Il delitto di Cogne

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view post Posted on 17/11/2005, 17:28
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e' iniziato il processo lo seguiamo insieme?

Cogne, tre anni e mezzo di mistero
Le tappe di un giallo sconvolgente


Annamaria Franzoni è di nuovo a processo, accusata dell'omicidio del figlioletto Samuele. Condannata in primo grado a trent'anni di carcere, ora, assistita dall'avvocato Carlo Taormina, spera nel ribaltamento della sentenza. Questa volta la "mamma di Cogne" è presente in aula per essere interrogata: racconterà la sua verità sull'uccisione del figlio, avvenuta tre anni e mezzo fa. Ecco le tappe della vicenda.

30 GENNAIO 2002 - In una villetta di Montroz, frazione di Cogne, Samuele Lorenzi, 3 anni, viene trovato nella camera dei genitori, steso sul letto, ferito alla testa con 17 colpi. A dare l'allarme è la madre, rientrata in casa dopo aver accompagnato l'altro figlio, Davide, alla fermata dello scuolabus. Anna Maria Franzoni chiama il 118 e chiede subito aiuto a una vicina di casa, Daniela Ferrod, e al medico del paese, la psichiatra Ada Satragni, che presta i primi soccorsi a Samuele.

31 GENNAIO 2002 - E' omicidio volontario. La conferma che la morte di Samuele non sia stata accidentale arriva dalla prima autopsia: "Il cadavere del bambino presenta 15-20 ferite procurate con un piccolo oggetto", dice Stefania Cugge, la giovane pm di Aosta che si occupa del caso. L'assassino ha infierito sul piccolo brutalmente. Ma chi è stato? Il reato ipotizzato è di omicidio volontario contro ignoti, ma gli inquirenti promettono: "la soluzione è vicina".

1 FEBBRAIO 2002 - Il giallo s'infittisce. I carabinieri hanno setacciato la casa e scavato in giardino, si sono arrampicati sulla parete di roccia che fronteggia la villetta. Sono andati anche a rovistare in una discarica: nessuna traccia dell'arma del delitto. Sono intervenuti anche gli specialisti, il Reparto investigativo scientifico di Parma. Il magistrato, intanto, è andato avanti con gli interrogatori: per la terza volta sono stati sentiti i genitori di Samuele e per la prima volta anche il fratello maggiore. Anna Maria si sfoga con un'amica: "siamo distrutti, e ora anche sospettati".

4 FEBBRAIO 2002 - "Samuele è stato colpito 17 volte con un corpo acuminato. E con una violenza che solo un adulto può avere", conclude la seconda perizia, la vera e propria autopsia, effettuata sulla salma del bambino.

5 FEBBRAIO 2002 - Viene eseguita la terza autopsia sul corpo ed emerge un'altra importante novità: l'arma usata non sarebbe, come pensato in un primo momento, una roncola, ma un oggetto di casa: un soprammobile, forse una statuetta o una coppa. Nove ore di sopralluogo per gli uomini del Ris che raccolgono reperti di ogni tipo. Ma nella casa della famiglia Lorenzi non ci sarebbero impronte di estranei.

9 FEBBRAIO 2002 - I funerali del piccolo ucciso. Sul fronte delle indagini, sarebbero state trovate tracce di sangue su un blocco di quarzo.

15/16 FEBBRAIO 2002 - Non si esclude il gesto di un folle. Secondo le guide dell'elisoccorso, il piccolo Samuele sarebbe spirato prima dell'arrivo dei soccorsi. Ma il medico del 118 smentisce. E' giallo sui primi soccorsi. Sequestrato il referto che parla di "morte accidentale". Il medico: "La psichiatra sbagliò a spostare il bambino".

18 FEBBRAIO 2002 - Si riparte dall'arma del delitto. L'ipotesi del quarzo come arma usata dall'assassino non convince gli investigatori. Si parla con sempre più insistenza di un attizzatoio; sicuramente è statio usato un oggetto con un manico.

