Roberto Bolle, Danza, che passione

« Older   Newer »
  Share  
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 15:54





Roberto Bolle

Intervista di Patrizia Vallone

www.akkuaria.net

Roberto Bolle, 30 anni lo scorso marzo, è il personaggio del momento. Nel giro di pochi anni si è esibito con le più importanti compagnie e nei più grandi teatri del mondo. Ha danzato per la regina Elisabetta e per Papa Wojtyla. Ogni sua esibizione viene salutata da ovazioni da parte di un pubblico entusiasta.
Lo incontriamo nel suo camerino alla fine di una affollatissima Giselle al Teatro Costanzi, sala esaurita da tempo e numerose richieste inevase. Grazie alla cortese e squisita Barbara Gronchi, riusciamo a superare un primo assalto di fans in cerca di un autografo e di un sorriso da parte del bel Roberto e, alla fine, eccoci davanti a lui.
Da vicino, Roberto Bolle è sicuramente un uomo attraente: altissimo, fisico scultoreo, grandi occhi verdi-blu che fanno sognare le ragazzine, e non solo. Ma la bellezza nella danza non basta. Bolle ci ha emozionato per la profondità della sua interpretazione del personaggio di Albrecht, per l'eleganza del gesto, la purezza della tecnica, la pulizia nei salti e nei giri.
Visibilmente stanco, ci accoglie con estrema gentilezza e cortesia e si intrattiene con noi per oltre un'ora, nonostante i suoi cari lo stiano aspettando da un pezzo. Solo il tecnico delle luci del Teatro dà segni d'impazienza data l'ora, ma la conversazione continua normalmente.
Lei non viene da una famiglia di artisti. Come si è avvicinato alla danza?
All'inizio degli anni '80, quando avevo 6 - 7 anni, la televisione dedicava molto spazio alla danza di qualità. C'erano programmi di balletto e, per il moderno, c'era Heather Parisi, molto brava anche lei. Decisi che volevo provare anch'io. Mi iscrissero ad una scuola di danza a Vercelli - io sono piemontese di Casale Monferrato. Promettevo bene e mia madre mi fece provare un'audizione alla scuola di danza del Teatro alla Scala. Mi presero e così a 11 anni mi sono trasferito a Milano. All'inizio è stata molto dura. Non c'erano collegi per ragazzi e vivevo da una signora anziana. Avevo una grande nostalgia di casa ed ero sempre triste. Un poco alla volta, però mi sono abituato. A scuola andavo bene e la danza cominciava a darmi le prime soddisfazioni. Ho iniziato a capire quale grande opportunità mi fosse stata offerta. Vivevo nel più grande teatro del mondo, a contatto diretto con artisti eccezionali, avevo la possibilità di imparare e di vedere tante cose. Tanti vorrebbero entrare alla Scala, ma ben pochi ci riescono. Ho capito di essere stato veramente fortunato.
Giovanissimo, lei è stato scelto da Nureyev per interpretare il ruolo di Tadzio in Morte a Venezia di Flemming Flindt. Ci racconta come è andata?
Avevo 15 anni. Nureyev venne a Milano a rimontare lo Schiaccianoci. Io ero impegnato nelle recite assieme ad altri allievi della scuola di ballo. Un giorno, alla fine di una prova, mi ero trattenuto in sala. Nureyev mi chiamò e mi chiese che cosa sapessi fare, poi mi diede qualche passo da eseguire e mi fece delle correzioni. Inutile dire che per me è stata un'emozione indimenticabile. Dopo qualche giorno, mi chiamarono dalla direzione e mi dissero che Nureyev mi voleva con sé per questo balletto. Dicono che avesse un carattere difficile, ma con me è stato sempre gentilissimo e mi è rimasto di lui un bellissimo ricordo.
E' in omaggio a Nureyev, che nel 1980 danzò Giselle con Carla Fracci con enorme sucesso in questo teatro, che lei ha eseguito la serie di entrechat six al secondo atto?
