Lele Mora, ovvero la genesi delle coppie mediatiche

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norickysiparty
view post Posted on 18/7/2005, 20:53




Lele Mora è uno dei piu’ affermati agenti di personaggi del mondo dello spettacolo.

Dagospia 08/07/2005

Candida Morvillo per “Vanity Fair”

Bobo Vieri, torso nudo e berretto calato sugli occhi, poche parole e molti «bah» come nell'imitazione di Fabio De Luigi a “Mai dire gol”, gioca a scala 40 con Patty Griffini, "la petineuse" del “Grande Fratello 5”. Stamattina vince, di solito perde.
«Però paga anche se è calciatore, eh... Mica come Francesco Coco che mi deve 210 euro».
Melissa Satta, professione valletta, sta riversa sul divano in microbikini e sbadiglia.
«Melissa, tu a Bobo l'hai data?».
«No. Non ancora, Patty. Sono l'unica».

Leggenda vuole che quando arrivi a Porto Cervo a casa di Lele Mora, puoi trovarci Costantino di “Uomini e Donne” che gli taglia le unghie. Invece, quando arrivo io, trovo Ana Laura Ribas che gli sta massaggiando una a una le dita della mano sinistra. Lui sta come un Buddha vestito di bianco su un divano dai cuscini zebrati.

Mora, che è l'agente di Simona Ventura e di una pletora di vallette, "tronisti" e aspiranti tali e dichiara di valere 50 milioni di euro l'anno, con la mano libera gestisce con flemma un telefonino palmare e un traffico di voli e di ospiti in arrivo. Sospira: «In questi giorni bisognerebbe avere dieci aerei privati, non uno».

PIOVONO BRILLI E FRIGORIFERI
«Questi giorni» sono quelli del Gti Event. Tornei "vip" di tennis, calcetto, rally e ciclismo che aprono per ferie la Costa Smeralda e fanno da spot al resto della stagione. In verità, starlette e calciatori, avventuriere ed emuli di Briatore non vengono esattamente per sudare.

Al rally, vinto da un fiero Valerio Merola, tocca ripescare gli eliminati, causa penuria di concorrenti. E la biciclettata con Mario Cipollini è annullata perché si presentano in due. A calcetto, in compenso, sono in 10 in squadre da 5. D'altronde, quasi tutti sono o calciatori in pausa-campionato o cacciatrici di calciatori.

Vieri, senza far nulla, si porta a casa una Volkstwagen Touareg da 70 mila euro (premio guest star), la moglie di Paolo Brosio, per aver giocato a tennis, vince bracciale di diamanti, tv al plasma da 50 pollici, Dvd, fotocamera digitale, telefonino con brillante e un frigorifero.

VITA SMERALDA
La verità è che la settimana dello scrocco organizzato è estenuante. «A Porto Cervo, la vacanza è lavoro, sfilata, occasione di posizionamento». Parola di Jerry Calà, che qui è venuto a girarci “Vita Smeralda”, il suo film di Natale. Un “Sapore di mare” 2005, con tre ragazze che mollano il campeggio per sbirciare la vita da vip. Due mesi di riprese, due milioni e mezzo di euro l'investimento. Produce Lele Mora.

Accordi chiari: tre attrici (l'ex Miss Italia Eleonora Pedron, Francesca Cavallini e Benedetta Valanzano) e un copione aperto: si gira a casa e a feste di Lele e si riprende chi c'è. Chi fa "vita da vip" a Porto Cervo sa già che deve essere truccata (se è una lei) anche a mezzogiorno, anche sotto il sole. Che bisogna essere sulla barca giusta e al tavolo giusto. Che se non sei Flavio Briatore, devi divertirti e sorridere alle telecamere.

Invece, Flavio, al gala del Cala di Volpe, trascina la bionda modella Nadine lungo i cento metri di passerella e flash, poi fa dietrofront e torna al Billionaire imprecando contro fotografi e cameramen. Dopo, nel privé, ancora si lamenta: «Quando la mattina vado a lavorare, i fotografi non ci sono...». Se la prende col calciatore di “Campioni” Giorgio Alfieri, fermato dalla sicurezza che non l'ha riconosciuto. L’anno scorso, lo invitava sul suo yacht, stasera gli gira: «Dove vai, fenomeno? Questo privè è mio».

MISSIONE COSTANTINO
Gli ospiti sono 300. Le serate sei. Il Gti Event costa due milioni di euro. Tutto sponsorizzato. Foto e immagini finiranno diluite su due mesi di cronaca rosa, calamite per i turisti che a Porto Cervo vengono a fare vip watching al Molo A. Armati di telefonini con fotocamera incorporata spiano gli yacht: «Scatta, scatta, c'è Costantino».

Gli invitati sono dislocati in cinque alberghi. Lele: «Li ospiterei tutti, ma come si fa? Ho solo 19 stanze». Così nelle 19 stanze alloggiano gli ospiti di riguardo, Bobo in testa, e Matteo Cambi, 27 anni e 90 milioni di euro di fatturato con la sua Guru, il marchio con la margherita, più quelli che si presentano con uno "io sto con Lele Mora", come se fosse di per sé una professione. All'ingresso, guardie col walkietalkie e un giovanotto alto: «Piacere, sono Massimo, il direttore di questa villa». Che poi le ville sono due, una accanto all'altra.

E due sono le piscine. Niccolò Cardi, gallerista, amico di Barbara Berlusconi e degli altri ragazzi dell'associazione benefica Milano Young, sta giocando a biliardino - cento euro a partita - con Daniele Interrante. Daniele come "Costa" è stato tronista di Maria De Flippi, si è fidanzato, sfidanzato e rifidanzato in tv. Con "Costa" ha fatto un film: “Troppo belli”. Sta attaccato al telefonino per controllare gli incassi della boutique che ha aperto a Porto Rotondo. Tonino Rundo, 22 anni, siciliano, occhioni scuri, aria spaurita, lo guarda incantato.

Lei che ci fa qui, Tonino?
«Sto con Lele Mora».

Da quanto tempo?
«Tre mesi. Sto a casa sua da due giorni. Può immaginare come mi sento».

Come?
«Non ci credo che sto in mezzo a questa bella gente».

Che faceva in Sicilia?
«Mi sono laureato in Scienze Motorie in fretta e furia per accontentare i miei, poi ho preso un treno per Milano e sono andato a cercare Lele Mora all'Hollywood. Sono entrato in discoteca e ho visto la sua poltrona. La sua poltrona dice tutto. Il suo numero l'ho registrato sotto Illustrissimo e non riesco ancora a dargli del tu».

