Littizzetto: io, i Pacs e Ruini"Non sono più una monogama seriale"Dalle ministre formato "verdura" del governo Prodi alle sentenze tolleranti della Cassazione fino alle scrupolose indicazioni del cardinale Ruini: Luciana Littizzetto non risparmia nessuno. Nemmeno se stessa. Mette a nudo vizi e virtù della vita pubblica, ma anche della sua vita privata. Scopriamo così che la vulcanica Luciana, ex monogama seriale e single convinta, si è seduta sul lettino dello psicanalista. Ma poi ha ha scelto lo yoga.
Ebbene sì. L'ironia non cura tutto. Non basta una risata per sbarazzarsi del mal di feste vip. "All'inzio questo mestiere mi sbalestrava - confessa Luciana in un'intervista rilasciata al settimanale l'Espresso- io non appartengo al mondo dello spettacolo, non sono una che va alle feste, se mi devo vestire da sera mi viene il brivido. D' altra parte, il mio lavoro mi piaceva da matti. Così ho chiesto aiuto alla psicoanalisi".
Fra un abito lungo e una serata mondana di troppo, quindi, la cabarettista a un certo punto si è posta la fatidica domana: chi sono? Per saperne di più ha fatto ricorso alla psicoterapia: "Volevo saperne di più su me stessa -ribadisce- Piano piano ho aperto una finestrella alla volta, come nei calendari dell'avvento". Ma si sa, il lettino dello psicologo non guarisce mai del tutto, ci sono finestre che "restano chiuse" e non rimane altro da fare che escogitare metodi fai da te per aprirne di nuove: "Ora mi aiuto con lo yoga", ammette.
La psicoterapia più efficace, però, è stata il rapporto con la madre, a cui dà il merito di averle insegnato a darsi dei limiti. "Mi ha bloccato per anni con frasi definitive -racconta-. Se per esempio non rendevo bene alla scuola di danza, mi diceva soltanto: 'Meglio che stai seduta!'. Oggi è capace di dirmi: 'Non potresti andare in onda un po' prima, che poi vado a dormire?!'. Un atteggiammento teraputico -spiega- perché ti ricorda che la vita è altrove".
E l'amore? Si impiega una vita a imparare l'arte dell'essere single e poi ci si ritrova con una convivenza. E' successo anche a Luciana, che da "monogama seriale" si è convertita a un "Pacs ufficioso" con Davide, suo compagno da sette anni. Con tanto di scambio degli anelli, per ora solo in oreficeria. Dall'amore ai figli il passo, per molti, è breve. Così Luciana anticipa il giornalista: "Scommetto che ora mi farà la domanada di rito, quella che mi fanno tutti. E un figlio? Arriva, non arriva, lo vuole?", incalza. E spunta fuori la sua impareggiabile ironia: "Ho superato i quarant'anni, si avvicina la scadenza biologica? Come lo yogurt, eh? Sono ancora mangiabile per poco".
Ironia sì, ma soprattutto idee chiarissime e nessuna ansia da gravidanza: "I figli non sono venuti -spiega- forse verranno. Ma credo che sarò una donna tranquilla e rilassata anche senza un figlio". Sì, la voglia c'è. Come dimostrano le esperienze di affido che l'attrice ha sperimentato. Ma ci tiene a precisare: "Mi ha spinto il desiderio di aprire le porte ai bambini meno fortunati, farli partecipi dei nostri privilegi, dare loro qualcosa di lieve e di leggero. Però quando vanno via - ammette- è molto doloroso". Tra loro, una bimba in particolare le è rimasta nel cuore, una piccola russa: "Ci intendiamo molto bene - racconta-. Eppure io non so il russo e lei non sa l'italiano. Insieme facciamo molto Marcel Marceu, siamo una grande coppia di mimi".
In tv, accanto a
Fabio Fazio, niente argomenti privati, umorismo su single o crisi di coppia. Irriverenza e acume satirico sono tutti indirizzati all'arena politica. Perchè? "Mi sono guardata introno e ho capito che la gente si interessa anche alla vita pubblica. Per trovare ispirazione basta leggere i giornali con un po' di buon senso", spiega Luciana. E poi snocciola una serie di esempi illuminanti: "Se la Cassazione sentenzia che sporco negro non è un insulto, che facciamo? Ci indignamo e basta? O gli proponiamo di andare a dire sporco negro a Tyson e aspettare la reazione?!".
Risposte più precise sarebbero poi gradite da parte di sua Eminenza, il cardinale
Camillo Ruini: "Lui è sempre lì a dirti da che parte devi stare, in ogni situazione". Allora Luciana vuole sapere proprio tutto: "A Natale pandoro o panettone? Ora che si va al mare, sdraio o lettino? Moscone o pedalò? Mica possiamo decidere da soli!".
Fra i 102 membri che compongono il governo Prodi, poi, le donne spuntano rarissime come cavoli a merenda. E via con le similitudini vegetali.
Rosi Bindi? "Bianca e amarognola come un'insalata belga, indispensabile in ogni pinzimonio".
Livia Turco? "Un carciofo che sembra spinoso, ma basta farlo bollire a lungo e il cuore si intenerisce".
Emma Bonino? "E' una carota, ma ha radici lunghissime."
Giovanna Melandri? "Molto figa, è un'insalata riccia e invitante".
da Tgcom