No, io eseguo sempre gli entrechat six in quel punto, a meno che la coreografia, come nel caso della produzione di Peter Wright al Royal Ballet, non preveda un'altra variazione. Ritengo che in quel preciso momento del balletto Albrecht debba essere in scena e danzare disperatamente. A Nureyev mi sono ispirato per altre cose, come ad esempio, nel maneggiare il mantello.
Come danzatore scaligero, lei ha una preparazione di base essenzialmente accademica. Ha avuto difficoltà ad eseguire quei passi spigolosi dei balletti di Forsythe, che le danza ormai regolarmente?
Ho danzato per la prima volta In the meaddle... verso la fine degli anni '90. All'inizio è stata durissima, ho incontrato grandi difficoltà, ma poi mi ha dato grandi soddisfazioni e devo dire che quel tipo di passi mi hanno aiutato molto a danzare meglio anche il classico.
Lei è molto alto, circa m 1,90. Ha mai avuto problemi di natura tecnica a causa della sua altezza?
No, ho sempre girato e saltato con estrema facilità. Certo, un ragazzo più basso ha sicuramente una batterie più veloce, ma io ho altre doti, come un buon legato e la morbidezza nel porgere. Inoltre, proprio grazie alla mia altezza, ho il vantaggio, niente affatto trascurabile, di poter danzare con ballerine alte. Silvie Guillem, Darcey Bussell, Svetlana Zakharova, tanto per citare alcune delle artiste con le quali mi esibisco regolarmente, sono donne molto alte, poi quando vanno sulle punte...
Lei si è esibito in tutto il mondo. Secondo la sua esperienza, che differenza trova tra il pubblico nei vari paesi e come si lavora nelle grandi compagnie?
I giapponesi sono i più entusiasti. Mandano esaurito uno spettacolo nel giro di poche ore. Invece, a Londra e a Parigi sono i più competenti. All'estero, nelle grandi compagnie, c'è una tradizione che in Italia non abbiamo. Vi sono i grandi maestri, che sono stati grandi ballerini a loro volta, che danno la classe e che seguono le prove. A Parigi persone Florence Clerc e Ghislaine Thesmar danno regolarmente la classe, per non parlare dei maestri che si incontrano nei teatri russi. Per me è un vantaggio, cerco di prendere il meglio da ciascuno di loro. Io ho avuto la fortuna di incontrare Elisabetta Terabust quando dirigeva il Teatro alla Scala, dalla quale ho imparato molto, ma purtroppo è un caso isolato. Da noi, inoltre, i ballerini vanno in pensione a 52 anni gli uomini, a 47 le donne, questo danneggia la qualità degli spettacoli. All'estero non c'è mai nessuno del corpo di ballo che ha 40 anni, sono tutti molto più giovani.
C'è un ruolo preferito?
Io di solito interpreto parti da principe, quindi ruoli non molto caratterizzati. Forse, il mio personaggio preferito è proprio Albrecht, perché è l'unico che si evolve durante il balletto. All'inizio è un po' superficiale, ma poi, attraverso la perdita della persona amata, la consapevolezza del male arrecato e il dolore, cresce e matura.
E un personaggio che vorrebbe interpretare?
I principi sono sempre "buoni" e una volta tanto vorrei fare il "cattivo". Vorrei essere Onegin, un eroe negativo dall'inizio alla fine. Spero di avere presto questa opportunità.
Da quel che vediamo, lei è devoto di Padre Pio?
Come vede, ho sempre con me un'immagine del Santo, che mi è stata donata da alcuni ammiratori. La porto con me, mi infonde coraggio e serenità.
Lei è ambasciatore Unicef.
Ho avuto questo onore nel 1999, a soli 24 anni. La mia vita è completamente dedicata alla danza, quindi è molto importante per me fare qualcosa di concreto per i meno fortunati.
L'intervista è finita ma, mentre usciamo, ci accorgiamo, piacevolmente sorpresi, che i fans sono sempre tutti lì: ci guardano con invidia, ma aspettano fiduciosi l'arrivo del Divo, per gli autografi da conservare gelosamente. Bolle è sempre più ambasciatore della danza.