La farà lavorare?
«Ho fatto il provino per il Grande Fratello e per i mufloni di “Quelli che il calcio”».

Il giorno dopo compare un suo clone. Siete fratelli, Tonino?
«No, è incredibile: lui si chiama Fiore, sta in Sicilia, ha preso il treno, è andato all'Hollywood, ha fatto i miei stessi provini».

Vi ha detto quanti altri ne arriveranno? Si guardano. Panico.
«Non ce l'ha detto».

CHI È DI PASSAGGIO E CHI NO
Nella Repubblica di veline e tronisti, c'è sempre un prima e un dopo. Patty, la petineuse che vuole essere la Barale, un anno fa veniva a Porto Cervo a guardare i vip.

E se passavano, che faceva, Patty?
«Guardavo e basta. Sognavo».

Che sognava?
«Di stare con Lele Mora».

Questa è la sua prima estate dall'altra parte. Come si sta?
«Io, gente coi soldi l'ho sempre frequentata. Ma come Lele mai. Per dire: i frigoriferi pieni mi hanno scioccata».

Ha ancora il negozio di parrucchiera sul Lago Maggiore?
«Certo. Se no, la michetta chi me la dà?».

Non ha paura che finisca?
«Qui siamo tutti di passaggio. Se non hai un lavoro vero, ora sei qui, domani passi».

Finché c'è, Patty si rende utile come può. Fa su e giù da una villa all'altra con forbici, scopa e paletta. Taglia i capelli a Matteo Cambi. Li taglia a Bobo.

Tutti iniziano così, pochi resistono. Alessia Fabiani, 28 anni, giganteggia. Le telefono: viene a fare due foto in piscina? Alle 19 si presenta truccata e pettinata, microabito leopardato, tacco 12 e due assistenti che ne tarano il look. Su Italia 1, fa l'inviata di “Lucignolo” e di “On the Road”.

Se Lucignolo le chiede un servizio su Porto Cervo lei che racconta?
«Il lato ridicolo: quando la vetrina diventa passerella di persone con la stessa bandana e lo stesso costume».

Su “Panorama” era in copertina con Flavia Vento e Aida Yespica, titolo: estate squinzia.
«Io sono un po' squinzietta, posso fare la squinzia, ma solo se serve. È diverso».

A villa Mora, la mattina si fa rassegna stampa. Ana Laura Ribas: «Sono arrivati i giornali assassini?». Sfoglia: «Guarda questa come vuole sembrare la Ventura... Quanto hanno ritoccato quest'altra...». A pranzo, i commensali si materializzano come dai cespugli. Tanto a casa Mora è sponsorizzata persino l'acqua minerale, imbottigliata in edizione limitata da Guru (lui: «Guardi che mica è del rubinetto, è proprio minerale»). Sono omaggiati dagli sponsor anche i frigoriferi. «Ma il resto pago di tasca mia: sei giardinieri, sei persone di sicurezza», precisa Lele.

Alle 19, il "cambio della guardia" è degno di Buckingham Palace. Il fotografo inquadra uno della sicurezza: «Scusi, l'ho ripresa per errore». «Dotto', qua non c'è nessuno che non vuole essere fotografato». Ieri il direttore della villa ha dovuto procurare un falco col suo ammaestratore. Gli era stato chiesto di allontanare i gabbiani. Però il falchetto si è alzato in volo basso basso, già sfinito anche lui.

La vita in villa è impegnativa. Passano direttori di giornali e di rete. Scelgono i pezzi migliori per calendari, copertine, programmi tv. Tre giorni e Mora ha già chiuso per i calendari di Elena Santarelli, Melissa Satta e Francesca Lodo.

NOTTI MAGICHE
Tutte puntano Cipollini, fresco di separazione. Che un po' ci marcia. Alle tre di notte incrocio una studentessa vestita da velina. Va a dormire? «Vado in hotel, ma non a dormire. Aspetto il principe azzurro sulla sua bici dorata». Che romantico. «Ma no, roba da una sera e via». Il giorno dopo, però, è nera: il principe non si è fatto vivo.

Matteo Cambi, negli ultimi tre anni, quante ragazze famose ha avuto?
«Mascia Ferri, Arianna Marchetti, Fernanda Lessa, Eleonora Benfatto, Flavia Vento».

È vero che voleva sposare la Vento?
«Macché, se l'è inventato lei a Striscia».

Si è scusata?
«Non mi sono più fatto trovare».

I MARZIANI
Fabio Canino di “Cronache Marziane”, spaesatissimo, mette piede al Billionaire per la prima volta. Un calciatore lo abbraccia e lo bacia. Fabio: «Ma chi era quello?» .
«Un calciatore».
«E come mi conosce?». «Ti ha visto in tv». «Ah ...».

Dice: «Sono venuto a fare scuola di vip. Tre giorni di stage intensivo. Che ho capito? Primo, i vip si salutano tra di loro anche se non si conoscono. Due: bisogna arrivare tardi per farsi notare...».

Marco Balestri è al Billionaire vestito da motociclista. Sta per ripartire per Stintino: per due mesi presenta il primo reality show interno a un villaggio. Il primo a non capacitarsene è lui: «C'è gente che paga per farsi riprendere invece di godersi le vacanze». Dice: «Una volta questo locale era mio. Ci rimisi una barca di soldi».

E perché con Briatore funziona?
«Devi avere un sacco di soldi per far soldi».

Ha giocato a qualcosa?
«A tennis, ma mi hanno eliminato: mi hanno messo contro Andrea Picciau, che poi è lo sponsor e s'è fatto il torneo perché gli piace giocare. Ci credo, li batte tutti».

Arriva Massimo Caputi, l'inviato sportivo «Hai giocato?».
«Ho vinto contro Picciau». «Contro Picciau? Come hai fatto?». «L’hanno fatto perdere, non è che poteva vincere lui».

Sergio Volpini, indimenticato "ottusangolo" del Grande Fratello 1, è sulla piscina del Cervo Tennis con un amico. «Sono due sere che non si fa vedere. L’unica. La dea».

Chi, scusate?
«Lei. L’unica star che abbiamo: Asia. Asia Argento. L’altra sera ha messo dischi da sballo e non se la filava nessuno. La guardavano come una matta. Poveracci. So' proprio squinzie e calciatori».

Telefona Balestri: è con Asia. Parapiglia
«Andiamo, andiamo».
«Fermo».
«Che succede?».
«Dobbiamo cambiarci: vuoi presentarti da Asia con le magliette Billionaire?».