22 FEBBRAIO 2002 - Spunta l'ipotesi di complici: gli inquirenti dispongono una nuova visita sul luogo del delitto. Ancora mistero sull'arma del delitto.

14 MARZO 2002 - Annamaria Franzoni viene arrestata per omicidio volontario.

30 MARZO 2002 - Il tribunale del Riesame ordina la scarcerazione della mamma di Samuele.

11 LUGLIO 2002 - Per la Cassazione tutti gli indizi sono contro la Franzoni. Il caso rinviato al riesame. Cambio di guardia, l'avvocato Grosso viene sostituito da Carlo Taormina. Per Anna Maria si insedia un pool di legali. Nasce anche un ufficio stampa.

16 LUGLIO 2002 - Anna Maria annuncia ufficialmente: aspetto un figlio.

19 SETTEMBRE 2002 - Il caso torna al tribunale del riesame di Torino.

4 OTTOBRE 2002 - Il Riesame conferma l'ordinanza di custodia cautelare.

7/8 OTTOBRE 2002 - Incidente probatorio per discutere la perizia psichiatrica che i consulenti del gip Fabrizio Gandini hanno compiuto su Anna Maria Franzoni. "La struttura di personalità non appare così solida, monolitica, autonoma, capace, controllata come dicono i periti", sono le conclusioni del professor Ugo Fornari.

23 OTTOBRE 2002 - Sopralluogo nella villa del delitto. Vengono prelevati 40 campioni di tracce di sangue, 18 sul comò e altre sulla parete sinistra della camera da letto e lungo il percorso che l'assassino di Samuele avrebbe compiuto.

26 GENNAIO 2003 - Nasce Gioele, il terzo figlio di Annamaria e Stefano Lorenzi.

31 GENNAIO 2003 - La Quinta sezione penale della Cassazione annulla la custodia cautelare nei confronti della Franzoni, la cui validità era stata confermata dal Riesame di Torino.

15 FEBBRAIO 2003 - Il gip Fabrizio Gandini revoca l'ordinanza di custodia cautelare a carico della donna. La perizia psichiatrica ha accertato che la sua aggressività è "sotto controllo".

10 APRILE 2003 - La Procura di Aosta chiude le indagini e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio della Franzoni.

3 LUGLIO 2003 - Dalla Procura arriva la richiesta di rinvio a giudizio per la Franzoni che, nel corso della lunga inchiesta, è stata sottoposta a una perizia psichiatrica e giudicata capace di intendere e di volere.

26 APRILE 2004 - Alla procura di Aosta si svolge l'incidente probatorio. Il Gup Eugenio Gramola, l'accusa e la difesa di Anna Maria Franzoni, esaminano la super perizia disposte dal giudice. Si tratta di quella del tedesco Hermann Schmitter sulle traiettorie degli schizzi di sangue nella stanza da letto dei Lorenzi dove venne trovato il cadavere del piccolo Samuele.

27 APRILE 2004 - Annamaria Franzoni decide di querelare per diffamazione il colonnello del Ris di Parma, Luciano Garofano. Secondo la difesa tutte le perizie hanno dimostrato la piena fondatezza della impostazione della difesa, insieme alla ridicolizzazione di una ipotetica ricostruzione effettuata dal perito tedesco.

28 GIUGNO 2004 - Si riapre al Tribunale di Aosta l'udienza preliminare. Dopo oltre 8 ore, si dispone una nuova udienza il 19 luglio.

19 LUGLIO 2004 - Alle 20.30, dopo due ore di camera di consiglio, arriva la sentenza del giudice l'udienza preliminare, Eugenio Gramola. Il verdetto è la condanna a trent'anni della Franzoni. Il gup accoglie tutte le richieste dell'accusa, e non concede alcuna attenuante. Secondo Gramola, Annamaria Franzoni è colpevole di omocidio volontario aggravato dal rapporto di parentela con lavittima. A poche ore dalla pronuncia l'annuncio da parte dell'avvocato difensore: "Sappiamo chi è l'assassino, e presenteremo presto un dossier contenente nome e cognome".

