si segnalo questo intervento di un blog che io condivido molto
Mai come oggi mi vergongno di essere Italiana!!
prima i rifiuti di Napoli (dov'e' il governo????) e ora questo........e se fosse venuto il Dalai Lama all'inaugurazione dell'anno accademico? scommetto che nessuno avrebbe detto nulla.........ed e' giusto questo?
queste persone si spacciano per liberali e di sinistra, portano la bandiera dell'uguaglianza e della liberta' ma per me sono solo dei prepotenti che vogliono tappare la bocca alla gente!!!
GALILEO ED IL PAPAfonte:
http://blog.libero.it/Medaglia/3925203.htmlC'è, manifesta nel caso di Benedetto XVI, l'ignoranza di quelli che non sanno o non vogliono sapere o fanno finta di non sapere. Come i docenti dell'università romana firmatari dell'inverecondo appello contro Ratzinger, reo, secondo loro, di avere avallato il processo a Galileo e di averne sottoscritto la condanna. Peccato che fu proprio il successore di Wojtyla a chiedere e ottenere la revisione del caso Galileo durante il papato polacco. Peccato che nel '90, proprio all'università romana, l'allora prefetto della congregazione della dottrina delle fede Joseph Ratzinger disse esattamente il contrario (leggere l'Osservatore Romano di domani, in edicola da stasera dopo le 18, con pubblicazione integrale dell'intervento di Ratzinger).
Peccato che Benedetto XVI, già professore universitario di teologia a Frisinga, sia uno dei più illustri intellettuali cattolici del nostro tempo e sia lui a onorare l'università romana con la sua visita, non il contrario. Peccato che, nonostante ogni due per tre i campioni dell'ottusità ideologica citino Voltaire ("Non condivido ciò che dici, ma mi batterò sino alla fine perchè tu possa dirlo"), siano oscurantisti e censori. La verità è che non se ne può più delle lezioni di falsa libertà impartite da gente che non rispetta la libertà di opinione di tutti, rivendica il diritto di spiegarci come va il mondo ed è pure ignorante (nel senso etimologico del termine) delle vicende di cui si occupa, permettendosi di tappare la bocca persino al Papa.
Ma siamo diventati matti? Ma è mai possibile che, a oltre sessant'anni dal crollo del fascismo e del nazismo, per non parlare degli orrori del comunismo, ci sia ancora qualcuno che si arroga il diritto di stabilire chi debba o non debba parlare? Per risollevarsi, questo Paese ha bisogno di tutto fuorchè della spocchia ideologica e della puzza sotto il naso di vecchi baroni senza futuro. altri commenti
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=77635Visita annullata del Papa, i commenti del mondo politico Benedetto XVISono moltissimi e animati i commenti del mondo politico dopo la decisione del Vaticano di annullare la visita del Pontefice all'Università La Sapienza.
Veltroni: l'intolleranza fa male alla democrazia"La mancata partecipazione di Benedetto XVI alla cerimonia prevista per il 17 gennaio all'Università di Roma 'La Sapienza' rappresenta una sconfitta della cultura liberale e di quel principio fondamentale che è il confronto delle idee ed il rispetto delle istituzioni". Lo afferma in una nota il sindaco di Roma e leader del Pd, Walter Veltroni.
"L'appuntamento del 17 - spiega Veltroni - avrebbe rappresentato una nuova, alta occasione per la città di Roma per confermare al mondo la sua vocazione di grande capitale di dialogo e civiltà, levando ancora la sua voce contro la barbarie della pena di morte. Mentre ogni critica è legittima e il confronto delle opinioni è l'ossigeno della nostra convivenza, ogni atteggiamento di intolleranza, come quelli che si sono manifestati in questi giorni verso il Pontefice - conclude Veltroni - fa male alla democrazia e alla libertà".
Berlusconi: intolleranza e fanatismo"La rinuncia a cui è stato costretto il Papa in nome di una presunta laicità della
conoscenza è il segno dell'intolleranza e di un certo fanatismo che nulla hanno di autenticamente laico", ha commentato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
"Una sorpresa molto dolorosa che ferisce e umilia non il Pontefice, la cui figura è ben al di sopra di queste miserie, ma l'Università italiana e in generale lo Stato, che non si dimostra in grado di garantire la libertà di espressione alla massima autorità religiosa. Come cittadino italiano trovo avvilente che proprio nel mio Paese, proprio a Roma, culla della civiltà cristiana, sia impedito al Pontefice di prendere la parola".
"La sinistra ancora una volta dovrebbe fare un severo esame di coscienza: l'alleanza con certe frange intolleranti, e la campagna di anticlericalismo ideologico fomentata da alcuni partiti della maggioranza, hanno creato il clima nel quale è maturata questa pagina vergognosa. Ancora una volta la libertà nel nostro Paese ha subito una grave ferita da parte di una ideologia settaria e faziosa".
Casini: onda di vergogna sull'università"Un'onda di vergogna sulle università italiane". Così Pier Ferdinando Casini, parlando in Aula sull'annullamento della visita del Papa. "Sono convinto che questa Aula ha il dovere di sanare il 'vulnus' che si è aperto, dimostrando che l'Italia è un paese libero. Guai - ha aggiunto il leader centrista - ad una società che obbliga al silenzio, è una società povera destinata al declino".