Edited by norickysiparty - 18/7/2005, 22:36
 
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norickysiparty
view post Posted on 18/7/2005, 20:55




Lele Mora

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Irene!
view post Posted on 18/7/2005, 21:46




L'ho letto ieri questo articolo! E' il Vanity fair con in copertina la Parodi... Articolo interessante! Io sto con Lele Mora...
 
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EffeCi
view post Posted on 18/7/2005, 22:45




Gente che lascerà il segno nella storia dell'umanità, gente utile all'umanità, gente? Mah...
 
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*Lola*
view post Posted on 18/7/2005, 23:21




CITAZIONE (EffeCi @ 18/7/2005, 23:45)
Gente che lascerà il segno nella storia dell'umanità, gente utile all'umanità, gente? Mah...

Gente magnifica gente di questa città...(Scugnizzi meraviglioso musical... )
 
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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 19:20




da tvblog.it
i graffi di Ruffietta

inserito l'11 luglio 2005

Lele Mora, ovvero la genesi delle coppie mediatiche

Cari lettori, ho passato tutto il pomeriggio a cercare informazioni su un personaggio che può essere considerato il vero burattinaio dei personaggi del mondo dello spettacolo: Lele Mora. La curiosità mi è sorta dopo aver letto un articolo di Candida Morvillo, pubblicato su Dagospia, in cui veniva recensita la giornata tipo dei vip che alloggiano a scrocco nella sua villa in Sardegna. In realtà, il forte prurito che mi provoca questo personaggio ha origini ben più antiche. Risale a quando ho scoperto, dopo aver visitato il suo sito ufficiale, che della scuderia fanno parte tutti (e dico tutti) i personaggi del momento (Simona Ventura, le meteorine del Tg4, Eleonora Pedron, Gene Gnocchi, i ragazzi del Gf, Aida Yespica, Costantino, Daniele, Melissa Satta...e molti altri), persino giornalisti come Francesca Senette. E da che mondo è mondo, i giornalisti non hanno un agente. Curiosando su vari siti Internet, ho scoperto qualcosa di più sulla sua biografia. Per esempio, sul blog di Sabelli Fioretti, che l'ha intervistato, ho letto che è stato anche in prigione. Ha cominciato la sua attività di agente negli anni Ottanta. Tra le sue prime protette spiccano Loredana Berté (di cui Mora racconta di averle lavato persino le mutande) e Patty Pravo. Da dove nasce lo strapotere di Lele Mora? Tanto che le starlette dicono "Io sto con Lele Mora", come se fosse una professione? Un'idea in merito me la sono fatta, specie dopo avere chiacchierato con una giovanissima, e per ora sconosciuta, new entry della sua agenzia. Lele Mora è legato, come tutti i potenti in qualche modo, a Silvietto. Prima di anticiparvi qualcosa in merito indagherò ancora. In ogni caso, è Mora che fa il bello e il cattivo tempo per quanto riguarda calendari (per l'anno prossimo ha scelto Elena Santarelli, Melissa Satta e Francesca Lodo), locali e personaggi del momento. La stessa cosa vale per le coppie mediatiche: la prima è stata quella di Costantino e Alessandra (la quale, dicono, ha mollato Vitagliano in questi giorni), lanciata a Uomini e Donne; poi è stato il turno di Costantino e Daniele a Buona Domenica (vi siete mai domandati perché questi due improvvisamente hanno iniziato a presenziare ai programmi insieme? Certo, sono amici, ma quale utilità vi è nel loro assortimento?); infine Mascia Ferri e Alessia Fabiani, inviate su Italia uno per conto di Lucignolo e On the road (direi che questa coppia è bene assortita. La seconda supplisce alla totale incapacità di parlare della prima).
 
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Miciamiao
view post Posted on 31/8/2005, 19:33




un personaggio che può essere considerato il vero burattinaio dei personaggi del mondo dello spettacolo

Molto peggio che un burattinaio.Molto peggio
 
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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 19:36




CITAZIONE (Miciamiao @ 31/8/2005, 20:33)
un personaggio che può essere considerato il vero burattinaio dei personaggi del mondo dello spettacolo

Molto peggio che un burattinaio.Molto peggio

Sì, immagino quello che vuoi dire e non faccio fatica ad immaginarmelo... dry.gif w00t.gif
 
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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 19:59




