Pirati dei Caraibi 3 Per sopravvivere i filibustieri stavolta dovranno arrivare fino Alla fine del mondo. Ma realizzatori e interpreti della serie (che continuerà?) sono già a posto per la vita qui ci sono il traile e le interviste ai protagonisti: http://magazine.libero.it/speciali/sp209/pg3.phtml«Credo che se ripensiamo al primo Pirati e pensiamo alla novità che è stato, lo stesso vale anche per il secondo. E nel terzo il cerchio si chiude». Queste parole sono state pronunciate da Jerry Bruckheimer, produttore di mille straordinari successi e della saga milionaria dei Pirati dei Caraibi. Ma essendo questi film un grosso affare, per stessa ammissione del suo protagonista Johnny Depp («Mi hanno fatto fare il grande salto - ha detto in une recente intervista -, hanno offerto a me e la mia famiglia certi lussi che si ripercuoteranno forse sui miei figli e i figli dei miei figli»), pare proprio che non si esauriranno con Alla fine del mondo.
Indiscrezioni in questo senso giungono dall'australiano Herald Sun, cui proprio Bruckheimer ha confessato che la saga potrebbe proseguire con uno spin-off, uno o più film animati da un solo personaggio della serie vincente.
In attesa di saperne di più, intanto, il mondo si prepara a rituffarsi nel mondo di velieri, bandiere nere, filibustieri, battaglie, amori e maledizioni che ha fatto il successo dei Pirati. Un mondo magico e avventuroso dove si nascondono infidi rapinatori, implacabili nemici, soavi fanciulle e spassosi comprimari.
Un mondo, soprattutto, che vale scrigni pieni zeppi di dobloni. Il primo episodio, La maledizione della prima luna, a fronte di un costo stimato di 140 milioni di dollari, ai botteghini di tutto il mondo ha raccolto la bellezza di 653.200.000 dollari. Meglio ancora ha fatto il secondo capitolo, che dai 200 milioni di dollari sborsati per le riprese (che sono coincise con quelle del terzo film) ha fatto scaturire incassi per un miliardo e oltre 60 milioni di "verdoni". La speranza per il produttore e soci è che altrettanto possano fruttare i 225 milioni investiti nella "fine del mondo".
E se così sarà, non si può che condividere l'opinione di Johnny Depp: «Non voglio sembrare melodrammatico, ma la vita è la canzone di un uccello nel grande schema delle cose, quindi chiunque noi siamo, tanto vale godercela». Il pubblico si augura di farlo dal 23 maggio in sala.
Trama e protagonisti Il terzetto è sempre quello (Depp-Bloom-Knightley), ma per la sfida finale ci sono eccellenti ritorni e nuove apparizioni
Il seguito di Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma mostra Will Turner (Orlando Bloom), Elizabeth Swann (Keira Knightley) e l'inatteso alleato, Capitan Barbossa (Geoffrey Rush) alla disperata ricerca di Jack Sparrow (Johnny Depp). Il Capitano è vittima della trappola di Davy Jones, capo del terribile Olandese Volante, che porta devastazione nei Sette Mari.
I nostri eroi, navigando tra tradimenti, slealtà e acque molto agitate, dovranno fare rotta verso l'esotica Singapore e affrontare il pirata cinese Sao Feng (Chow Yun-Fat). Ma soprattutto, diretta la prua verso i confini ultimi della terra, dovranno scegliere da che parte stare nella finale ed epica battaglia nella quale si deciderà non solo della loro vita e dei loro averi, ma del futuro della vita libera di tutti i pirati.
Prodotto da Jerry Bruckheimer - che per chi non lo ricordasse è autore di successi come American Gigolo, Flashdance, Top Gun, Beverly Hills Cop e Pearl Harbour -, il film è diretto come gli altri due da Gore Verbinski e arriverà nelle sale italiane il 23 maggio. Con una sorpresa davvero "rock": un cameo del Rolling Stone Keith Richards. La presenza del mitico chitarrista, cui si è dichiaratamente ispirato Johnny Depp per il suo personaggio, era nei desideri della produzione fin dal primo film e si è realizzata con una breve apparizione del "papà di Capitan Sparrow".
«È arrivato come un pistolero - ha rivelato Depp -, ha affascinato tutta la troupe e se ne è andato. È stato bellissimo, e ha dato tanto al personaggio del padre di Jack. Gli hanno persino fatto fare una chitarra speciale: c'è un momento in cui Keith prende in mano la chitarra... Ma sarebbe orribile se dicessi una parola di più...». Non resta che scoprirlo al cinema.
Libero