1 FEBBRAIO 2005 - Trasferta svizzera per i pm torinesi titolari dell'inchiesta per calunnia e frode processuale legata al caso Cogne. I magistrati sentono, con una rogatoria, i 5 elvetici che avevano collaborato alle indagine difensive di Annamaria Franzoni per chiarire la questione dell'impronta indicata dalla difesa sulla porta della camera da letto della villetta di Montroz e che è risultata appartenere a uno dei 5 consulenti.

16 FEBBRAIO 2005 - E' stata fissata per il 16 novembre l'udienza del processo d'appello per Anna Maria Franzoni. Il nuovo processo sarà celebrato in camera di consiglio dalla prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Torino con presidente il giudice Romano Pettenati e giudice a latere Luisella Gallino.

18 FEBBRAIO 2005 - Al Tribunale di Aosta udienza per discutere l'opposizione presentata dalla difesa di Anna Maria Franzoni contro la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sulla presunta scomparsa di alcuni referti prelevati dalla villetta di Cogne.

31 MARZO 2005 - 28 periti vengono nominati dal tribunale di Torino per fare luce sul mistero.



Perizia psichiatrica per Franzoni
Cogne,richiesta fatta da pg in appello


Una nuova perizia psichiatrica su Annamaria Franzoni: è questa la richiesta del pg Vittorio Corsi fatta alla Corte d'Assise di Torino. Una perizia sulla donna condannata per il delitto di Cogne era già stata disposta in primo grado e aveva riconosciuto l'indagata sana di mente. Per il pg bisogna approfondire numerosi aspetti legati alle condizioni di salute e alla personalità della Fanzoni. Il processo riprenderà lunedì.

No a nuovi test su tracce in garage
Il pg ha detto di associarsi a numerose richieste della difesa, ma non a quella di sottoporre a un nuovo test le tracce presenti nel seminterrato della villetta di Cogne. Si tratta di tracce - ha spiegato - già al centro di un'inchiesta parallela della procura di Torino per un presunto tentativo di inquinamento delle prove. Secondo Corsi, basterà acquisire l'esito della perizia che è stata disposta nell'ambito di quel procedimento e che verrà depositata a dicembre. Corsi, infine, non ha mancato di fare presente che video e registrazioni di telefonate, portate tra le prove d' innocenza dalla difesa, "ormai sono già stati visti in tv". Taormina e Franzoni sono tra gli indagati nell' inchiesta sui presunto inquinamento delle prove tuttora in corso.

Sera prima dell'omicidio Franzoni era in crisi
Corsi non ha mancato di far presente che Annamaria Franzoni, la sera del 29 gennaio 2002, quella precedente al delitto, era in preda a "debolezza, svenimento, formicolio alle braccia". Nella sua relazione, la pubblica accusa ha ricordato poi che alle 5.30 del mattino del 30 gennaio, poche ore prima che Samuele venisse ucciso, la donna ebbe "una crisi isterica o una crisi d'ansia" tale da farle chiamare la guardia medica.

Riesaminare relazione madre-figlio
Per il pg è necessario soffermarsi sul rapporto che Annamaria Franzoni aveva con il figlio Samuele. Secondo la pubblica accusa, occorre "riesaminare le preoccupazionib che la donna nutriva verso il figlio". In particolare Corsi fa riferimento al fatto che la donna che definiva "calda" la testa del figlio e che proprio alla testa fece un riferimento subito dopo la morte, affermando che "gli era scoppiata perché - aveva affermato - mi aveva chiamato troppo forte". Per Corsi sono da riprendere in considerazione anche i rapporti della Franzoni con la famiglia: "Erano tutti per uno e uno per tutti, mentre nel mondo di fuori c'erano i cattivi".