Interessante intervista trovata nel sito sabellifioretti.com blink.gif w00t.gif

Lele Mora - Corsera Magazine - 3-03-2005


Uomini quasi sconosciuti si muovono dietro il rutilante mondo dello spettacolo. Nomi che dicono poco alla gente: Presta, Mora, Caschetto, Franchino. La gente conosce la Ventura, conosce Bonolis, ma ignora che ogni loro mossa è consigliata, concordata, a volte imposta da questi Richelieu che poco appaiono e molto decidono. Sono i loro potentissimi agenti. Si dice che comandino più dei capistruttura e dei direttori di rete. Lele Mora è il più importante. Quando sono andato ad intervistarlo, in quelle due ore hanno telefonato una dozzina di star che più star non si può. Ero in mezzo ad un crocevia di visibilità e di successo.
«Non ho tutto questo potere che dicono», si difende Lele. «Rappresento artisti di un certo valore ma non vado mai da un direttore generale a dire: “Ok, lei vuole Simona, però mi deve prendere due veline, due schedine, e Walter Nudo”. Io non faccio né pacchi né pacchetti come fa qualche mio collega».
L’aspetto del Richelieu un po’ ce l’hai. Quando successe il casino Gori-Ventura-Bettarini-Parodi tutti dicevano che l’avevi controllato e guidato tu.
«È una storia privata e riservata».
Quanto vale Simona?
«Dieci miliardi all’anno».
E tu prendi il 20%, due miliardi.
«È la punta dell’iceberg della mia agenzia, anzi la punta di diamante».
E tu quanto vali?
«Posso valere cinquanta milioni di euro».
Ed io sto intervistando 100 miliardi di lire del vecchio conio?
«Non dico che fatturo quella cifra. Magari! Dico che sono un uomo che può generarecinquanta milioni di euro all’anno».
Allora dimmi quanto fatturi.
«Sai? È proprio una cosa che non so».
Sai? È tipico dei miliardari snob.
«Io non sono miliardario, figurati, poi si fa presto a saperlo oggi, basta guardare la denuncia dei redditi».
Appunto. Dagli un’occhiata.
«Credimi, non so nemmeno quanti soldi ho in banca».
Non ho mai visto un povero fare tre feste di compleanno, una a Milano Marittina, una a Roma e una a Milano.
«Per me le feste sono un business. Ho fatto tre giorni di festeggiamenti e pubbliche relazioni. Al Pineta, all’Hollywood e al nuovo ristorante del marito di Sabrina Ferilli. C’erano tutti. In totale seicento persone».
Chi inviteresti se dovessi limitarti a sei?
«Ferilli, bella, intelligente e comunista; Ventura, donna avanti coi tempi, sensibile e cocciuta; Briatore, grande amico oltre che socio al Billionaire; La Russa, uno come me cui piace la vita; Luisa Corna, dolcezza, femminilità, sensibilità; Bobo Vieri, una delle persone più buone che abbia conosciuto nel mondo del calcio».
Dicono che hai una villa faraonica in Sardegna.
«Sì, è una villa abbastanza carina».
Faraonica.
«Sono due adiacenti».
Roba da Berlusconi.
«Ho sempre tantissimi ospiti, Julia Roberts, Gianina Facio, Ridley Scott, i figli di Gheddafi».
L’inverno vai a Cortina. Hai una villa anche lì?
«Affitto uno chalet a San Vito. Ci porto una trentina di persone. Si mangia, si beve, si fa casino».
Come si diventa agente?
«Ho incominciato con la musica anni fa, nel 1978. Facevo il road manager. Ho iniziato con Loredana Bertè: le guidavo l’auto, le lavavo le mutande, le disfavo le valige, le facevo da confidente».
Ricordi di gioventù? Canzoni? Miti?
«Fausto Leali, Deborah, A chi. I Pooh. Patty Pravo. Ma anche Orietta Berti e Nilla Pizzi. Sono un romantico degli anni ’60».
La politica?
«Totalmente apolitico. Amo la correttezza e la giustizia. Mio papà amava il Duce e mia mamma pure. In casa nostra è attaccata la testa di Mussolini. Sono andato anche a Predappio».
In tv impazza il trash e il reality. Ti senti un po’ responsabile?
«Dovrei?».
Costantino è roba tua...
«Costantino con le sue doti di furbacchione, ha saputo mettersi in mostra. Il suo vero successo è arrivato quando la De Filippi ha messo le telecamere dietro a questo amore che stava nascendo».
Dai Lele... l’amore che stava nascendo... ci prendiamo in giro fra noi?
«Posso testimoniare che è un amore vero».
Tu hai detto: Costantino ha ancora un problema, deve sistemare il congiuntivo.
«Metteremo a posto anche il congiuntivo. Va a scuola, fa lezioni di italiano. Da uomo trash vuole diventare attore. È molto umile. Dice: “Io non sono nessuno, sono nato dal tubo catodico e nient’altro”».
Parlami dei tuoi concorrenti. Con Franchino sei rimasto un po’ male.
«Mi ha tradito. Se ne è andato portandosi via cinque o sei artisti. Bisogna essere leali nella vita. Lo avevo aiutato quando era in difficoltà e mi ha voltato le spalle».
Hai della ruggine anche con Elenoire Casalegno...
«Elenoire l’ho amata, ma veramente tanto. Mi ha abbandonato preferendo andare con Franchino. Odio i tradimenti».
Ti ha tradito anche Anna Falchi?
«Eravamo molto amici. Mi ha mollato con un fax di due righe da una beauty farm. Anna la consideravo una sorella».
Candida Morvillo, di Vanity Fair, ha scritto un libro, La repubblica delle veline, che non ti è piaciuto per niente.
«Scriveva di me cose non vere».
Tipo?
«Non me le ricordo neanche».
Non ci credo nemmeno se lo giuri su Simona Ventura.
«Ha scritto che sono un procacciatore di belle donne».
Giri sempre con certe gnoccolone.
«Non è bello leggere che a casa mia ci sono ragazze disponibili a tutto pur di fare carriera nello spettacolo».
Hai litigato con Vittorio Corona.
«No. Ho avuto un problema con suo figlio Fabrizio, il fotografo. Il quale fa delle paparazzate che vanno a colpire alcuni miei artisti, sempre a mia insaputa».
I paparazzi se ti servono ti piacciono.
«A volte fanno del male».
Dovresti arrabbiarti con direttori che pubblicano le fotografie.
«Coi direttori ho un bellissimo rapporto».
Vedi? Non te la prendi con i potenti ma con i deboli.
«L’unica con cui non ho un bel rapporto è Bice Biagi».
Pubblica troppi sms?
«Ha tirato fuori cose senza senso».
Parlami di Svanity Fair, il sito internet che ti attacca tutti i giorni.
«Scrivono cose vergognose».
Tipo?
«Che sono un bandito, che sono un drogato, che sono stato in carcere».
Che sei stato in carcere è vero.
«Non l’ho mai nascosto. Ma la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi».
Nel senso che?
«Nel senso che non avevo alcuna responsabilità».
Era un problema di cocaina. Maradona, Caniggia, Patty Pravo...
«Era stata fatta una grande confusione e io ho chiarito la mia posizione».
Non hai mai fatto uso di coca?
«Non l’ho mai fatto, sono contrario».
Però ti gira attorno.
«No, io sono molto tassativo».
Che cosa fai?
«Mi incazzo come una iena».
Ma gira anche se ti incazzi.
«Ho cacciato via degli artisti che ho scoperto facevano uso di cocaina e non li ho più voluti. E poi mi danno del tossicomane, a me che non ho mai pippato».
Quando stavi a Verona un calciatore, Cervone, disse: «Lele veniva e ci portava le ragazze».
«Ho sempre girato con bellissime donne».
Frequentarti conviene. La percentuale di cozze intorno a te è bassissima.
«Tende allo zero».
Hai avuto una storia per una truffa.
«Non era una truffa. Uno mi aveva pagato l’affitto con assegni postdatati. E per evitare che li incassassi mi ha denunciato. Anche qui tutto si è risolto in nulla».
Una cosa sicuramente vera: ti hanno rapinato.
«A Verona, nel 1998».
Mezzo miliardo in contanti. Con che razza di portafoglio vai in giro?
«Ma no. Hanno rubato la mia collezione di cento orologi».
Vedo che ne hai uno al polso tutto sbrilluccicante.
«Me lo ha regalato il figlio di Gheddafi».
Quanto vale?
«Circa 180 mila euro».
Se ci vai in giro a Napoli ti staccano l’avambraccio.
«Quando vado in giro mica lo indosso».
Sei un feticista?
«No, sono un collezionista di orologi».
Va bene, feticista.
«È una mania».
Questo è quello di maggior valore?
«Ho un Audemar Piguet che mi ha regalato un re».
E poi?
«Un orologio pazzesco che tengo nella cassaforte di una banca».
Se posso essere indiscreto?
«Costa un miliardo».
E si chiama?
«De Grisogono».
Mai sentito. Sai, faccio il giornalista.
«È tutto brillanti, rubini».
Scusa la curiosità. Il re è italiano?
«Non è italiano».
Un re regnante?
«Regnante».
Orientale?
«Orientale».
E perché ti regala un miliardo di Grisogono?
«Ho organizzato una festa per lui».
La rapina ti è costata un’indagine della Finanza?
«Sì».
Ti hanno beccato col sorcio in bocca.
«Un po’ di evasione».
Cinque miliardi di evasione.
«Ho pagato il mio condono e tutto è andato a posto. Quando c’è un forte giro di soldi, qualche errore si può fare, capita a tutti. Ho sbagliato, ho pagato».
Cinque miliardi...
«Non erano cinque miliardi».
Alla fine quanto hai pagato?
«Un miliardo e otto».
Tra i tuoi rappresentati c’è Emilio Fede.
«Fede lo stimo e mi diverte. È simpatico e generoso. Siamo molto amici».
Quando guardi il Tg4, ci credi?
«Dice le cose con una tale convinzione che ti fa credere siano vere».
Per una convention prende 20 milioni.
«Meriterebbe molto di più».
Quanto frutta una convention?
«Dipende da quanto lavoro c’è da fare».
50 milioni?
«A volte anche di più».
Ho letto: Ferilli 50, Parodi 25, Fede 20.
«Grosso modo».
Politici preferiti?
«La Russa e Daniela Santanché sono simpatici, Berlusconi è un grande imprenditore che è diventato un grande politico. Amavo molto Craxi, un grande uomo».
Berlusconi lo hai frequentato?
«Sono stato spesso ad Arcore a trattare i contratti dei miei artisti. Era una cosa meravigliosa. Lui ti incanta quando parla. È una persona di una carineria introvabile, un uomo molto intelligente».
Altri politici?
«Adoro Veltroni, D’Alema e Fini».
E un politico che non ti piace?
«Fassino».
Perché?
«Non lo so. Per l’estetica forse».
Chi non vorresti mai patrocinare?
«Non dico mai di no a nessuno».
Non è vero. Hai detto di no alla Lecciso.
«Due anni fa mi aveva chiesto di prenderla. Le dissi: “Se vuoi crescere smetti di proporti come moglie di Al Bano”. Mi ha seguito alla lettera ed è tornata giorni fa. Ma ormai sono troppo oberato e la Lecciso è una che va curata molto, consigliata. È intelligente, furba. Crepet, lo psicologo, a Porta a Porta, l’ha ucciso. Non è una shampista come vogliono farla apparire».
Altri no?
«Ultimamente ho detto no alla Marini. L’adoro. Tempo fa la gestivo io. Ma toglie troppe energie. Preferisco averla amica. A causa del calendario di Lachapelle abbiamo anche avuto un litigio bestiale. Voleva continuamente ritoccare le foto, non era mai contenta di nulla».
Gioco della torre. Marina o Dudi?
«Marina non la conosco. Con Dudi c’è amicizia. Con me è sempre stato una persona corretta e precisa. Come il papà. E come il papà ha modi di grande gentiluomo».
E Confalonieri?
«Lui sì che è un vero Richelieu. Mi piacerebbe che diventasse sindaco di Milano».
Alemanno o Storace?
«Storace è ruspante. Alemanno ingessato».
Tremaglia, Fisichella o Buttiglione?
«Sono rimasti tutti e tre alle calende greche. Se prendono coscienza del mondo in cui vivono si accorgono che i gay sono le persone che danno più emozione, che hanno più sensibilità e più creatività».
Dell’Utri o Previti?
«Sono due grandi menti».
Ventura o Ferilli?
«Non potrei vivere senza di loro, me le tengo tutte e due. Sono entrambe un grande introito».
Iva Zanicchi o Nilla Pizzi?
«Nilla Pizzi è la più grande professionista che abbia mai conosciuto. Le voglio bene come fosse mia mamma».
Lippi e la Pavone?
«Giù tutti e due. La Pavone ha un marito che ha distrutto la sua carriera. Claudio Lippi non è leale. Non dice sempre la verità. E non voglio aggiungere altro».
Meno male.
«Mi ha colpito alle spalle dopo che avevo fatto di tutto per farlo tornare in tv».
Torretta o Elia?
«Butto la Elia. La Torretta è affascinante, furba e simpatica. L’altra prima ti insulta e poi piange».
 