 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 15:57




Roberto Bolle

Attached Image: bolle_ferri_8.jpg

bolle_ferri_8.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 15:59




...

Attached Image: foto15.jpg

foto15.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 16:00




...

Attached Image: foto4.jpg

foto4.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 16:01




...

Attached Image: foto16.jpg

foto16.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 16:03




...

Attached Image: foto3.jpg

foto3.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 16:06




...

Attached Image: foto1.jpg

foto1.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 16:08




Roberto Bolle con Darcey Bussel

Attached Image: bolle_bussell_5.jpg

bolle_bussell_5.jpg

 
Top
norickysiparty
view post Posted on 11/6/2005, 16:10




Roberto Bolle

Rudolf Nureyev lo scelse per il ruolo di Tadzio nella Morte a Venezia di Britten. E fu forse quel bacio iniziale da parte dell’uomo che rivoluzionò la presenza maschile nella danza classica, a bagnare il talento di Roberto Bolle di quella magia e di quella carica mistica che sempre distinguono un artista dal resto del popolo.
Classe 1975, Roberto Bolle nasce a Casale Monferrato da una casalinga e un meccanico. Giovanissimo entra alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala "Non mi volevano mandare, perché dicevano che era per femminucce". Nel 1990 vince il Premio “Danza e Danza” e il premio “Positano”. Ad oggi vanta il ruolo di protagonista in opere come “Il Lago dei Cigni” di Nureyev e Dowell, nell’”Excelsior” di Dell’Ara, nel “Romeo e Giulietta” di Mac Millan, nel “Nôtre-Dame de Paris” di Petit. Ricca la sua vita artistica internazionale: ha danzato con il Royal Ballet, il Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, nel Balletto Nazionale Canadese, con il Tokyo Ballet e in molti altri contesti internazionali.
È Primo Ballerino alla Scala di Milano dal 1996, Derek Deane direttore dell’English National ballet ha creato per lui le due produzioni “Il Lago dei Cigni” e “Romeo e Giulietta”, nel 2000 Renato Zanella, direttore del Ballo al Teatro dell’Opera di Vienna, crea per lui “Aver Verum” di Mozart. Dal 1998 è artista Ospite Residente al Teatro alla Scala di Milano. Nel 2000 inaugura la stagione del Covent Gardone di Londra e viene invitato per celebrare il 75° anniversario di Maja Plisetskaja al Bolshoj. Nel 2003 è primo ballerino étoile, e apre la stagione della Scala agli Arcimboldi nel “Moise et Pharaon” per le musiche di Rossini, la direzione di Muti, la regia di Ronconi e la coreografia di Van Hoecke.
Il 7 Dicembre 2004 Roberto ballerà con Alessandra Ferri alla prima della Scala in "Europa riconosciuta" di Salieri (Muti alla direzioni, Ronconi alla regia). Scala che torna nel teatro più prestigioso del mondo, nel cuore di Milano. In un'intervista a Vanity Fair Italia, Roberto ha verbalizzato il proprio disappunto per "ciò che è stato distrutto" nel recente restauro. "Se penso ai camerini di tutti i grandi, dalla Callas a Nureyev, e poi il retropalco, il ballatoio, la vecchia sucola... E' andata persa la magia. Una struttura nuova è una struttura anonima".
Oggi Roberto Bolle, 190 cm di muscoli, nervi e fascino, è considerato uno dei più grandi ballerini del mondo. Dal 1999 è ambasciatore Unicef.

www.robertobolle.com

 
Top
*Lola*
view post Posted on 11/6/2005, 16:14




Mi piace molto Bolle...lo trovo un ragazzo serio che s'impegna...e poi è bello! ihih.,..non sempre i bravi ballerini lo sono.
 
Top
>Joey<
view post Posted on 11/6/2005, 16:31




Premesso che non capisco nulla di danza , ho visto Bolle ballare in qualche passaggio televisivo, e devo dire che nella mia ignoranza, mi è piaciuto molto. Mi piace la danza classica, trovo abbia qualcosa di "magico" e affascinante...
Non sopporto invece i ballerini (parlo del mondo maschile) di danza moderna, o peggio ancora chi danza il latino-americano (da qualche anno molto in voga). Per fare un esempio banale e poco calzante, ma facile da capire, le "movenze alla Ricky Martin" non le reggo Non so perché...
 
Top
°Flavia°
view post Posted on 11/6/2005, 16:41




Non l'ho mai visto ballare fin'ora, mi da fastidio comunque che ci siano ancora molti pregiudizi sugli uomini che scelgono la danza classica, si fa un razzismo al contrario in questo caso, quando ero piccola sono stata a danza per un po' e ho avuto un insegnante uomo, mi sono trovata molto bene, credo insegnino con passione autentica e sincera, le donne insegnanti invece nella maggior parte dei casi sono state promesse mancate e non ci mettono cuore, magari sono pure invidiose se scoprono di avere un piccolo talento davanti a loro!
 
Top
LaSamy
view post Posted on 18/3/2006, 11:26




io l'ho "scoperto" guardando la cerimonia delle Olimpiadi...... sono rimasta ohmy.gif w00t.gif wub.gif per tutta la sua esibizione.... bravo e bellissimo!!!! ( e poi è piemunteis...sono orgogliosaaaa ) Nurejev non sbaglia un colpo (mica scemo lui eh )
Non sono ferrata in danza classica ma sono affascinata dai ballerini...li trovo stupendi..e non capisco queste discriminazioni o pregiudizi ke ancora c sono mad.gif

Edited by LaSamy - 18/3/2006, 11:29
 
Top
12 replies since 11/6/2005, 15:54   489 views
  Share