Vecchio interrogatorio sarà trascritto
Sarà trascritto nuovamente un interrogatorio che Annamaria Franzoni rese al gip aostano Fabrizio Gandini dopo l'arresto, per recuperare delle parti che non sono leggibili. E' quanto ha deciso la Corte d' Assise d'Appello, che ha disposto una breve sospensione per affidare l' incarico peritale. La Corte ha anche già deciso di acquisire del materiale, tra cui dei dvd, delle vhs e una cassetta relativa ai colloqui della Franzoni con i medici nel corso della perizia psichiatrica. Anche la telefonata di Annamaria al 118 con la richiesta di intervento verrà trascritta.

Taormina contrattacca
Con la richiesta di un interrogatorio di Annamaria Franzoni l'avvocato difensore Carlo Taormina ha concluso il suo intervento al processo. "Dobbiamo permetterle - ha detto - di farle dire quello che ricorda e quello che si sente, e speriamo che finalmente si capisca una volta per tutte quello che è accaduto". Il killer di Cogne ha avuto cinque minuti e dieci secondi di tempo per uccidere Samuele senza essere visto: è il calcolo fatto da Taormina. "Nel mio ricorso in appello non ho chiesto direttamente la perizia psichiatrica - ha poi aggiunto in riferimento alla richiesta del pg Vittorio Corsi - ma ho fatto presente che la Corte può disporla se la ritiene necessaria, perché la perizia è un dovere del giudice". Sulla perizia: "Annamaria Franzoni non consentirà di farne una nuova. Il problema di fondo è se sia necessaria una nuova perizia psichiatrica".

Le macchie trovate nel seminterrato della villetta di Cogne in cui fu ucciso Samuele Lorenzi, ora al centro di un'inchiesta, la Cogne bis, su un presunto tentativo di inquinare le prove, sono di "sostanze organiche e non biologiche". "Domenica scorsa - ha spiegato Taormina - periti e consulenti si sono riuniti e per ora si sono accordati sul fatto che non si tratta né di sangue né di una sostanza biologica. E' materiale organico. Poiché l'inchiesta ipotizza che qualcuno abbia lasciato tracce sanguigne per sviare le indagini, tirate voi le conclusioni"
 
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Jøey
view post Posted on 17/11/2005, 18:17




Non mi schiero né tra i colpevolisti né tra gli innocentisti nei confronti della Franzoni perché so troppo poco della vicenda... però in tutto questo tempo ecco le domande che mi sono fatta dopo la valanga di notizie date dai media sull'evento:
1) con così poco tempo (quello di accompagnare l'altro bambino allo scuolabus e tornare indietro), come avrebbe fatto una persona dall'esterno (o più di una) a fare tutto e a sparire nel nulla senza lasciar traccia?
2) se però è stata la madre, com'è possibile che nella casa e fuori non ci sia ancora traccia dell'arma del delitto (non può essersene disfatta)? E come può dopo tanto tempo non essere crollata alla pressione...? La medicina parla di black-out e amnesie momentanee, frequenti nei casi di problemi mentali, ma qui si tratterebbe di un unico episodio. E peraltro se non era in sè durante l'omicidio, non lo era nemmeno mentre rimetteva a posto gli abiti e il resto?
Se era cosciente e in pieno possesso delle sue facoltà mentali anche durante l'uccisione, come fa a reggere il peso del rimorso dopo così tanto senza nessun cedimento...?