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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 20:16




Sempre spulciando su internet, ho trovato questa carta d'identità di Lele Mora:

Lele Mora - L'uomo che crea i divi tv
La carta d'identità


Nome: Dario, detto Lele

Cognome: Mora

Nato a: Bagnolo di Po (Rovigo)

Il: 31 marzo 1955

Anni Ottanta: diventa l'agente di Loredana Bertè, Patty Pravo, Pamela Prati, Pierre Cossò e inizia la sua carriera di manager delle star

Anni Novanta: nella sua scuderia entrano Simona Ventura, Sabrina Ferilli, Nancy Brilli, Antonella Clerici, Luisa Corna

2004: lancia Costantino Vitagliano

Vuoi diventare una stella della televisione e dello spettacolo? In Italia c'è una persona che più di qualunque altra può lanciarti: Lele Mora. I suoi uffici milanesi sono un continuo viavai di divi e aspiranti tali, ogni giorno riceve centinaia di dvd, lettere, fotografie di giovani e meno giovani che sognano di diventare famosi. Come Costantino Vitagliano, l'ex ragazzo di periferia che Mora ha trasformato nel sex symbol più agognato dalle italiane.

"Per puntare su qualcuno devo capire se ha potenzialità. Se buca lo schermo, se ha carattere, personalità, anima" spiega Mora. Sorridente, tranquillo, affabile, è il "papà" di tante star e starlette, che lo chiamano in continuazione per essere rassicurate: "Il programma di ieri sera ha avuto un calo di audience? Non preoccuparti, vieni da me che ti spiego come fare settimana prossima. Hai vinto il premio? Complimenti! Ma non ti montare la testa, rimani con i piedi in terra."

Lui, Lele, la testa non se l'è montata affatto. "Devi lottare ogni giorno per restare in vetta, ci vuole umiltà e passione" dice. E poi tante amicizie. Direttori di televisioni, di giornali, conduttori di programmi di punta. Lui segnala chi mandare in onda, loro - che si fidano del suo fiuto - accettano, e così nascono le star. Oggi si occupa di cento tra i più importanti protagonisti del piccolo schermo: da Simona Ventura a Sabrina Ferilli, da Antonella Clerici a Luisa Corna.

