Kiefer Sutherland parla di Touch e del film di 24

Kiefer Sutherland parla di Touch e del film di 24



Kiefer Sutherland ha parlato di Touch (la nuova serie che lo vede interpretare il ruolo di Martin Bohm, padre vedovo con un figlio muto che ha la capacità straordinaria di collegare e dare un significato a fatti apparentemente non correlati che accadono in tutto il mondo) e del film di 24 durante il TCA di Pasadena. Ecco cosa ha detto:

24 IL FILM

Dovrebbe essere girato tra fine aprile e inizio maggio.

Sarà la continuazione dell’ultimo episodio dell’ultima stagione. I fatti narrati avverranno nei sei mesi seguenti alla fine della storia raccontata in quell’episodio.

Il film coprirà le 24 ore della storia in due ore di film.


Mary Lynn Rajskub (Chloe) prenderà parte al film.

TOUCH

Alcuni personaggi saranno riproposti per un arco multi episodio, ma Tim Kring e Io sappiamo il valore che ha un drammatico procedurale, così abbiamo deciso che ogni settimana ci saranno una serie di circostanze nuove in cui Jake e Martin dovranno agire, situazioni nuove da risolvere. In ogni episodio ci sarà un inizio, uno svolgimento e una fine.

In realtà non volevo partecipare a Touch e tornare in Tv, ma grazie ad alcune persone a me vicine, ho visionato il progetto veramente bello, specie per il rapporto padre / figlio. Ciò che mi ha attirato di più è il fatto che con Jack Bauer non avrei mai potuto vincere, perché lui era un personaggio che doveva accontentarsi di piccole vittorie, mentre Martin non sta vincendo, perché non può comunicare con suo figlio nel modo in cui vorrebbe, ma ha la speranza di trovare un modo per riuscirci.

Il personaggio di Danny Glover è interessante. Chrede che esistano delle persone a cui sono state mal diagnosticate malattie, che in realtà sono forme molto più avanzate di comunicazione …

Tim (che ha un figlio che vive la condizione dell’autismo) ha cercato di rimanere fedele a ciò che è l’autismo veramente, così le sue capacità non saranno descritte come i superpoteri di Heroes. Allo stesso tempo vogliamo suggerire l’idea che ci sia qualcosa di altro oltre alle sue capacità.