Mediaset vs. Rai e tutto quel che segue...

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EffeCi
icon4  view post Posted on 10/9/2005, 22:44




Enrico Mentana ha cominciato la sua nuova trasmissione di "approfondimento giornalistico" in diretta su Canale 5 ed è già polemica. tongue.gif

Riporto, da Dagospia:

MATRIX-CIANA – LE EMORROIDI BRUCIANO E FELTRIX COLPISCE ANCORA: “NON HA IL SENSO NÉ I TEMPI DEL TALK SHOW. PRIMA O POI, I NUMERI CONDANNERANNO IL MENTANA A PRENDERE ATTO DELLA PROPRIA MEDIOCRITÀ - PIERTIRCHIO E IL MISTERO DELLA RANGER OVER…

1 – PIERTIRCHIO, SGANCIA LA RANGE ROVER
Antonio Dipollina per www.repubblica.it (blog)

Non so se qualcuno stia seguendo (per esempio su Dagospia, dove i passaggi sono riportati per intero) la strepitosa querelle tra Enrico Mentana e Vittorio Feltri, direttore di Libero, che ha organizzato in questi giorni una tremenda mazzolatura ai danni del primo. Tra insulti, accuse di servilismo, controaccuse, emorroidi, emicranie e così via, va rilevato che negli ambienti in realtà si commenta e si cerca di decifrare soprattutto una frase scritta questa mattina da Feltri sul suo giornale. Ed è la seguente: "Segno che il Cavaliere e suo figlio Piersilvio (che saluto, e gli ricordo la Range Rover)...".

Nessuno finora, a quanto sembra, ha scoperto che diavolo c'entri la Range Rover. Ma ormai, nel dubbio, gira una proposta che potrebbe prendere piede: d'ora in poi tutte le volte che qualcuno scriverà pubblicamente di Piersilvio, aggiungerà una parentesi a proprio piacimento, del tipo: (che saluto, e gli ricordo la Porsche Cayenne), oppure (che saluto, e gli ricordo il Magritte). E poi si attendono gli sviluppi.

2 - LOBBY O NON LOBBY, IL MENTANA CONDUTTORE HA CHIUSO
Vittorio Feltri per Finanza&Mercati

Quella di Mentana è una storiaccia. Ha detto di essere stato licenziato da Silvio Berlusconi, e non è vero; è stato promosso direttore editoriale di Mediaset - settore giornalistico - e ha continuato a percepire lo stipendione; è stato incaricato di curare Matrix, programma di informazione, e l’ha realizzato. Peccato che il programma sia brutto, proprio brutto e, quindi, vada male (e magari andrà peggio). La prima puntata ha avuto uno share alto, in assoluto: 24 per cento. Però bisogna tener conto del battage mediatico di cui si è giovato Enrico: copertine e giornalate (quando non interi giornali) che annunciavano con squilli di tromba il suo esordio in qualità di conduttore, quasi fosse un evento storico.

In realtà la trasmissione ha avuto tre picchi in coincidenza con la messa in onda di altrettanti filmati in puro stile Iene; per il resto, un disastro. La media, avendo cavalcato tali picchi, non è stata pessima. Malissimo invece è andata la seconda puntata, scesa dal 24 al 19 e rotti. Matrix non è carne né pesce, né spettacolo né informazione. Al massimo è cazzeggio. E noia. Non dà una notizia. Non una rivelazione. E la trasmissione sembra non finire mai, da tanto annoia. Sbaglia gli argomenti e gli ospiti. In compenso imperversa.

Mentana è stato un buon direttore di tigì ma non sa organizzare altro. Si impone con la voce alterata; non sa intervistare, è impaziente e invadente. Non ha il senso né i tempi del talk show politico. Quanto all’audience, bisogna notare come in questo momento non c’è Vespa con Porta a Porta a insidiare il nostro Mitraglia: prevedo che da lunedì prossimo saranno dolori. Perché Bruno, piaccia o no, è un professionista nel suo genere. Mentana viceversa si è improvvisato e si vede a chilometri di distanza. In ogni caso, improvvisato o no, per adesso tutti (tranne il nostro Libero, Il Tempo e il vostro coraggioso Finanza & Mercati) lo incensano. Come mai? Perché gli amici degli amici hanno il loro peso. Tanto che persino Aldo Grasso, sul Corriere, lo ha risparmiato.

Fino a quando andrà avanti questa situazione ridicola? Prima o poi, credo comunque molto presto, i numeri condanneranno il nostro Mentana a prendere atto della propria mediocrità. E non sarà una lobby a salvarlo, né quella degli amici degli amici né quella dei colleghi amici o degli amici colleghi. Separare i fatti dalle opinioni è difficile, separarli dalle cifre è impossibile. Per questo l’Enrico Mentana conduttore ha chiuso, anzi, non ha mai aperto.

