Il decalogo del perfetto mafioso

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view post Posted on 8/11/2007, 14:32
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Lo Piccolo,trovato decalogo mafioso
Tra le carte del boss le regole d'onore

Ogni organizzazione ha le sue regole, anche Cosa nostra. Dopo la cattura di Salvatore Lo Piccolo, arrestato lunedì mattina insieme al figlio Sandro e ai due capimafia Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi, gli investigatori hanno infatti trovato un "decalogo del perfetto mafioso" tra i documenti sequestrati al boss. Lo speciale vademecum è scritto a macchina a caratteri maiuscoli ed è intitolato "Diritti e doveri".

Chiari, fermi e inequivocabili i dieci comandamenti che il soldato di Cosa nostra non può mai trasgredire. Regole d'onore che hanno non solo l'evidente obiettivo di tutelare la segretezza dell'organizzazione, ma anche di regolare rigorosamente i comportamenti degli affiliati, imponendo fedeltà e cieca obbedienza, ma anche sobrietà e moderazione.

Il buon mafioso, stando alle regole scritte dal boss, non deve bere, né giocare, né frequentare taverne, né fare "comparati" con esponenti delle forze dell'ordine. Un'attenzione particolare è dedicata a quelli che vengono definiti "valori morali" e in particolare alla morale sessuale, improntata ancora una volta a rigidi divieti. Leggendo il testo, sembra che i capi di Cosa nostra inetndessero imporre alle nuove leve una sorta di ritorno al passato, una "restaurazione" dei costumi, mettendo un freno ai comportamenti piuttosto disinvolti adottati negli ultimi anni tra gli affiliati più giovani.

Ma non è tutto qui. Insieme al decalogo, gli investigatori hanno sequestrato un'immaginetta sacra con la formula rituale di affiliazione: "Giuro di essere fedele 'a cosa nostra' se dovessi tradire le mie carni devono bruciare, come brucia questa immagine".

Anche un "manuale" di Cosa nostra
Tra gli appunti sequestrati al boss Salvatore Lo Piccolo c'è anche il 'manuale' di Cosa nostra, un testo molto dettagliato ma sintetico, che spiega minuziosamente la struttura organizzativa di Cosa nostra, le gerarchie e le funzioni dei vari ruoli. Il testo è scritto a macchina, con caratteri maiuscoli, in un italiano piuttosto scorretto, ma il contenuto è chiarissimo e pronto ad essere memorizzato.

La prima lezione spiega: ''Com'è composta la famiglia''. E di seguito: ''Capo famiglia, sotto-capo, consigliere, capo decina, soldati''. Poi le due regole fondamentali: ''Il capo famiglia si elegge votando tutti i membri della famiglia. Così come per il consigliere". E ancora: "Il sotto capo viene chiamato dal capo famiglia. Così come pure il capo decina".


Seconda lezione: "Le funzioni di ogni componente". E di seguito, eccole descritte una per una. La prima: "Il capo famiglia è colui che ci ha l'ultima parola". La seconda: ''Il sotto capo fa le veci del capo famiglia in assenza del capo famiglia''. La terza: ''Il consigliere ha il ruolo di tenere a tutti uniti in famiglia e di dare consigli per il bene della famiglia''. La quarta: ''I soldati sono i coloro che si occupano sotto direttive del capo decina per i far bisogni della famiglia''.

Si passa quindi alla lezione numero tre: quella sul mandamento. ''Il mandamento è una famiglia che ha una sedia nella commissione. E che è a capo di più famiglie''. Di seguito, sempre salendo nella gerarchia, si passa alla quarta lezione: struttura della commissione. Titolo: ''Com'è composta la commissione''. E accanto, aggiunto a penna: ''provinciale''. Il testo: "La commissione viene composta da tutti i capi mandamenti. Dove poi si elegge il capo commissione. Più il sotto capo di commissione più il segretario. Che è colui che si occupa degli appuntamenti della commissione". Infine, l'ultima lezione, la più importante, dal titolo: ''Il ruolo della commissione''. La regola dice che: ''E' costituita per esserci un equilibrio nelle famiglie e in Cosa nostra. E per deliberare i fatti più delicati e le decisioni da prendere".



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Il decalogo del perfetto mafioso
I precetti secondo Lo Piccolo


Dalla fedeltà all'obbedienza al boss, dalla moderazione nei costumi ad una rigorosa morale sessuale. Ecco il decalogo del "perfetto mafioso".


Primo comandamento: "Non ci si puo' presentare da soli ad un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo".

Secondo comandamento: "Non si guardano mogli di amici nostri".

Terzo comandamento: "Non si fanno comparati con gli sbirri".

Quarto comandamento: "Non si frequentano né taverne e né circoli".

Quinto comandamento: "Si è il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a cosa nostra. Anche se ce (testuale ndr) la moglie che sta per partorire".

Sesto comandamento: "Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti".

Settimo comandamento: "Si ci deve portare rispetto alla moglie".

Ottavo comandamento: "Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità".

Nono comandamento: "Non ci si puo' appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie".

Decimo comandamento: è il piu' articolato e fornisce indicazioni precise sulle affiliazioni, ovvero su "chi non puo' entrare a far parte di cosa nostra". L'organizzazione pone un veto su "chi ha un parente stretto nelle varie forze dell'ordine", su "chi ha tradimenti sentimentali in famiglia", e infine su "chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali".

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io non ho parole quando ho letto queste cose sono rimasta allibita!!!
ma questi cos'hanno nel cervello!?!?
:wacko:
 
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