E dire che da ragazzo voleva fare il direttore d'hotel. Tre anni da insegnante di tecnica alberghiera, la laurea in Economia e Commercio, e sui 25 anni la scoperta della sua vera vocazione: il talent scout. Scoprire e lanciare i personaggi: "Li accompagno verso il successo, sono la loro persona di fiducia". Sono in tanti a doverlo ringraziare. Compresi i suoi genitori. Gente umile, a cui ora garantisce una vita agiata. "Più sto tra i lustrini dello spettacolo e più mi rendo conto che i valori genuini, che durano, sono quelli della famiglia - dice. - In fondo sono rimasto un ragazzo di campagna, legato alle tradizioni della mia terra: gli affetti, gli amici, la religione. Le stelle della tivù possono tramontare, le cose vere restano per sempre".
 
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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 20:26




Da braviblog.splinder.com

Lele Mora: tutto previsto

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Nella Repubblica delle Veline c'è un personaggio sconosciuto ai più, ma più potente di Maurizio Costanzo. Si chiama Lele Mora, è gay, vive in una mansarda spaziale (tre appartamenti in uno) con il nulla fatto persona, Costantino Vitagliano, l'uomo che ha guadagnato - dice, ma c'è da crederci - otto miliardi di lire da quando lo invitano in discoteca. Segno dei tempi. Mora fa l'agente dello spettacolo, quindi non fa un cazzo. E' potentissimo in televisione. Va forte soprattutto sulle reti Mediaset, dove impone ai capo-struttura vagonate dei suoi "protetti". Si va da tutti i ragazzi del "Grande fratello" (inesauribile serbatoio di volgarità vacua) a Simona Ventura, che dice di valere dieci miliardi l'anno dei quali s'intasca il 20%. Due miliardi. Tutta salute. Una domanda: chissà chi sarà il suggeritore di Simona Ventura nella scelta dei suoi ospiti? Poi ancora da Luisa Corna a Loredana Bertè, da Elenoire Casalegno (che l'ha trombato preferendogli un altro grande della storia, l'agente Franchino) ad Anna Falchi che l'ha liquidato con un fax di due righe da una beauty farm di Roma. Per un po' d'anni ha fatto le percentuali degli incassi di Valeria Marini alla quale, recentemente, gli ha dovuto dire di no perché troppo impegnativa. Ha praticamente monopolizzato quasi tutti i partecipanti ai Reality-show. Altro orribile segno dei tempi e altri scippi di dignità, giustizia e pensiero. I fine settimana li passa con Julia Roberts, Ridley Scott, i figli di Gheddafi, Bruce Willis e chiunque altro capiti a tiro dalle sue parti, perché è sempre tempo per creare nuove cazzate. E così che va nella Bandana Republic più anomala del mondo governata, non a caso, da un tizio un po' sopra le righe quando non ha il raffreddore, basso ma tosto, anzi pressurizzato se non compresso, che ha tre tv nazionali e interessi da tutte le parti. Torniamo ai vari Richelieu dello spettacolo (oltre Lele Mora è bene ricordare anche i potenti Presta, Baschetto, Franchino, considerati dietro le quinte allo stesso pari dei padri della nostra costituzione sempre più frantumata dal tipo basso e tosto di poco fa) che hanno imposto il vento che cammina ai programmi d'intrattenimento, infestando la tv con personaggi del calibro di Rocco oppure Ana Laura Ribas, la brasiliana tutta tette-culo-tette ed etti di silicone sparsi che filosofeggiava nella seconda incredibile edizione "Isola dei famosi". E' bene sapere che nella prima edizione 10 personaggi su 12 erano sotto le grinfie di Lele Mora. Nella seconda, invece, ne aveva solo 8 sempre su 12. Altro segno magmatico dei nostri tempi. Solo nel polpettone domenicale di Costanzo, "Buona domenica", il 50% degli ospiti sono o sono stati sotto le percentuali dell'agente più potente d'Italia. E' anche inventore di scandali, anzi di casini veri e propri come quello Gori-Ventura-Bettarini-Parodi, dai quali trae enormi quantità industriali di euro. Specialista nell'organizzare feste come quelle al Pineta di Milano Marittima, dove ha "creato" la coppia Vieri-Canalis e tante altre all'Hollywood. Per lui le feste sono "il" business e per questo è molto impegnato nel non fare un cazzo. L'ultimo suo compleanno l'ha passato al nuovo ristorante del marito di Sabrina Ferilli. C'erano tutti. In totale 600 persone. Di se, Lele Mora, dice di essere una persona riservata e timida. E i fatti, infatti, lo dimostrano. Non ha mai nascosto di essere stato in carcere e non perde occasione per dire che la vicenda legale si è conclusa nel migliore dei modi. Si trattava di un problema di cocaina e di mezzo c'erano dei bei naselli come Maradona, Caniggia, Patty Pravo. "Non ho mai fatto uso di coca e sono contrario" gridava ai giornali "ho cacciato via degli artisti che ho scoperto fare uso di cocaina e non li ho più voluti. Poi mi danno del tossicomane a me che non ho mai pippato" sostiene Lele. Politicamente tende a destra, ma solo perché c'è un governo di destra, altrimenti chissà dove penderebbe e non è una battuta del cazzo. Ha detto: "La Russa e Daniela Santanché sono simpatici, Berlusconi è un grande imprenditore che è diventato uno statista. Amavo molto Craxi, un grande uomo. Sono stato spesso ad Arcore a trattare i contratti dei miei artisti. Era una cosa meravigliosa. Berlusconi t'incanta quando parla. È una persona di una carineria introvabile, un uomo molto intelligente...". Signori, per scriverla in breve, nulla di nuovo sul fronte occidentale. Tutto previsto. Almeno da tre grandi intellettuali di questo secolo: Pier Paolo Pasolini con i suoi "Scritti corsari" dove preconizzava la mancanza d'identità e di rispetto già all'inizio degli anni '70. Poi "La società dello spettacolo" del filosofo Guy Debord dove aveva previsto un predominio televisivo basato sempre di più sullo spettacolo e per finire Max Weber, di cui parlava di una forma spietata di "edonismo senza cuore". E' la metamorfosi neo-capitalistica in attività ruggente dei professionisti del nulla.
domenica, 21 agosto 2005

Matteo Tassinari


Ma è da consigliare un manager simile? huh.gif
 
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Jøey
view post Posted on 31/8/2005, 21:06




Accipicchia Frrr... un reportage... inquietante ph34r.gif
Ho letto fino all'intervista di Sabelli Fioretti (belle domande biggrin.gif )... ma non senti come parla di se quale galantuomo? cool.gif "Amo la correttezza e la giustizia." w00t.gif Al contrario di quel che afferma su Fede però, lui non lo dice in maniera tanto convincente da farmelo credere vero laugh.gif

Poi mi "gusterò" il resto... mi conviene prenderlo a piccole dosi...
 