Dagospia 09 Settembre 2005
 
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EffeCi
view post Posted on 10/9/2005, 22:46




Riporto, dal blog di Platinette:

MENTANA: LA BATTAGLIA

Come avvio di settimana lavorativa non c'è male: volevo casino e casino ho avuto, l'ultima della serie è la "questione Mentana"; lo intervisto,dopo la prima puntata di Matrix, garrula e ciarliera come sempre, ma per "l'imperdonabile errore" di avergli sottoposto il titolo dell'Apertura di Libero, mi fa a fette,nervosetto come mai...Risultato? la questione è aperta e Feltri va avanti,oggi pubblica alcune mie dichiarazioni e DagoSpia (stamattina mi telefona l'irraggiungibile Dago e,non c'entra niente, ma rido mezzora perchè "...sai che dovresti da fa? L'imitazione de a Ventura,solo che er programma lo chiami Quelli che 'r cazz...(beh, un genio del basso come nessuno...) mette on line ciò che segue:

- LETTERA DI PAOLO LIGUORI A LIBERO
Caro Vittorio Feltri ieri mattina, dopo aver letto Libero, ho fatto un salto. E non sono un tipo facilmente impressionabile. L'attacco a Mentana mi è sembrato troppo forte, esagerato, perfino violento. Mi sono chiesto: che ti ha fatto di personale? Perché soltanto un insulto grave giustifica una “ripassata” come quella dedicata ad Enrico, dopo l'unica puntata di Matrix andata in onda. Ti conosco abbastanza e so che ti piace ragionare a partire da posizioni chiare. Va bene.

Tutti i giornali dell'establishment hanno celebrato Matrix e il suo autore, ancora prima di vedere un fotogramma, capisco che a te prudevano le mani, copertina dopo copertina. Non ti piacciono le beatificazioni scontate, ti fanno venire l'itterizia. Fin qui, riconosco Vittorio Feltri e so che si siederà apposta sempre ben distante da Enrico Mentana. Libero te, Libero il giornale.

Ma la “caduta del piccolo Dio” che c'entra? Quando e come si sarebbe verificata? Perché la prima puntata di Matrix ha raccolto il 24 per cento di share, ti sembra una caduta? Non voglio annoiarti con le cifre, cerco di scrivere come parlo e come mangio. Il 24 per cento è un telespettatore su quattro. È tantissimo. Per fare un esempio, Vespa raccoglie, quando fa il 20, uno spettatore su cinque. Altri, i comici, il grande intrattenimento, inchiodano uno spettatore su tre. Solo Celentano, Sanremo e la Nazionale ai Mondiali ipnotizzano uno spettatore su due.

Ma il 24 per cento è un privilegio che il pubblico riserva a Bonolis, alla Ventura, a pochi altri. E sono tutti collaudati professionisti dell'one man show. Enrico Mentana è entrato tra questi a gonfie vele, al primo colpo. Tu spieghi e argomenti tutti i difetti della trasmissione. Hai ragione su molti particolari. Ma proprio i difetti esaltano il principale risultato, che a me è apparso evidente fin dalle prime battute: tutto quel pubblico si era radunato per rivedere Enrico Mentana in tv. Da solo, cresciuto in immagine e responsabilità, alla prova di un contenitore diverso dal telegiornale che gli italiani gli riconoscono di saper fare bene da oltre un quarto di secolo, se aggiungi gli anni della Rai a quelli di Mediaset. Senza reti e protezioni garantite dalla professionalità di una redazione, dalla forza di un traino. Ci sono aspetti della televisione che non si riescono a spiegare del tutto nemmeno dopo cinquant'anni. Perché una faccia “passa” e un'altra no? Perché un personaggio sconosciuto ottiene consensi impensabili e un cervellone o una bellona scorrono come due gocce d'acqua? Non te lo so spiegare davvero.

Sono sicuro istintivamente che l'esordio di Enrico Mentana nella nuova veste segna un inizio importante. Avrebbe potuto chiamare il programma Enrico Mentana Show, avrebbe fatto lo stesso risultato. È sembrato lui il più forte dei contenuti. Il pubblico voleva rivederlo e non si è affatto annoiato. Nessuna frase clamorosa di Tremonti o Bersani lo avrebbe soddisfatto più dei riccioli o dei sorrisi di Enrico. Nessuno ha osato criticare l'emozione che lo faceva dondolare, o la moglie seduta a sostenerlo in prima fila. Altro che caduta.

Il 5 settembre 2005, secondo me Mentana ha preso il testimone ideale da Maurizio Costanzo ed ha riempito un vuoto di Canale 5. Che a te e a molti altri non piaccia, è legittimo. Anzi, Bruno Vespa ci conta, perché non ha affatto l'intenzione di chiudere bottega. Ma qui siamo in presenza di un evento televisivo che non può essere liquidato con i difetti di una trasmissione. Che poi non erano soltanto difetti, perché nella confusione e nell'eccesso si sono viste ottime idee nuove da parte di tutto lo staff che a me fanno intravedere un futuro dell'informazione televisiva più ricco e divertente.

