto per chiudere in bellezza e in controtempo un album tutto di livello medio-alto. Non a caso allora la canzone più bella è anche la più diversa (e viceversa): Mio fratello è un’apertura al futuro che dà già appuntamento al quarto album e che testimonia un cambio in atto che per ora è solo accennato qui e là, ma che si avverte bene essere lì lì sul punto di esplodere anche se – doverosamente – la scelta del primo singolo Stop! Dimentica è un segnale di continuità con il Ferro funky-pop che tutti conoscono e in tanti apprezzano. Così la “sola memoria per la stessa storia” si frammenta ad arte nelle altre dieci canzoni con frequenti inserimenti di archi e qualche sorpresa come Baciano le donne in duetto con Biagio Antonacci. Non mancano nemmeno tocchi di citazionismo anni ’80 o echi di un pop globale (Già ti guarda Alice potrebbe strappare urla di approvazione perfino a Robbie Williams) ma le cose migliori arrivano quando Ferro e il suo gruppo di lavoro inventano soluzioni nuove: a volte tecniche, come la voce in primissimo piano che fronteggia la struttura da ballata “metal”; a volte ideologiche, come il sorprendente omaggio a Raffaella Carrà di E Raffaella è mia con un attacco che ricorda l’immortale Rumore della bionda (inter)nazionale. Un album di conferma quindi, ma già con un orecchio e tutto il cuore rivolto al futuro.
Ti scatterò una foto
Ricorderò e comunque anche se non vorrai Ti sposerò perché non te l' ho detto mai Come fa male cercare , trovarti poco dopo E nell' ansia che ti perdo ti scatterò una foto… Ti scatterò una foto…
Ricorderò e comunque e so che non vorrai Ti chiamerò perché tanto non risponderai Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco E capendo che ti ho perso Ti scatto un' altra foto
Perché piccola potresti andartene dalle mie mani Ed i giorni da prima lontani saranno anni
E ti scorderai di me Quando piove i profili e le case ricordano te E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante Ma pure avendoti qui ti sentirei distante Cosa può significare sentirsi piccolo Quando sei il più grande sogno il più grande incubo
Siamo figli di mondi diversi una sola memoria Che cancella e disegna distratta la stessa storia
E ti scorderai di me Quando piove i profili e le case ricordano te E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
Non basta più il ricordo Ora voglio il tuo ritorno… E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore Lo stesso sapore con te Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire…
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