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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 21:42




da panorama.it

La fabbrica del gossip

13/5/2005

Succede che ragazza giovane, bella, di normali speranze (matrimonio, figli...) incontri muscoloso ventottenne, col talento nei piedi e conseguente disattenzione a quanto succede ai piani alti del corpo. I due si piacciono, di nome fanno Ilary Blasi e Francesco Totti, decidono di sposarsi il 25 giugno e fra gli invitati c'è il loro figlio (quinto mese di gravidanza). Succede anche che a rovinare la storia rosa entri in scena «l'altra», Flavia Vento che, spiattellando il presunto addio al celibato di Pupone, scatena uno tsunami mediatico con copertine e controcopertine.

A novembre la bufera si era abbattuta su un altro triangolo da rotocalco, Ventura-Bettarini-Fabiani, seguito di lì a poco da una variante eclatante, Ventura-Gori-Parodi. Per l'Italia il dilemma è il solito: schierarsi dalla parte offesa (la cornuta) o dell'amante tentatrice (la rubamariti) o del maschio sessualmente bulimico (il conquistatore)? Semplice. A complicare (e insospettire) c'è solo il tempismo delle confessioni hard, che bizzarramente le signorine in questione colorano di sofferenza e venature romantiche. Alessia Fabiani parla alla vigilia dell'udienza di separazione fra Bettarini e Ventura; Flavia Vento a pochi giorni dal matrimonio dell'anno. Per giunta, sia Vento sia Fabiani prima raccontano e poi smentiscono le loro stesse parole, e lo fanno con due settimanali diversi, vendendo lacrime e pentimenti in pieno clima bipartisan mediatico.

Qualcosa sta cambiando nella fabbrica del pettegolezzo, molto sta marcendo. È «squinzio potere» come dice Roberto D'Agostino citando Orson Welles e riferendosi allo sciame di disinvolte soubrettine, veline, letterine, schedine (tutto in «ine»: a parte seno e natiche c'è attaccato ben poco); ma la deriva mediatica è business milionario, perché la filiera del pettegolezzo sta sostituendo la Fiat come principale industria italiana.

Nell'ultimo anno sono usciti quasi una decina di settimanali televisivi e nuovi rotocalchi del gossip che hanno bisogno di carne. Carne da macello. E c'è chi volentieri gliela fornisce e gliela fornirà nei prossimi mesi, i più caldi.
«D'estate vendiamo il doppio» ammette Bice Biagi, direttore di Novella 2000. Il caso Totti-Vento è perciò il Martini con oliva di un'estate squinzia per la quale, qualcuno dice, è già stata studiata a tavolino la migliore strategia per vendere scoop fotografici e interviste-bomba: puntare sulle sfasciafamiglie o su single da far fidanzare.

Un tempo il fotoreporter di turno si sarebbe appostato fuori della villa del divo, qualche paparazzata e via. Oggi funziona diversamente: lo dice chi ha sparigliato le carte nella partita del pettegolezzo, Fabrizio Corona, fisico da antico greco, testa da manager del Tremila. Tre anni fa ha fondato la Corona's, piccola agenzia fotografica che in poche stagioni sta dando grattacapi ai due colossi storici del pettegolezzo per immagini, Olympia e Unopress. Racconta come fa: «Noi produciamo gossip, non lo aspettiamo. Abbiamo le nostre talpe, le soffiate: sappiamo dove mandare i fotografi. Certe volte l'artista stesso ci dice cosa fa e con chi».

La Corona's è al secondo piano di un palazzo milanese, sulla sua testa, al quinto, c'è la Lm management, l'agenzia di artisti di Lele Mora, agente potente e festaiolo. Che ricorda: «Sono io a dire ai miei artisti con quali giornali parlare e cosa dire».
Le due società non hanno nulla in comune a livello di ragione sociale, ma la contiguità non è solo condominiale: Lele Mora gestisce molti artisti che Fabrizio Corona paparazza. Casualità o strategia? Dietro le confessioni di Vento e Fabiani c'erano i due. Anche Aida Yespica, ex di Pippo Inzaghi e Flavio Briatore, è un'artista della Lm management: la modella è finita recentemente sui giornali per un servizio pepatissimo venduto proprio dalla Corona's (la sua foto figurava in un sito di ragazze a pagamento). «C'è anche un mercato oscuro dei servizi fotografici. Mi spiego: quando becchiamo qualcuno, ci sono tre possibilità» continua Corona. «Se lo scoop è particolarmente delicato, o chiamiamo direttamente l'interessato, che può decidere di toglierlo dal mercato acquistandolo, o lo offriamo al giornale; terza via: il paparazzato viene a sapere delle foto e tenta di fermarle accordandosi con il direttore».

Le tariffe del business variano a seconda di chi è stato colto in fallo: «Fino a 50 mila euro per uno scoop da sfasciafamiglie, da 30 a 50 mila per quelli sui neofidanzati» spara Corona. E poi c'è l'indotto: attrice, velina, tronista, ballerino può prendere anche 200 mila euro l'anno per vestire una data marca, 3-7 mila euro per una serata in discoteca o una convention.
Soffiate e fortuna non bastano a mettere a segno decine di scoop. A Porto Cervo, Lele Mora ha due ville pensate per dare ospitalità ai suoi artisti. A giudicare dalle tresche che sono nate sotto il faraonico tetto sardo, si direbbe che Cupido (o un taroccato sostituto) sia l'invitato d'ufficio. Diciannove camere, una quarantina di posti letto, cene e feste puntualmente documentate dai flash. In due parole, il regno delle squinzie e di chi le vuole. «Sarà un'estate caldissima» annuncia Lele Mora «punto su Linda Santaguida, una delle schedine di Quelli che... il calcio, su Francesco Arca di Uomini e donne, su Costantino. Manuela Arcuri ed Eleonora Pedron girano un film, Estate Costa Smeralda 2005 di Jerry Calà».