Ma veniamo al punto centrale del tuo ragionamento, il rospo che ti sta di più sullo stomaco: Mentana è un “paraculo”, fa finta di essere cacciato da Berlusconi e invece sguazza su Canale 5 e nei denari del Cavaliere. Se la vedi così, non ho argomenti per contraddirti. Ma prova a spostare il punto di osservazione. L'ambiguità del rapporto tra Mentana e Berlusconi è stata sempre la forza di entrambi. Difficilissima da gestire per quindici anni senza rotture. Senza finzioni, Enrico ci ha costruito la credibilità sua e del suo telegiornale, Silvio ha giustamente sbandierato la libertà delle sue televisioni. Ed è ancora così: Mentana ritorna, forte anche di un pubblico che lo ritiene “irregolare”, ma in altri tempi avrebbe seguito soltanto Santoro e Piersilvio Berlusconi, oggi timoniere al posto del padre, ne segue l'insegnamento, affidando la trasmissione di punta al giornalista più famoso, diventato tale grazie a Mediaset. Un patrimonio del genere non si spreca per capriccio o puntiglio. E lo stesso Mentana, su questo punto, non ha mai fatto giochini: ha sempre detto, in pubblico e in privato, che deve il suo successo alla libertà che ha avuto su Canale 5.
Basta così. Scrivo senza aver visto la seconda puntata di Matrix. Da amico in disaccordo, aspetterò che i fatti diano il giusto peso alle nostre impressioni.


2 - LA RISPOSTA DI VITTORIO FELTRI
Caro Paolo Liguori, non mi sembrava il caso di fare un salto dopo aver letto il mio articolo su Matrix. Ho espresso la mia argomentata opinione non solo sul programma, ma anche e soprattutto sul comportamento di Mentana. Il quale come è apparso in video ha raccontato una balla: sono stato licenziato da Berlusconi. Licenziato ha un significato preciso: mandato via, buttato fuori dall’azienda. Enrico invece fu semplicemente sollevato dall’incarico di dirigere il tigìcinque e promosso direttore editoriale; per essere schietti, lo stipendio non gli è mai venuto a mancare. D’altronde se fosse stato licenziato ora non sarebbe lì a menare il torrone a Matrix. Segno che il Cavaliere e suo figlio Piersilvio (che saluto, e gli ricordo la Range Rover) non sono poi così maledetti. O sbaglio? Eventualmente correggimi. Ma su questo punto costato che sorvoli. Amen.

Con Mentana non ho nulla, nessun fatto personale e mi stupisco tu possa pensare il contrario. L’ho criticato perché lo meritava, a mio (trascurabile) giudizio. Spero sia ancora lecito esercitare il diritto di critica. Mi rendo conto di essere una pecora nera; succede sempre più raramente che qualcuno manifesti il proprio parere, in particolare se negativo, a prescindere dalle convenienze, dagli umori e dai malumori. Io lo faccio e lo farò finché mi sarà consentito dal giornale per il quale lavoro. Già, mi piace così. E ho il conforto dei lettori di Libero, più che bastevole.

Dici: il nostro titolo, “La caduta del piccolo dio” non c’entra. C’entra, eccome. È o non è una caduta, quantomeno di stile, sputare in faccia all’editore che ti ha fatto salire e ti mantiene nel regno dei cieli? Le cadute, piuttosto, sono parecchie. Almeno altre tre e coincidono con i picchi di ascolto. Matrix si è iniziata con 6,8 milioni di spettatori ereditati dalla trasmissione precedente (e qui replico anche a Paolo Calvani, direttore della comunicazione Mediaset) e subito dopo il pubblico si è dimezzato o quasi. Ti sembra un successo?

Da notare che Mentana ha goduto (grazie alla lobby giornalistico-industriale-finanziaria che regge le sorti della stampa italiota) di un appoggio incredibile dei mass media: copertine su copertine che hanno accresciuto l’attesa per il suo ritorno davanti alle telecamere. Nonostante ciò, nonostante l’assenza di concorrenza, Enrico è andato giù. Matrix, sostenevo, ha avuto tre picchi: quando sono andati in onda il matrimonio di Ricucci, i vucumprà fasulli sulla spiaggia di Capalbio, le interviste davanti alla sede del Corriere della Sera. In tutti e tre i casi, Mentana non era in video. In altre parole, la sua assenza momentanea dal teleschermo ha fatto impazzire gli ascolti. La bravura del conduttore è dunque consistita nel fatto che egli si è tolto di mezzo per un po’. Ma anche su questo dato interessante tu sorvoli. Perché?

È vero. Ho scritto che il programma è di una noia mortale. Lo è per chi da esso si attendeva una informazione nuova. Il problema è che Matrix non solo non ha dato informazione nuova ma neppure informazione. Mentana ha cazzeggiato. E se il cazzeggio si sostituisce alle notizie e alla politica, il cittadino è escluso dalla democrazia. Perché non sa. E chi non sa, non è consapevole dei fatti, quindi li subisce.
Da anni si grida al regime. Siamo arrivati al regime del cazzeggio. E tu lo confermi affermando: “... Nessuna frase clamorosa di Tremonti o Bersani avrebbe soddisfatto (il pubblico) più dei riccioli o dei sorrisi di Enrico”. Caro Paolo, qui sei caduto anche tu. Cosa vuoi che m’importi dei riccioli e dei sorrisi di Mentana? È un argomento serio quello dei boccoli del putto?