Insomma... boh unsure.gif

La sola cosa che mi dà fastidio, molto più della copertura mediatica allucinante, è che la stessa famiglia si è esposta secondo me troppo, avvocato Taormina compreso sleep.gif
 
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Irene!
view post Posted on 17/11/2005, 18:59




Nooooooo! Anche qui, NO! Scusate ma non ce la posso fare, se ne parla dappertutto e s'è trasformato in un processo mediatico e direi quasi in una farsa, se non fosse che un povero bambino è stato ucciso barbaramente. Sarà anche la mia relativa vicinanza al luogo del delitto, sarà che conosco abbastanza Cogne, sarà pure che nei giornali locali e nel TG regionale se ne parla una volta sì e l'altra quasi, ma sinceramente non se ne può più! Ora pure il dibattimento pubblico... Poi non sopporto Taormina, è una di quelle persone che secondo me gettano discredito sull'intera categoria, avevano un avvocato con i fiocchi (Carlo Federico Grosso, mio docente di diritto penale) e l'hanno sostituito con un teatrante... Insomma, per me ci sono stati tanti di quegli sbagli in questa vicenda che ormai sarà dura farvi luce. A parte che sin dall'inizio si è sottovalutato il tutto, nessuno pensava ad un omicidio ma si credeva fosse stato un incidente, dopo poco s'è capito che non era una pista possibile quando però ormai in quella casa c'era entrata mezza Cogne... Poi la famiglia, non vorrei dare giudizi morali, ma non mi ha mai convinto il loro modo di porsi, le interviste di Anna Maria e la difesa che si trasforma in accusa. Ma il dolore non dovrebbe essere un fatto privato?! In questa vicenda non lo è mai stato. Non so cosa sia davvero successo quel giorno, forse non lo sapremo mai, quel che è certo è che c'è qualcosa di strano dietro, l'unica certezza è il massacro nel lettone dei genitori di un bimbo di un paio d'anni. La villetta è isolata, vie di fuga praticamente non ce ne sono, le ipotesi sono 2: o si tratta di un assassino molto lucido e che li ha osservati per parecchio tempo (e che è anche un veggente perché sapeva che Samuele quella mattina non era nel suo letto e che la mamma non avrebbe chiuso la porta d'ingresso) oppure si tratta di qualcuno all'interno della famiglia. I tempi, comunque sia, sono strettissimi.

P.S.: e meno male che non volevo parlarne... w00t.gif
 
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EffeCi
view post Posted on 17/11/2005, 21:11




Premesso che io sono colpevolista, che la Franzoni non mi ha mai convinta e che non ce la posso fare ancora a vedere questa storia in prima serata, senza il plastico che si fa?
 
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Meme'
view post Posted on 17/11/2005, 21:54




Non so chi possa aver commesso il delitto, non so quale mente malata ci sia dietro, dato che moventi possibili/plausibili non ce ne sono, so solo che come mamma non avrei mai avuto il coraggio di presentarmi davanti ad una telecamera o mai sarei salita sopra un palco e avrei avuto la forza di parlare.
Mi sconvolge ogni volta che la vedo, questa madre che non riesco ad inquadrare, a capire.
 
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view post Posted on 17/11/2005, 22:23
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a me la cosa che sconvolge della Franzoni e' che si e' sempre messa sotto i riflettori, come puo' una madre che ha perso un figlio in quel modo voler stare davanti ad una telecamera?
lei non mi convince per nulla, e poi una madre dovrebbe sempre proteggere i propri figli anche quando non ci sono piu' e lei non lo sta facendo
Irene il brutto e' che il processo mediatico l'ha voluto proprio lei

Edited by nedz - 17/11/2005, 22:24
 
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Irene!
view post Posted on 17/11/2005, 22:44




Sì, hanno scelto loro di affrontare la situazione in questo modo ed è assurdo... Mi ricordo che hanno cambiato difensore perché volevano una linea difensiva più aggressiva e ora lei riesce anche a dire che vuole evitare il processo a porte chiuse per Samuele... Ma come?! Probabilmente ci sono stati errori da ambo i lati, come ho già detto si è inizialmente sottovalutata la questione ma quello che mi fa più rabbrividire è l'atteggiamento di lei. Non è giusto colpevolizzare qualcuno sino a quando non c'è una sentenza definitiva ma bisogna anche dire che in questo caso è davvero dura non prendere una posizione. Si sa fin troppo su questo delitto per non farsi un'idea e bisogna anche dire che lei è stata condannata in primo grado e non si condanna sulla base di semplici indizi ma di prove.
 