I bene informati dicono che dalla scuderia di Mora spunteranno alcuni volti da copertina in versione fresche fidanzate o amanti di mariti famosi, Francisca Estevez ed Elisa Bagordo (un nome, un programma). Voci.
Anche Corona annuncia come si sta attrezzando per i mesi estivi: «Ho preso tre persone in più, lavoreremo anche il sabato e la domenica. Mando sette fotografi in Sardegna, due a Formentera, tre a Capri e Milano Marittima, uno a Portofino, Argentario, Ponza, Eolie». Avvertiti vip e squinzie. Chi veleggia da quelle parti ha l'approdo assicurato sui giornali di gossip.

«Ho sempre detto ai miei artisti di stare alla larga dai posti noti e di non parlare del privato» ricorda Beppe Caschetto, agente di Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e altri «anche perché non conviene: i nomi da gossip sono quelli dei reality o da seconda fila, spesso con poco talento».

Gli Effimeri, i Ripescati («L'isola dei famosi», «La fattoria»), le Squinzie e come dice sempre quella malalingua sagace di D'Agostino, le «Arrampicaz..». «Queste mirano alle copertine e al matrimonio. Il loro motto è "godi e parla".Ti stai ancora rivestendo e loro pensano a chi dire: "Ce l'ha piccolo, come amante è un fallimento...". Il terrore corre sul filo delle mutande. Oggi, gli unici a permettersi sesso libero sono i signor nessuno. Meglio essere impiegato che calciatore».
Sarà dunque per evitare una magra sui giornali che le star americane (Hugh Grant, Jack Nicholson & C.) si affidano alle prostitute, esperte, anonime e quasi sempre omertose? Forse. L'Italietta, sculettatrici e sportivoni, si direbbe più ingenua.

Umberto Brindani, direttore di Gente, il settimanale che ha pubblicato l'affaire Totti-Vento, racconta: «Non facciamo solo gossip, puntiamo molto sull'attualità, anche politica. Ma l'attaccante della Roma è un personaggio di rilievo mondiale e uno dei due protagonisti della storia era disposto a parlare. Abbiamo registrato l'intervista, fotografato Flavia Vento che alla fine non se l'è sentita di firmare la trascrizione di quanto detto. Così ho raccontato come nasce e muore una notizia rosa. Nella registrazione abbiamo dettagli dieci volte più circostanziati... Ho impaginato il pezzo perché mi ha dato fastidio ricevere pressioni per sospenderne la pubblicazione. Mi sono sentito minacciato e ricattato».

Sull'onda della prima copertina ne sono arrivate altre due, una di Chi con la smentita di Flavia Vento e una seconda di Gente con un'intervista a Ilary Blasi che rassicura: «Tutto bene».
Tutto bene mica tanto, perché gli italiani si meritano «l'estate squinzia» in arrivo, la stagione delle notizie rosa taroccate, la Falsopoli, volgare lato sensu, finta come le borse di Hermès vendute dai vu' cumprà. Che nessuno alzi il dito bacchettone, inorridito dall'Italia di veline, calciatori e gossip. È quanto ci meritiamo, è il precipitato dell'Homo videns, il teleconsumatore individuato in molti scritti da Giovanni Sartori, che ha spodestato l'Homo sapiens. Con angolature differenti, docenti, intellettuali, critici tv, esperti interpellati da Panorama (i pareri in queste pagine) si sono infatti trovati d'accordo nell'assolvere Effimeri, Ripescati, Squinzie e nel condannare il sistema che li ha partoriti.

Aldo Grasso, critico tv: «Il dietrolequinte è più importante di ciò che succede davanti alle quinte. Siamo l'unico Paese che ha trasmissioni di calcio con squinzia incorporata perché si pensa che questo voglia il pubblico. C'è di peggio: la squinzia è un modello per molte ragazzine, passate dai reality, da Amici, Al posto tuo...».

Stefano Zecchi, filosofo e neoassessore alla Cultura di Milano: «La tv come la società non premia la professionalità. Così inizia la corruzione. La società laica è immorale, perché non ha principi guida, non ha valori da passare». Peppino Ortoleva, docente di storia dei mezzi di comunicazione: «Non chiamiamolo gossip, è ipocrita, è un modo per nobilitare il puro pettegolezzo. Si sparla di chi si invidia, si gode nel vedere che il calciatore miliardario ha dei guai. Se l'Italia è diventata pettegola è perché i personaggi della tv sono fra i pochi argomenti in comune, condivisibili, trasversali, interclassisti. La tv produce personaggi di serie B, per la natura del mezzo. Nessuno si sente inferiore a Fabrizio Frizzi...».

Carlo Freccero, intellettuale del piccolo schermo: «I giornali si sono sempre più televisivizzati, questo esercito di sciacquette e belloni non ha altro da vendere che il proprio privato, vero o falso che sia». Valentina D'Urso, docente di psicologia e autrice di molti libri: «I casi Lecciso, Costantino-Alessandra, Ventura ci obbligano a confrontarci sulle regole etiche-estetiche, a dire cosa va bene e cosa no. Commentando la copertina-scandalo, mostro la mia identità e la mia ideologia». Fabio Visca, intellettuale ed esperto di cuore: «Le squinzie sono le donne della "generazione porno" dove tutto è lecito, nulla scandalizza più: ragazze che si vantano di essere disinibite, chiassose nel vestire, mascolinizzate negli atteggiamenti, aggressive, predatrici».

Geronimo La Russa, figlio di Ignazio, finì sui giornali di gossip per aver fatto salire in casa sua Flavia Vento: «Lo ammetto, sono caduto in un'imboscata. Ci presentò un comune amico, la invitai a casa mia senza malizia. Da allora sto lontano da veline e simili». Alessia Fabiani difende la categoria delle squinzie nella quale è stata rubricata dopo le rivelazioni sulla sua presunta love story con Bettarini: «Non mi piace essere chiamata squinzia o sgallettata: non c'è stata nessuna fabbricazione della notizia».

Un tempo c'era il «divano del produttore» dove aspiranti attrici si concedevano per essere scritturate, oggi c'è la «panchina del calciatore» con convocazione di fotografi o intervista a seguire. Dino Risi, mitico regista di Il sorpasso, I mostri e tanti film di satira sociale, che ha più volte ammesso di aver girato un film per portarsi a letto l'attrice protagonista, taglia corto: «Ai miei tempi c'erano pochi divani e da lì dovevi passare per entrare nel dorato mondo del cinema. Oggi ci sono tante panchine, dei calciatori e dei direttori tv, di autori, giornalisti. Veline, modelle, letterine... Sono tutte cretinate immense! È un mondo di imbecilli. Questi sì che sono Mostri».
 
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view post Posted on 2/9/2005, 10:32
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o mamma qui c'e' da rabbrividire!!! ma chi e' quest'uomo??
 
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