Voi di Mediaset non dovete eccitarvi per il 24 di share. Sugli altri canali non c’era una offerta allettante, né c’era Porta a Porta a disturbare il putto. Al quale putto ho riconosciuto lealmente di essere stato un grande direttore di tigì. Ma se uno è grande portiere non è detto sia anche un grande centravanti. Mentana è un portiere. Vada a parare in un’altra tivù, magari più piccola, diciamo rionale, così vedremo se sarà capace di trasformarla in qualcosa di maggiori dimensioni. Nossignori. Lui preferisce mettere le radici a Mediaset dove scorre il grano, si può insultare il padrone e sono comunque garantite basi d’ascolto non indifferenti. Inoltre ho precisato che se a Matrix saranno tolti i difetti denunciati, potrà diventare un programma accettabile. Finché i difetti permarranno saremo costretti a segnalarli. È legittimo?

Non ho scritto che Mentana è un paraculo. Rileggi il mio articolo di ieri. Di culi s’intende di più lui, Enrico, il quale, intervistato da Platinette, ha profittato per ribattere a me in un modo che ne rivela il gusto e la personalità. Ha detto che non legge il mio giornale perché è piccino. Effettivamente è piccino, anche se non quanto lui. È andato più in là, il povero Chicco pieno di boria e di volgarità e di rabbia. Ha rivelato a Platinette e al suo pubblico che io scrivo certe cose perché ho le emorroidi. Questi sono gli argomenti di Mentana.
Per scendere un attimo al suo livello di trivialità e stupidità, posso solo aggiungere che lui con ogni probabilità non soffre di emorroidi, altrimenti avrebbe l’emicrania.

 
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EffeCi
view post Posted on 10/9/2005, 23:00




Sempre dal blog di Platinette, una lettera di Pippo Baudo:

Cara Platinette,
rispondo alla sua lettera, garbata e ironica. Sarò breve perché sono davvero affaccendato per allestire Domenica in, mentre so che voi siete, come sempre, già allenati e pronti a partire.
Conosco Maurizio Costanzo fin dagli inizi della mia attività, e fu proprio lui a farmi la prima intervista per un settimanale femminile, “Grazia”.
Televisivamente parlando, tra il sottoscritto e Maurizio Costanzo, c’e sempre stata competizione senza trascurare qualche colpo basso e frecciate avvelenate.
Recentemente Costanzo sul Messaggero ha parlato di televisione sostenendo che, purtroppo, siamo arrivati con certi personaggi a livelli trash, augurandosi ancora un abbassamento della qualità perché solo dal fondo si risale. Sinceramente sono rimasto sorpreso perché, seguendo Buona Domenica, ho notato che non tutti i partecipanti erano allievi dell’Accademia dei Lincei e che, spesso, la qualità lasciava a desiderare.
In quanto a lei, Platinette, la invito sinceramente a non preoccuparsi: non ha bisogno di don Benzi per essere recuperato, anche se, quando l’ascolto con interesse su Radio DeeJay, stento a riconoscere il Platinette della domenica in tv.
Buon lavoro

Pippo Baudo

 
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EffeCi
view post Posted on 10/9/2005, 23:08




Dal quotidiano Libero, di Vittorio Feltri, edizione del 10 settembre 2005:

Mentana in tilt, salta Matrix
di MARCO GORRA
IMBARAZZO A CANALE 5

Canale Cinque, una manciata di minuti prima delle undici di ieri sera. La scritta bianca scorre sopra le immagini del film: «A causa del protrarsi dei programmi precedenti» recita, «l'appuntamento con Matrix è per lunedì 12 alle 23 e 20». Mentana non va in onda, se ne riparla la settimana prossima. Ad appena due puntate dal debutto, il programma di informazione dell'ex direttore del Tg5 subisce la sua prima, sorprendente battuta d'arresto. Sorprendente perché, fino a ieri sera, di intoppi o problemi non si erano avute avvisaglie. Il promo di Matrix era regolarmente andato in onda in coda al telegiornale di Carlo Rossella, idem per gli spot pubblicitari. Poi, nel bel mezzo del film di prima serata, la scritta bianca in sovraimpressione, i programmi precedenti che si protraggono e l'appuntamento che slitta. Il primo forfait di Enrico Mentana, sebbene, più che di forfait, sarebbe forse meglio parlare di "gran rifiuto". Anche se nella versione ufficiale, diffusa in tarda serata dalle agenzie, lo stesso Mentana parla di «decisione presa in perfetta sintonia con i vertici dell'azienda» e di «scelta motivata principalmente dal rispetto per i telespettatori».
 