Cicchitto: bravi nipotini di Zdanov e Goebbels"L'annullamento della visita del Papa alla 'Sapienza' mette allo scoperto l'indegna situazione nella quale ci troviamo, del resto già messa in evidenza da altri episodi. In alcune università italiane c'è una combinazione tra lo squadrismo intellettuale e lo squadrismo fisico di gruppi di teppisti, eccitati da cattivi maestri, alcuni dei quali hanno già dato il loro contributo agli indimenticabili anni Settanta. La decisione del Papa toglie a costoro un bersaglio ma mette in risalto una situazione della quale tutti ci dobbiamo vergognare. Facciamo i nostri complimenti a questi nipotini di Zdanov e di Goebbels". Lo afferma il vicecoordinatore di FI, Fabrizio Cicchitto.
Udeur: pessima figura italiana "Una vicenda penosa, frutto di una gazzarra laicista che nei fatti ha impedito al Papa di esprimere il proprio pensiero. C'è da provare vergogna, non solo come fedeli laici, per quanto è successo": lo afferma una nota dell'ufficio politico Udeur, che fa rilevare come "la sinistra laicista anticlericale ha puntato allo scontro, resuscitando uno spirito anticattolico che purtroppo in Italia periodicamente e artatamente ritorna".
"E' assurdo - continua la nota - che un Pontefice, per le proteste e le strumentalizzazioni di un insieme di cosiddetti professori tardosessantottini e studenti neocomunisti, sia costretto ad annullare una visita programmata da tempo all'Università di Roma La Sapienza. Su questa vicenda dispiace rilevare come ci sia stato anche l'assordante silenzio di gran parte dell'Unione e del Governo, che è intervenuto troppo tardi e molto timidamente. L'Italia, per colpa di una sinistra becera e retrograda che condiziona la vita civile e politica del Paese - conclude la nota - ha fatto una figura pessima con la Chiesa universale e con la comunità accademica mondiale".
Giordano: sono molto dispiaciuto"Sono molto dispiaciuto, credo che sia giusto garantire la possibilità di espressione e di opinione sia al Papa sia a chi non la pensa come lui e lo contesta. Bisognerebbe dare la possibilità a tutti di esprimersi in un libero dibattito". Lo ha detto il segretario del Prc, Franco Giordano.
Boselli: scelta opportuna"Quella di annullare la visita credo sia una scelta opportuna". Lo afferma il leader del Ps Enrico Boselli. "Bisogna ricordare - osserva ancora - che il clero in questi mesi ha contestato leggi in vigore, penso alla 194, e ha ammonito a non fare altre leggi, penso a quella sulle unioni civili. Per questo quando entrano fortemente nel dibattito politico devono attendersi che qualcuno risponda". Ai cronisti che chiedono se oggi si sia registrata una "vittoria laica", Boselli boccia questa lettura: "Credo che nessuno abbia il diritto di mettere il bavaglio al Papa, ma di fronte a questi continui interventi del Vaticano è giusto che alcuni studenti, alcuni intellettuali abbiano il diritto di critica, hanno il diritto di ricordare che la scienza deve essere svincolata dalla religione. Quanto al laicismo - conclude Boselli - non creo esista. Esiste la laicità alla quale si ispira la stragrande maggioranza dei cattolici italiani. Piuttosto si sarebbe dovuto riflettere di più prima di avanzare questo invito, tuttavia tutto si può dire tranne che le gerarchie cattoliche non abbiano pieno acceso ai mass-media italiani com'è giusto che sia in un Paese democratico".
Fini: profondamente amareggiato e indignatoIl leader di An, Gianfranco Fini, nel corso dell'ufficio politico del partito, si è dimostrato "profondamente colpito, amareggiato e indignato" per le polemiche sulla visita di Benedetto XVI all'Università la Sapienza. Secondo quanto si apprende, Fini si sarebbe detto "indignato per una vicenda che colpisce profondamente le coscienze di tutti gli italiani, laici o cattolici che siano" e avrebbe fatto riferimento anche "al clima anticlericale" che si respira in alcuni settori della politica e della società italiana.
Di Pietro: umiliato come cittadino e conme credente "Come cittadino e come credente mi sento umiliato da questo triste episodio, frutto di una campagna diffusa di educazione all'odio, mentre ciò di cui avremmo tutti bisogno è l'educazione al dialogo e al confronto con le diverse confessioni religiose". E' quanto ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. "Impedire a chi la pensa in maniera diversa di esprimere le proprie idee ed opinioni è un comportamento indegno di un buon cristiano e soprattutto di un buon cittadino - ha aggiunto ancora Antonio Di Pietro -; un comportamento del genere già censurabile in generale, diventa particolarmente offensivo sul piano culturale, etico e politico se, ad essere oggetto di tanto ostracismo sono addirittura il Papa e la Chiesa, portatori di pace per definizione". "Il fatto che a provocare questa sceneggiata siano stati componenti della comunità scientifica dimostra tutti i limiti e le ambizioni di questi cattivi maestri", ha concluso il ministro delle Infrastrutture.