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°Flavia°
view post Posted on 18/11/2005, 08:20




Sinceramente credo che in questa storia se non ci sarà una confessione la verità non riusciremo mai a saperla. Io, la credo colpevole, però penso che quando lei si proclama così innocente non menta nel senso che probabilmente ha davvero rimosso tutto ed è quindi convinta di non aver commesso il crimine e lo è a tal punto da aver convinto il marito, i genitori, i suoceri e i suoi tanti fratelli o almeno è ciò che voglio sperare io perchè quelle persone che la difendono al 100% sono il padre i nonni e gli zii della povera creautura e la mia mente non può pensare che loro, consapevolmente, proteggano un'assassina cry.gif
Sull'avvocato non mi voglio pronunciare wacko.gif
Non so nemmeno perchè è stato sostituito l'Avvocato Grosso ossia se davvero è stato allontanato dalla famiglia oppure se lui ha rimesso il mandato quando magari ha saputo la verità.....
Per entrare nel dettaglio del macabro crimine, all'inizio c'era un unico dettaglio che mi faceva avere dei dubbi sulla sua colpevolezza: i capelli. Se ammazzi chiunque in quel modo e soprattutto se la persona è supina, ti imbratti di sangue ovunque ma mentre il viso le mani, i vestiti che puoi bruciare riesci a sistemare come puoi provvedere in pochi minuti a dei capelli che inzuppati di sangue si rapprendono immediatamente?? E se invece avevi una copertura in testa allora è un crimine premeditato non un raptus, non è più il non stare in se in quei dieci minuti di follia e allora siamo davanti ad un mostro sad.gif
Insomma è difficile, credo lo sia stato anche per i giudici, però 30 anni non si danno così per ipotei e congetture, ma perchè vagliando tutte le ipotesi, nessun'altro ha potuto compiere l'omicidio perchè questà è la realtà anche se la vicenda con tutto il dramma e l'orrore che si trscina dietro sembra la trama del più complicato giallo.
Comunque nel prossimo gennaio il suo ultimo figlio compirà 3 anni e se non verrà fuori davvero nulla di nuovo o di eclatante come dice Taormina, per lei si apriranno le porte del carcere inevitabilmente sopratutto perchè non ci saranno nuove perizie e lei verrà condannata da persona in grado di intendere e volere e poi non credo che in Cassazione le cose cambieranno di molto, però ripeto senza una confessione non sapremo mai. unsure.gif

Edited by °Flavia° - 18/11/2005, 08:22
 
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Miciamiao
view post Posted on 18/11/2005, 19:03




A me la Franzoni non ha mai convinto, e piu'passa il tempo meno mi convince dry.gif E'una persona che, a pelle, non mi piace proprio.



Altro che se le piace apparire sotto i riflettori, ci sguazza proprio.

Lei non solo non difende il figlio che non c'e'piu', non ne parla mai con parole di dolore. L'unica che difende con accanimento... e'se stessa dry.gif


Edited by Miciamiao - 18/11/2005, 19:06
 
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view post Posted on 21/11/2005, 15:46
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Cogne, ticket per assistere udienza
Video in aula: la Franzoni piange


Grande confusione davanti al palazzo di giustizia di Torino per la seconda udienza del processo d'appello per il delitto Cogne. Una folla è in coda dalle sei del mattino per cercare di entrare in aula e assistere al dibattimento: distribuiti bigliettini con il numero per evitare "salti di precedenza". L'udienza si è aperta con il video della scena del delitto: Anna Maria Franzoni è scoppiata in lacrime.