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Jøey
view post Posted on 11/9/2005, 00:30




Innanzitutto... W il fairplay e l'eleganza che in questi scambi per interposta persona e mezzo di comunicazione devo dire abbondano sleep.gif
Poi... premesso che Mentana mi è sempre piaciucchiato e che a volte vorrei strozzare Feltri... stavolta, nel suo giudizio sul programma quanto meno, ha ragione. E' un programma di "approfondimento giornalistico"... ma... ahem... l'approfondimento non c'è mica tanto w00t.gif In verità, l'accusa di cazzeggio in gran parte è vera rolleyes.gif
Sulla vicenda dell'addio di Mentana al TG5 e relative accuse al Berlusca, devo dire che dopo un iniziale interesse ho perso il filo e gli sviluppi della storia e non posso giudicare unsure.gif

CITAZIONE
d'ora in poi tutte le volte che qualcuno scriverà pubblicamente di Piersilvio, aggiungerà una parentesi a proprio piacimento, del tipo: (che saluto, e gli ricordo la Porsche Cayenne), oppure (che saluto, e gli ricordo il Magritte). E poi si attendono gli sviluppi


Tentar non nuoce shifty.gif

Spero che Pirsilvio (che saluto, e gli ricordo il coast-to-coast negli USA) tenga conto di noi malati di telefilm per le future acquisizioni di diritti e per il palinsesto di Canale5 e Italia1

 
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EffeCi
view post Posted on 11/9/2005, 00:56




Joey, ho seguito abbastanza le due puntate di Matrix e mi è sembrato un programma pretenzioso e senza un'idea originale: ha copiato tutto il copiabile dai vari Porta a porta, Ballarò e dalle trasmissioni di Santoro o da quelle di Gad Lerner e di Ferrara. Ha preso anche il sondaggista Piepoli, per imitare il Manneimer di Vespa. La scenografia è opprimente, il Mentana è visibilmente in ansia da prestazione e ne esce una conduzione nervosa, incurante del fatto che il grande pubblico non conosce i termini tecnici e i segreti delle stanze politiche o il gergo dei giornalisti, per cui nella puntata su Fazio non si è capito un tubo di quello che dicevano e la noia è stata totale. La puntata sull'Islam ha fatto acqua da tutti i punti di vista, non aveva né capo, né coda... non ha chiarito niente, non ha fatto pensare, ha solo messo a confronto la puzza sotto il naso di Lilli Gruber (ma chi si crede di essere, solo perché faceva i servizi dall'Iraq con il foulard? blink.gif spocchiosa e labbruta come non mai!! sick.gif ) che ora pensa di sapere tutto sui musulmani e la faccia schifata del leghista. I servizi affidati a Terruzzi e alla Iena sono degni di Lucignolo e rendono anche la materia più scottante una parodietta da Italia Uno. Allora perché non mandare anche Staffelli e Patrick? Almeno se famo du' risate.
 
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Jøey
view post Posted on 11/9/2005, 01:11




Frrr condivido tutto... Magari Mentana potrà correggere il tiro della sua conduzione (l'agitazione all'esordio vale per tutti), ma ci sono lacune proprio nella struttura del programma che fanno facilmente scadere tutto nel banale. Se resta così, tra la parodia di Matrix e il leccacu*ismo di Vespa... opterò per andare a dormire sleep.gif

P.S. però la scenografia tanto schifida non è...
 
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EffeCi
view post Posted on 11/9/2005, 01:20




Diciamo che a me quelli che chiedono al pubblico: "Vi è piaciuta?", come ha fatto Mentana alla fine della prima puntata, fanno venire in mente il maschio insicuro che chiede alla femmina la stessa cosa al termine di un amplesso ansiogeno. "Ti è piaciuto, ciccina?" w00t.gif w00t.gif w00t.gif
E' una mania di Canale 5: Costanzo non manca mai di fare il cappello sull'Auditel all'inizio della sua Buona Domenica e Greggio, fino ad un anno fa, saltellava sulla sedia inneggiando ai record di ascolto e ringraziando il pubblico... poi ci sono i mezzibusti notturni del TG5 che salutano dicendo: "Buona notte e a domani, se vorrete". Che tv stucchevole. dry.gif
 
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*Lola*
view post Posted on 11/9/2005, 08:58




a copiare Porta a Porta ci vuole coraggio..... sick.gif

Edited by *Lola* - 11/9/2005, 09:58
 
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EffeCi
view post Posted on 12/9/2005, 01:20




MAI DIRE TV - TRA RICCI E CHICCO, PIERSILVIO HA SCELTO LA CASSA - SARMI IN FUGA – MENTANA E PARENTI, DUE GALLI IN UN POLLAIO - BONOLIS SFORA PER LA SECONDA VOLTA E ROSSELLA S’INCAZZA - L’AMMAZZA-MATRIX CON RUTELLI E FERILLI - MINOLI? FORZA MENTANA!...

