Se stasera siamo quiCatherine Dunne GuandaPagg. 324
€ 16.50
In libreria dal: 18 Settembre 2008
Ricordo come fosse ieri il giorno in cui ci siamo conosciute.
Il giorno che ha cambiato tutto.
Il giorno dopo il quale nulla è stato più come prima.
Non per me, almeno.L’autrice del fortunato
La metà di niente ha pubblicato questo nuovo romanzo, che è uscito per Guanda in libreria una decina di giorni fa.
È la storia di un rapporto fortissimo. Dell’amicizia tra quattro donne coetanee.
Claire,
Georgie,
Maggie e
Nora: un’amicizia che dura da venticinque anni.
Poco a che vedere con
Sex and the city o con
Desperate Housewives, se non per il fatto che si tratta di quattro amiche dai caratteri diversi. Innanzitutto perché le storie narrate nei due serials sono americane. Invece Catherine Dunne è europea: irlandese, per la precisione. E lo sfondo europeo caratterizza fortemente il racconto e i caratteri delle protagoniste.
È a Dublino che le quattro protagoniste si incontrano.
Due di loro, Georgie e Maggie, si conoscono da più tempo.
Poi arriverà Claire e, infine, Nora.
Tra di loro c’è, naturalmente, la figura primeggiante che capeggia il gruppo: Georgie. Una donna forte, dal carisma speciale, che sacrifica la propria vita alla carriera, a scapito del suo matrimonio.
Maggie è la sua più cara e leale amica fin dall’asilo. Tanto amica da non riuscire a contrastarla mai, nemmeno quando ha torto. Nemmeno quando strapazza coi suoi modi spicci una qualunque delle altre tre. Diventa una stilista di successo, ma distrugge la propria vita sentimentale continuando ad accettare i continui tradimenti del marito.
Claire è diventata nel tempo una donna sofisticata, ha imparato a ristrutturare case con gusto e con successo, ma ha una vita sentimentale travagliata e infelice. Nora, che le altre tre chiamano “il tafano” per la petulanza, è l’unica che possa vantare un matrimonio veramente riuscito. È apparentemente la meno complessa delle quattro, quella che sceglie per la sua vita sentieri già tracciati. Eppure anche lei ha un segreto.
C'è sempre qualcosa che almeno una delle tre non sa.
Sono molte durante gli anni le cose taciute, i risentimenti non chiariti. I rapporti cambiano tra le protagoniste a seconda che si ritrovino in due, oppure in tre, o ancora tutte e quattro insieme.
Lo sviluppo della trama è un lungo
flashback, raccontato da ciascuna della quattro protagoniste. Come spostando il cilindro del caleidoscopio, ciascuna di esse narra gli avvenimenti, se stessa e le altre tre, cambiando la forma del mosaico che ci appare davanti. Ogni voce ci regala la propria diversa tessera di questo enorme puzzle, fatto di amori, intrecci, famiglie, figli, intrighi e segreti più o meno confessabili.
È incrollabile l'amicizia che lega le quattro protagoniste della storia. Il legame tra loro, è forte davvero. E quando s’incontrano per festeggiare insieme il loro venticinquennale, l’assenza imprevista di una delle quattro peserà, farà evolvere più velocemente i rapporti tra di loro. Diventerà l’occasione di fare un bilancio, di guardarsi indietro e di decidere in che direzione andare, perché la vita impone scelte difficili, a volte drastiche.
Il finale? È quasi a sorpresa, ma si può intuire a metà del libro. Ed è un finale tutto femminile. Non potrebbe essere diversamente, del resto.
Era su questo che rimuginavo due sere fa: sul significato dell’espressione “Per sempre” e sulla fragilità di tutte le promesse che facciamo. Un tempo ero più netta nei miei giudizi: questo è buono, quello è cattivo; questo è vero, quello è falso. Una parte di me sognava la stabilità delle certezze in bianco e nero. Ma di fatto vivevo già nell’ambiguità delle sfumature del grigio. Solo che non lo sapevo. 