"Speriamo - dice una donna - che almeno questo serva. L' altra volta sono stata in coda quattro ore e mezzo e non sono riuscita ad entrare". Si va ad assistere al processo, dunque, come se si andasse in un negozio: ticket numerati per rispettare la precedenza. I primi sono arrivati alle 6 del mattino (il recordman è un giovane di Milano) sfidando una temperatura che a Torino, questa notte, è scesa sotto lo zero.

Niente telecamere? C'è il disegnatore
Tra le novità del processo ad Anna Maria Franzoni c'è anche la presenza, alla moda di quanto accade nei processi negli Stati Uniti, di un disegnatore. Per supplire all'assenza di fotografi e cineoperatori in aula, così come è stato deciso, il Tg5 ha infatti ingaggiato un pittore, Attilio Lauricella, torinese di 52 anni, che avrà il compito ritrarre le fasi salienti del dibattimento. Nel primo schizzo il pittore ha ritratto il procuratore generale, Vittorio Corsi, faccia a faccia con Anna Maria Franzoni, da poco giunta in aula accompagnata dai famigliari.

Il video della scena del delitto
L'udienza è iniziata con la proiezione del video girato dai carabinieri nella stanza della villa in cui fu ucciso Samuele Lorenzi. Anna Maria Franzoni è scoppiata in lacrime alla vista di un particolare raccapricciante - una macchia di sangue con un pezzo di cervello ai piedi di un armadio - e ha voltato la testa per non guardare. Il video presenta immagini fortissime, con primi piani sui punti della stanza in cui si trova sangue, a gocce o a schizzi, e qualcosa che si presenta come pezzi d'osso e cervello: la grande pozza sul letto e sul cuscino a sinistra di chi guarda, il paralume, il parquet, le tende, il soffitto. Si sente anche una voce fuori campo che commenta: "Stiamo facendo una perizia d'urgenza sul bimbo per vedere di cosa è morto. Il medico legale dice che per lui sono colpi di accetta. Sembra che gli sia esploso il cervello".

Le immagini mostrano anche la psichiatra Ada Satragni, la prima a prestare soccorso al bambino, rigettare l'ipotesi di un'aggressione esterna supportando quello invece di un grosso aneurisma cerebrale. "Può darsi - dice la dottoressa nel video - che il pianto del bimbo, spaventato perché era rimasto solo a casa, abbia provocato l'apertura della testa", aiutata da una "fragilità ossea".

 
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view post Posted on 22/11/2005, 08:51
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Cogne, sì a perizia psichiatrica
Nuovo interrogatorio per la Franzoni

La corte d' Assise d'Appello di Torino ha accolto la richiesta del pg di nuova perizia psichiatrica per Annamaria Franzoni. La Corte ha anche detto sì alla richiesta della difesa di procedere a un nuovo interrogatorio dell'imputata.

Secondo quanto deciso dal presidente della Corte d'assise d'appello del tribunale di Torino Romano Pettenati, la mamma di Samuele sarà dunque sottoposta a una nuova perizia psichiatrica. Stando all'ordinanza emessa, la richiesta del pg è stata accolta perché "la perizia precedente aveva lasciato spazio ad alcuni dubbi". Condannata in primo grado a 30 anni di carcere per l'omicidio del figlio, Annamaria Franzoni durante il primo test disposto per chiarire il suo stato mentale era sta dichiara sana e capace di intendere e volere. In quell'occasione, secondo il giudice, gli esperti avevano seguito però un metodo "non condivisibile". Così è stata decisa una nuova perizia per scavare ulteriormente "nei malesseri manifestati dall'imputata nel suo rapporto con Samuele, caratterizzato da inquietudini non facilmente comprensibili".