1 – TRA RICCI E CHICCO, PIERSILVIO HA SCELTO LA CASSA
Siamo sicuri che «Non c'è da fare alcuna dietrologia» - come ha dichiarato Chicco - a proposito della disdetta della terza puntata di Matrix? Quello che è certo è che non c’è stata la volontà da parte di Piersilvio di arginare la volontà di potenza di Antonio Ricci. Papere e capitomboli, venerdì sera, potevano essere benissimo sfumate dal direttore di Canale5 Giovanni Modina – visto che a seguire andava in onda un film con Sean Connery extra-long. Risultato: Ricci ha portato a casa il malloppone dell’access time (32,1% contro 26,5% der Pupo) danneggiando però un programma che ha i suoi costi.

Ma tra Ricci e Mentana, la scelta era facile per il Biscione: “Paperissima Sprint” occupa la fascia di maggior redditività pubblicitaria (20,30/21,30) nonché trampolino per la prima serata; e basta ripercorrere cosa è successo nei mesi passati per recuperare Bonolis per capire la decisione di lasciar libero il babbo del Gabibbo di smalloppare fino alle 21,26, quasi mezz’ora di sforamento. (Aveva ragione Costanzo quando ammetteva, chiudendo con due anni di ritardo lo show del teatro Parioli, che la seconda serata non esiste più, inghiottita dall’access time).

2 – SARMI IN FUGA – MENTANA E PARENTI, DUE GALLI IN UN POLLAIO
Riguardo al tema portante della puntata disdetta di Matrix, le raccomandazioni di politici alle Poste Italiane per fare assumere qualche disgraziato a mille euro al mese (opera buona e giusta), tratte da un’inchiesta depressiva dell’Espresso, qualcosa c’è da raccontare. A parte il lato ridicolo e autobiografico del tema scelto (alzi la manina chi non è stato “segnalato” della redazione del Tg5, zeppa com’è di “figli di”), era prevista la presenza in studio del capataz delle Poste. Alle 21 e 30 una telefonata di disdetta di Sarmi coglie Mentana sulla via del ritorno da Porto Santo Stefano, dove aveva intervistato Piero Fassino alla festa della Margherita. Ricerca affannosa per riempire la poltrona vuota: è venerdì sera e l’unico sostituto che si trova è un giornalista: il vispo Augusto Minzolini de La Stampa. Tra gli altri ospiti, era in scaletta Pierluigi Celli, ex direttore generale della Rai, oggi direttore della Luiss, l’università della Confindustria, nonché compagno di vacanze montagnarde di Mentana e signora.

Sul rifiuto di Sarmi ci sono varie versioni, tra le quali quella che racconta di una agitata telefonata all’amico Berlusconi per lamentarsi della scelta di Matrix. Intanto, il Tg5 delle 20 di Carlito Rossella, condotto dalla Buonamici, ben si guarda, nel lanciare la trasmissione del Chicco, di aggiungere alla parola raccomandazioni anche Poste Italiane. Insomma, ben venga lo sforamento di Ricci e il pippone interminabile di Sean Connery. Ma la puntata, precisa Mentana, verrà recuperata mercoledì. Vedremo come.

Ma non ci sono solo i Ricci che angustiano il Riccetto. Matrix è un pollaio con due galli, che si beccano con allegria. Da una parte, il fumantino Mentana. Dall’altra il pimpante Davide Parenti, che gestisce le Iene alla Sortino, finora l’unico a portare allegria e notizia (l’Iman di Bologna). E Parenti, molto portato da Piersilvio, è un altro che si allarga mettendo becco perfino nel montaggio dei servizi.

3 – BONOLIS SFORA PER LA SECONDA VOLTA E ROSSELLA S’INCAZZA
Se Mentana piange, Rossella non ride. Stasera Bonolis ha ceduto la linea al Tg5 con 3-4 minuti di ritardo. Come era già successo alla prima puntata di “Serie A”. E stavolta Carlito aveva già pronto un comunicato che la Cesara Buonamici ha letto prima di snocciolare le notizie: "Ci scusiamo con gli spettatori per il deprecabile ritardo”. Poi, sillabando le parole con tono definitivo, ha aggiunto: "Ci auguriamo che non si ripeta".

4 – L’AMMAZZA-MATRIX CON RUTELLI E FERILLI
Parte l’attesa sfida Vespa-Mentana e Berlusconi non c’è. Brunello millesimato ha fatto il diavolo a quattro per avere il Cavaliere trapiantato ma non c’è stato nulla da fare. Così, sulle poltroncine-copyright di “Porta a porta” si siederanno, tra gli altri, Rutelli, Alemanno, D’Alema per discutere quello che è rimasto nella tasche degli italiani. Ma il vero colpo del Vespone è riservato per martedì con una puntata che vedrà svettare gli zigomi galleggianti di Sabrina Ferilli, star di un dramma televisivo e di un dramma personale.