Formigoni: decisione saggia ma amara"Bush può andare in Iraq, il Papa no in una universita"'. E' amaro il commento del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, alla notizia che dopo le proteste è stata cancellata la visita di Benedetto XVI alla Sapienza di Roma. Si tratta di una decisione che Formigoni ha definito "molto saggia, ma molto amara".
Ferrara: vergogna inaccettabile"Tutto questo in odio a un uomo mite, colto, sensibile, il professor Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, il cui pensiero è regolarmente travisato, per stupidità ideologica, da coloro che pretenderebbero per sè la palma del libero pensiero". E' un passo del commento di Giuliano Ferrara, che uscirà domani in prima pagina sul 'Foglio'. "A questa vergogna incancellabile, alla quale come sempre hanno cooperato le vecchie barbe del laicismo di convenienza e d'abitudine - sottolinea Ferrara - annidate nel cuore dell'editoria e della cultura italiane, cercheremo di porre un piccolo argine culturale e civile questa sera, riunendoci in condizioni di emergenza per una serata di conversazione laica sulla libertà di parola così banalmente e violentemente tradita dai soliti chierici che sono la vergogna dell'Europa dagli anni Trenta ad oggi, senza apprezzabili variazioni di stile e di tono".
Castelli: hanno vinto i nazisti rossi"Hanno vinto i nazisti rossi". Lo sostiene il capogruppo dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli, commentando la decisione del Pontefice di annullare la visita all'Università La Sapienza di Roma, dopo le polemiche degli ultimi giorni. "Chi non ha argomenti - afferma Castelli - nel proprio cervello, ha paura di quello degli altri e si affida alla violenza e all'intolleranza per evitare che venga espresso il punto di vista altrui. A questo punto mi sembra doveroso cambiare il nome alla università: il nome 'la Sapienza' non le si addice più". "Il declino del Paese - sostiene Castelli - è dovuto anche a un certo sistema universitario, permeato da docenti che dovrebbero insegnare e formare i nostri giovani. Mi domando cosa possano insegnare questi individui alle nuove generazioni se non l'intolleranza e l'odio. Io sono un galileiano di ferro e proprio per questo non avrei paura di confrontarmi con chi antepone la fede alla ragione".
Vito: vergogna e indignazione"Siamo indignati per quello che e' successo. Dobbiamo reagire a questa gravissima notizia". Il presidente dei deputati di Forza Italia Elio Vito e' intervenuto in aula per commentare la decisione del Vaticano di cancellare l'intervento del Papa alla Sapienza. Vito ha chiesto di sospendere la seduta, convocare la conferenza dei capigruppo e chiedere l'intervento dei ministri dell'Interno e dell'università in aula.
Follini: rinuncia a lezione di spirito liberale"Con il suo gesto il Papa ha dato una lezione di spirito liberale a una certa vecchia sinistra italiana". Questo è il commento di Marco Follini, responsabile delle politiche dell'informazione del Pd, all'annullamento della visita del Pontefice all'università 'La Sapienza'.
Calderoli: superato ogni limite"Con l'annullamento della visita del Santo Padre all'università La Sapienza si è veramente superato ogni limite, anche quello della decenza. E' davvero inconcepibile quello che è accaduto. Tutto il mondo ci invida la presenza del Papa, e soprattutto di un Papa come questo, che viene fatto invece oggetto a casa nostra di attacchi meschini e inauditi, mentre ovunque si tutti si sono inchinati quando hanno ricevuto l'onore di una visita del Papa. L'immagine del Paese, dopo lo scandalo dei rifiuti di Napoli e dopo questa sconcertante vicenda, ne esce devastata. La faccenda sta prendendo una brutta piega se si arriva addirittura a minacciare o contestare anche il Santo Padre: buon Dio guarda giù! A questo punto ritengo che sarebbe doveroso che l'ateneo valuti attentamente i comportamenti dei suoi docenti rispetto a quello che possono davvero trasmettere ai loro studentia". Lo afferma il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.
Marrazzo: prioritario garantire diritto di parola"Non si può mai e per alcun motivo prescindere dall'impegno a garantire il diritto di parola a tutti. L'annullamento della visita del Papa all'Università La Sapienza di Roma rappresenta davvero una brutta notizia. Nessuno sarebbe stato obbligato a condividere le opinioni del Pontefice e nessuno sarebbe stato costretto ad assistere al suo intervento". Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. "Da laico difendo la libertà di espressione, tanto più considerando che si tratta del Santo Padre, riferimento spirituale di milioni di persone - continua - L'intolleranza e le censure non fanno parte di una società che intende mettere a confronto le opinioni e non limitarle".
Bertinotti: no commentFausto Bertinotti non commenta la decisione del Vaticano di annullare la presenza di Benedetto XVI all'università La Sapienza di Roma. "Non ho elementi. Quando le situazioni non si conoscono è meglio tacere", ha detto il Presidente della Camera ai cronisti.