Lele Mora, ovvero la genesi delle coppie mediatiche

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EffeCi
view post Posted on 31/8/2005, 20:26 by: EffeCi




Da braviblog.splinder.com

Lele Mora: tutto previsto

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Nella Repubblica delle Veline c'è un personaggio sconosciuto ai più, ma più potente di Maurizio Costanzo. Si chiama Lele Mora, è gay, vive in una mansarda spaziale (tre appartamenti in uno) con il nulla fatto persona, Costantino Vitagliano, l'uomo che ha guadagnato - dice, ma c'è da crederci - otto miliardi di lire da quando lo invitano in discoteca. Segno dei tempi. Mora fa l'agente dello spettacolo, quindi non fa un cazzo. E' potentissimo in televisione. Va forte soprattutto sulle reti Mediaset, dove impone ai capo-struttura vagonate dei suoi "protetti". Si va da tutti i ragazzi del "Grande fratello" (inesauribile serbatoio di volgarità vacua) a Simona Ventura, che dice di valere dieci miliardi l'anno dei quali s'intasca il 20%. Due miliardi. Tutta salute. Una domanda: chissà chi sarà il suggeritore di Simona Ventura nella scelta dei suoi ospiti? Poi ancora da Luisa Corna a Loredana Bertè, da Elenoire Casalegno (che l'ha trombato preferendogli un altro grande della storia, l'agente Franchino) ad Anna Falchi che l'ha liquidato con un fax di due righe da una beauty farm di Roma. Per un po' d'anni ha fatto le percentuali degli incassi di Valeria Marini alla quale, recentemente, gli ha dovuto dire di no perché troppo impegnativa. Ha praticamente monopolizzato quasi tutti i partecipanti ai Reality-show. Altro orribile segno dei tempi e altri scippi di dignità, giustizia e pensiero. I fine settimana li passa con Julia Roberts, Ridley Scott, i figli di Gheddafi, Bruce Willis e chiunque altro capiti a tiro dalle sue parti, perché è sempre tempo per creare nuove cazzate. E così che va nella Bandana Republic più anomala del mondo governata, non a caso, da un tizio un po' sopra le righe quando non ha il raffreddore, basso ma tosto, anzi pressurizzato se non compresso, che ha tre tv nazionali e interessi da tutte le parti. Torniamo ai vari Richelieu dello spettacolo (oltre Lele Mora è bene ricordare anche i potenti Presta, Baschetto, Franchino, considerati dietro le quinte allo stesso pari dei padri della nostra costituzione sempre più frantumata dal tipo basso e tosto di poco fa) che hanno imposto il vento che cammina ai programmi d'intrattenimento, infestando la tv con personaggi del calibro di Rocco oppure Ana Laura Ribas, la brasiliana tutta tette-culo-tette ed etti di silicone sparsi che filosofeggiava nella seconda incredibile edizione "Isola dei famosi". E' bene sapere che nella prima edizione 10 personaggi su 12 erano sotto le grinfie di Lele Mora. Nella seconda, invece, ne aveva solo 8 sempre su 12. Altro segno magmatico dei nostri tempi. Solo nel polpettone domenicale di Costanzo, "Buona domenica", il 50% degli ospiti sono o sono stati sotto le percentuali dell'agente più potente d'Italia. E' anche inventore di scandali, anzi di casini veri e propri come quello Gori-Ventura-Bettarini-Parodi, dai quali trae enormi quantità industriali di euro. Specialista nell'organizzare feste come quelle al Pineta di Milano Marittima, dove ha "creato" la coppia Vieri-Canalis e tante altre all'Hollywood. Per lui le feste sono "il" business e per questo è molto impegnato nel non fare un cazzo. L'ultimo suo compleanno l'ha passato al nuovo ristorante del marito di Sabrina Ferilli. C'erano tutti. In totale 600 persone. Di se, Lele Mora, dice di essere una persona riservata e timida. E i fatti, infatti, lo dimostrano. Non ha mai nascosto di essere stato in carcere e non perde occasione per dire che la vicenda legale si è conclusa nel migliore dei modi. Si trattava di un problema di cocaina e di mezzo c'erano dei bei naselli come Maradona, Caniggia, Patty Pravo. "Non ho mai fatto uso di coca e sono contrario" gridava ai giornali "ho cacciato via degli artisti che ho scoperto fare uso di cocaina e non li ho più voluti. Poi mi danno del tossicomane a me che non ho mai pippato" sostiene Lele. Politicamente tende a destra, ma solo perché c'è un governo di destra, altrimenti chissà dove penderebbe e non è una battuta del cazzo. Ha detto: "La Russa e Daniela Santanché sono simpatici, Berlusconi è un grande imprenditore che è diventato uno statista. Amavo molto Craxi, un grande uomo. Sono stato spesso ad Arcore a trattare i contratti dei miei artisti. Era una cosa meravigliosa. Berlusconi t'incanta quando parla. È una persona di una carineria introvabile, un uomo molto intelligente...". Signori, per scriverla in breve, nulla di nuovo sul fronte occidentale. Tutto previsto. Almeno da tre grandi intellettuali di questo secolo: Pier Paolo Pasolini con i suoi "Scritti corsari" dove preconizzava la mancanza d'identità e di rispetto già all'inizio degli anni '70. Poi "La società dello spettacolo" del filosofo Guy Debord dove aveva previsto un predominio televisivo basato sempre di più sullo spettacolo e per finire Max Weber, di cui parlava di una forma spietata di "edonismo senza cuore". E' la metamorfosi neo-capitalistica in attività ruggente dei professionisti del nulla.
domenica, 21 agosto 2005

Matteo Tassinari


Ma è da consigliare un manager simile? huh.gif
 
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63 replies since 18/7/2005, 20:53   20983 views
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