5 – MINOLI? FORZA MENTANA!
Aldo Grasso per il Corriere della Sera - Sarà che dopo l’amore la cosa più dolce è l’odio; sarà che a un eccesso di copertine succede inevitabilmente un eccesso di fango; sarà quel che sarà ma certo Enrico Mentana non immaginava di avere tanti nemici (o forse sì).
Ha cominciato Vittorio Feltri, che senza tanti giri di parole gli ha rinfacciato scarsa militanza berlusconiana e di guadagnare troppi soldi; ha proseguito Antonio Ricci che venerdì ha trascinato sfacciatamente «Paperissima Sprint» fino a far saltare «Matrix» (giusto per far sapere chi comanda a Canale 5), ha concluso, per ora, Giovanni Valentini che ha accusato la trasmissione di lesa maestà giornalistica («qui finalmente l’informazione e il giornalismo cedono definitivamente il passo all’entertainment, al gossip, al voyerismo, per dirla volgarmente al cazzeggio»).
Poi però Valentini, dopo la violenta intemerata, si è rammaricato che in Rai non abbiano nominato direttore generale il suo amico Giovanni Minoli. Ah be’. Forza Mentana, verrebbe da dire.

Dagospia 11 Settembre 2005
 
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EffeCi
view post Posted on 5/10/2005, 01:55




La messa in onda delle immagini della morte di Scoglio da parte di "Matrix" è stata una mossa di pessimo gusto e di ignobile sciacallaggio. Mentana non è alla frutta, è già oltre e mi fa schifo. dry.gif
 
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°Flavia°
view post Posted on 5/10/2005, 09:14




Che cattivo gusto, è davvero sciacallaggio mad.gif
 
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view post Posted on 5/10/2005, 10:35
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fanno schifo, io non guardo mai quel tipo di trasmissioni perche' la maggior parte delle volte mi fanno venire il nervoso mad.gif
 
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view post Posted on 6/10/2005, 09:23
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DAL TGCOM

Mentana-Scoglio: meno ipocrisia
A Matrix il video della morte


"Quel filmato non l'abbiamo certo rubato. E' stato ottenuto dai nostri servizi sportivi, ma non mi sembra una polemica interessante". Così Enrico Mentana risponde alla polemica dopo aver trasmesso a Matrix il filmato della morte in diretta dell'ex allenatore Franco Scoglio. "E' stata fatta una scelta responsabile, che rivendico. Non pretendo di avere la verità in tasca, purché il dibattito sia leale. Per questo invoco meno ipocrisia possibile".

"Quelli che oggi mi vengono a fare la morale - dice il giornalista - sono gli stessi che ieri hanno chiesto a PrimoCanale le immagini della morte di Scoglio, visto che lo stesso direttore Paternostro riferisce che tutti, emittenti e stampa, glielo hanno chiesto".

Documentare l'ultimo scambio polemico, l'ultimo dibattito di Scoglio "è stata la nostra scelta. Restiamo al fatto: è morto in tv un uomo della tv. Tra l'altro il filmato non era cruento, fosse stata una scena raggelante o terribile non l'avremmo fatta vedere".

La polemica nel caso di Matrix è più forte perché è la trasmissione che ha mostrato alla platea tv italiana Kate Moss cocainomane. "Sottolineo che quelle immagini sono state mostrate prima che da noi da tutti i giornali. Non vedo perché quello che è lecito per la stampa non lo è per la tv", risponde Mentana. Il tema di cosa mostrare "è vecchio quanto la tv, anche se può essere sempre reinterpretato perché cambia periodicamente il senso comune. Penso ad un esempio classico - conclude Mentana - come le immagini dell'assassinio di Kennedy a Dallas. Quante volte quel filmato è passato in tv? Perché una morte così cruenta si può dare e un'altra meno invasiva no?".

Ieri sera comunque a Matrix, il filmato della morte di Scoglio è stato visto da 2 milioni 49 mila spettatori e dal 17% circa del pubblico

Edited by nedz - 6/10/2005, 10:23
 
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EffeCi
view post Posted on 12/10/2005, 01:15




Che livelli...


Da Vipline - 10/10/2005
Giletti non si (Lucio) Presta agli insulti
Violenta lite a Roma fra l'agente di Bonolis (e Paola Perego) e il conduttore de L'Arena, che ha fatto un'inchiesta sui reality

Acceso scontro verbale (o più che verbale) ieri a Roma fra Lucio Presta, agente di Paolo Bonolis e compagno di Paola Perego, e Massimo Giletti, che la domenica su Raiuno conduce L'Arena.
Pare siano volate minacce, insulti e sputi.
"Da giorni Giletti - conferma in parte Presta - trova ogni pretesto per attaccare i miei artisti, da Bonolis a Mara Venier, a Paola Perego. Ieri gli ho mandato un messaggi con su scritti i motivi per cui, secondo me, vuole attirare l'attenzione".
Un messaggio recapitato de visu e a quanto sembra un po' troppo bruscamente, se ora Giletti, dopo la lite, medita di ricorrere alla Giustizia.
"Sto valutando con i legali della Rai cosa fare", dice il conduttore. "C'è stata un'aggressione molto violenta, piu' che verbale, fuori da ogni logica. Presta mi ha aggredito per l'indagine che nell''Arena' ho fatto sui reality. Difendo il diritto di fare indagini e capire perche' gli italiani guardano i reality, capire se i reality sono un limite, un baratro e la deriva di questa televisione. Sono rimasto allucinato dall'atteggiamento di Presta. Evidentemente il fatto che Domenica in con Giletti e Baudo, con un programma che costa pochissimo, vincano sbaragliando la concorrenza, dà molto fastidio. Quello che è accaduto ieri è il segnale che per una questione televisiva si è perso il senso della vita, e questo mi fa molta tristezza. Quello che Presta pensa di me, non mi interessa".