Nello specifico, il presidente della Corte ha fatto proprie le perplessità manifestate dal consulente della procura di Aosta, Ugo Fornari, che in precedenza aveva criticato il lavoro dei periti e che, durante l'incidente probatorio, aveva persino segnalato un indizio di "paranoia" fornito da un test chiamato "Minnesota" non approfondito a dovere. Della stessa opinione non è invece l'avvocato Taormina che, dopo la decisione della corte d'appello di Torino, ha ribadito invece l'indisposizione di Annamaria Franzoni a sottoporsi a una nuova perizia psichiatrica".
 
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view post Posted on 22/11/2005, 12:57
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da

http://bilbo.splinder.com/post/6354287

È morto un bambino

In fila come dal macellaio, col numerino in mano. Un processo che sembra un macabro reality. E sembra che tutti si siano scordati cos'è successo a Cogne…
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La folla al processo di cogne
di: JulianMill

L'ultima depravazione sociale di moda in questi giorni è quella di recarsi in massa ad assistere al processo ad Anna Maria Franzoni, la mamma del piccolo Samuele accusata di omicidio.
Orde di chiassosi nullafacenti si accalcano davanti al tribunale, tanto che i carabinieri sono stati costretti a dover dare dei biglietti per creare una coda meglio organizzata, e se già il primo giorno c'erano state delle avvisaglie riguardo l'interesse morboso di questi soggetti nei confronti del processo (o forse è più giusto dire nei confronti della Franzoni), in questo secondo giorno la curiosità è esplosa in un rito collettivo che ricorda un pò le esecuzioni pubbliche in epoca medievale, o peggio ancora quelle esecuzioni negli Stati Uniti con tanto di pubblico seduto ad osservare.
Come interpretare questo fenomeno: idiozia di massa o semplice attrazione nei confronti di una tristemente famosa vicenda di cronaca nera? E soprattutto: ma tutta quella gente non lavora? In attesa di avere le idee più chiare mi rifaccio al pensiero del buon vecchio Nietzsche, secondo cui "dove c'è la massa si respire sempre un'aria malsana".
Ah, dimenticavo, dicono che in tutta questa vicenda sia morto pure un bambino...

 
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°Flavia°
view post Posted on 22/11/2005, 14:03




Una perizia psichiatrica fatta dopo tutto questo tempo non so come possa tornare utile, ma poi la cosa strana è che in genere sono i difensori a chiederla per cercare di salvare l'assistito ma qui invece è l'accusa mentre lei e il suo avvocato sono totalmente contrari: strategia di difesa??? Chissà che hanno in mente blink.gif
 
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Irene!
view post Posted on 22/11/2005, 14:07




CITAZIONE (°Flavia° @ 22/11/2005, 14:03)
Una perizia psichiatrica fatta dopo tutto questo tempo non so come possa tornare utile, ma poi la cosa strana è che in genere sono i difensori a chiederla per cercare di salvare l'assistito ma qui invece è l'accusa mentre lei e il suo avvocato sono totalmente contrari: strategia di difesa??? Chissà che hanno in mente blink.gif

Credo che l'accusa chieda una perizia psichiatrica quando è pressocché convinta della colpevolezza dell'imputato ma non sa se è in grado di intendere e di volere... Se non lo è, infatti, c'è il ricovero in strutture psichiatriche giudiziarie e non il carcere. Se invece lo è parzialmente, c'è una forte diminuzione della pena. E' probabile che il pm non sappia come muoversi per ciò che concerne la richiesta della pena e allora giochi la carta della perizia psichiatrica che però potrà svolgersi solo su documenti perché la Franzoni ha rifiutato di sottoporsi ad un nuovo esame.
 
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°Flavia°
view post Posted on 22/11/2005, 14:17




Forse la struttura psichiatrica è ancora peggio del carcere perchè perderebbe la patria potestà sui figli mentre dal carcere li potrebbe vedere, comunque è una situazione bruttissima in ogni caso, ma se è la colpevole nulla sarà mai abbastanza per aver tolto la vita ad un esserino di tre anni in quel barbaro modo unsure.gif
 
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