| Cerco di raccontarvi il viaggio in Polonia in poche parole, anche se non sara’ facile Devo dire che i primi due giorni faceva un freddo boia perche’ nevicava e tirava pure il vento ma per fortuna ero attrezzata con guanti cappello e tutto il resto e quindi non ci sono stati problemi, e cmq mi ha fatto anche piacere rivedere la neve, dava una certa atmosfera, soprattutto ad Aushwitz. Il bello era che due secondi prima nevicava e tirava vento e due secondi dopo spuntava il sole, incredibile! La prima citta’ che abbiamo visitato e’ stata Carcovia, unica citta’ sopravvissuta alla distruzione della seconda guerra mondiale, infatti sia Varsavia che Breslavia sono state praticamente rase al suolo Cracovia e’ la citta’ di Giovanni Paolo II e si vede, per tutta la citta’ si incontrano foto stupende del Santo Padre e si sente davvero l’affetto che i polacchi provano per lui. La citta’ e’ molto bella , la cattedrale e’ molto imponente e nella cripta c’e’ un piccolo altare dove il Santo Padre ha detto la sua prima messa come sacerdote, di nascosto perche’ era il periodo del regime comunista. Vicino alla cattedrale c’e’ il castello che noi abbiamo visto solo dall’esterno perche’ per visitare l’interno occorreva qualche ora. In quella zona c’e’ il quartiere ebraico, completamente distrutto dai nazisti, e’ il quartiere dove hanno registrato Schlinder’s List e anche il film Il Pianista. Bellissima la piazza centrale del mercato dove spicca la splendida chiesa dedicata alla Madonna, sulla cima di una delle due torri allo scoccare di ogni ora esce un trombettista che suona una melodia che poi interrompe bruscamente in memoria di una leggenda che dice che un trombettiere da quella cima aveva visto arrivare l’esercito dei tartari e quindi ha suonato la tromba per avvisare i cittadini ma fu colpito da una freccia alla gola e quindi il suono viene interrotto per questo motivo. Subito dopo Cracovia abbiamo proseguito il viaggio verso Wieliczha dove ci sono le miniere di sale, si puo’ scendere fino alla profondita’ di 130 metri e qui oltre alle gallerie i minatori hanno eseguito diverse sculture e c’e’ perfino una chiesa tutta scolpita nella salgemma (la pietra dalla quale ricavano il sale) che e’ davvero spettacolare, pare che ci celebrino perfino dei matrimoni. A questa profondita’ c’e’ anche un posto che e’ tipo un centro benessere perche’ pare che stare li’ sotto e respirare quell’aria faccia molto bene ai polmoni, scherzando la guida ci ha detto che noi in due ore abbiamo guadagnato due settimane di vita in piu’!!! Il secondo giorno siamo stati ad Auschwitz e qui mi risulta davvero molto difficile descrivervi le sensazioni che ho provato, ancora adesso continuo a pensarci perche’ quando sei li’ ti rendi conto davvero di tutto quello che e’ successo…. Poi come vi ho detto quel giorno nevicava e l’atmosfera era davvero particolare, pensare a quelle persone vestite di stracci in quel freddo, lasciate senza nulla da mangiare e obbligate a lavorare……… all’interno dei vari blocchi hanno conservato gli oggetti dei prigionieri e quando vedi tutte quelle scarpe ammassate, gli oggetti personali, i capelli e addirittura le protesi ti rendi davvero conto delle persone che hanno sterminato, senza considerare poi tutte le foto che ci sono appese. Per non parlare poi delle celle di rigore e la camera a gas con annessi i forni crematori, ma ancora peggio e’ quando ci si trasferisce a Birkenau che non e’ altro che un distaccamento di Auschwitz che per intenderci e’ il famoso posto dove arrivava il treno coi prigionieri che venivano smistati tra sani e ammalati e quindi da sopprimere, e’ una spianata enorme, non si riesce a vedere dove finisce e qui ci sono la capanne di legno, non di mattoni, avevamo freddo noi tutti imbacuccati immaginatevi loro!! Ma a parole non e’ facile da spiegare, e’ da vedere….poi la guida ci ha raccontato davvero tante cose a dir poco raccapriccianti. Chiudo la parentesi perche’ non voglio insistere su questo argomento. Dopo Auschwitz siamo andati al santuario di Czestochowa dove c’e’ il famoso quadro della Madonna nera, una suora simpaticissima ci ha fatto fare il giro del santuario e ci ha fatto notare che di fianco al quadro e’ appesa la stola macchiata di sangue di Giovanni Paolo II, pare che hanno dovuto insistere molto per farsela dare, il quadro non l’ho visto benissimo perche’ in quel momento c’era la messa pero’ a giudicare dalla quantita’ di ex voto credo che di miracoli ne siano avvenuti parecchi in quel luogo. Finisco qui la prima pare del racconto, appena ho un attimo di tempo proseguo e cerco di postare qualche foto.
|