E, giustamente, Selvaggia Lucarelli commenta assai ironicamente dal suo ormai famosissimo blog.
L'isola degli agenti
11/10/2005
Beh signori,
stasera a “La talpa” sono successe un bel po’ di cose senza precedenti:

Stefano Bettarini, e questo è probabilmente il fatto più trascurabile, ha avuto una delle uscite più tristi e imbarazzanti della storia della televisione.
Alla Perego che in studio affermava che il latte spruzzato sul viso fa bene alla pelle ha replicato: “Ma veramente io sapevo un’altra cosa…”
La Perego, arguta come Fulco Ruffo di Calabria sotto sedativi, ha chiesto a Bettarini di chiarire la frase, e lui, non contento, ha aggiunto: “Dicevo che sapevo che in faccia fa bene un’altra cosa…”.
A quel punto qualche autore dietro le quinte deve aver spiegato alla conduttrice che era il caso di far cadere la cosa e, ve lo confesso, sono circa due ore che mi domando con quale gesto si sia spiegato.
Aggiungiamo pure che poco prima, sempre Bettarini, aveva presentato il masai al suo fianco dichiarando con un certo piglio:
“Lui è Mea, un imminente guerriero masai!”.
Ma questo è solo l’antipasto.
La Perego, come tutti sanno, è la compagna di Lucio Presta, manager di Bonolis e della stessa Perego, sui giornali in questi giorni per aver insultato pesantemente Massimo Giletti reo di aver parlato male de “La talpa” a Domenica in.
In realtà, oltre ad averlo insultato, Presta avrebbe anche sputato in faccia a Giletti.
Indovinate un po’ quale disgustosa prova è toccata ai concorrenti de “La talpa” questa sera?
Farsi sputare in faccia da un masai con la premessa, chiaramente ironica della conduttrice, che per criticare le prove de “La talpa” bisogna avere una certa conoscenza dell’antropologia e sapere, per esempio, che per i giovani masai che partono per la caccia al leone, farsi sputare in faccia è un gesto di buon augurio.
Insomma, questi dieci inconsapevoli bambacioni si sono fatti sputare latte in faccia da un tizio travestito da masai per un semplice regolamento di conti.
In pratica se Presta in preda alla collera, anziché sputare a Giletti, l’avesse messo sotto con la macchina, la Perego avrebbe spiegato che per i masai farsi "arrotare" prima di una battuta di caccia è un gesto di buon augurio e stasera finiva che una Multipla passava sopra Ciufoli un paio di volte per poi finirlo in retromarcia.
Ma il clou è arrivato quando l’opinionista già battezzato “finto polemico”, s’è lasciato andare ad un’esternazione di quelle veramente senza precedenti:
“Paola! Sai perché parlano male di te e di questo programma? Perché tu sei una normale, una misurata, non sei la conduttrice strafatta come una biscia che straparla e saltella e non riesce a star ferma…!!!”.
(la Perego sorride divertita e tace)
So che molti di voi credono facesse riferimento ad una conduttrice della scuderia di Lele Mora diretto rivale di Presta che guarda caso ha fortemente voluto a La Talpa l’ex marito della conduttrice, ma dagli indizi a me pare più probabile sia quella trasgressiva scavezzacollo di Enza Sampò.
Ora, io non so cosa accadrà nei prossimi giorni ma una cosa è certa: quest’anno all’Isola dei famosi non sta succedendo praticamente una mazza e un mucchietto di cenere nel riso diventa il notizione del giorno.
I personaggi de “La talpa” appassionano quanto il backstage di “Incantesimo”.
Signori, il vero reality si gioca dietro le quinte. Al massimo in studio.
L’anno prossimo in Kenya e a Samanà io voglio Mora, Presta, la Perego, Giletti, Bettarini e compagnia bella.
Mi vendo casa, macchina e il disco d’oro di “Ricominciamo” e il cachet di Presta lo pago io.
Voi fate una colletta per gli altri.
Per fortuna a rallegrare il clima c’ha pensato l’opinionista Karim Capuano. (e già chiedere a Capuano di avere un’opinione su qualcosa è come chiede a Marco Mazzocchi di darsi una spuntata alla frangetta)
Capuano, vedendo Alessandro Greco lamentare un forte dolore alla gamba, ha commentato:
“Non credo alla sindrome di immunodeficienza alla gamba!”
Alla sua sindrome di deficienza acuta sono pronti a mettere la mano sul fuoco tutti, invece.
p.s.
Ad ogni modo: un puntatone.

 
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82 replies since 10/9/2005, 22:44   1480 views
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