Jim Morrison e i Doors, la leggenda continua....

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_Dew_
view post Posted on 3/7/2006, 17:57




Jim Morrison, leggenda senza fine

Sono passati 35 anni dalla sua morte

Il 3 luglio 1971, a soli 27 anni, morì Jim Morrison. Ignote, come ogni mito che si rispetti, le cause e le modalità della morte. La compagna di allora del leader dei Doors, Pamela Carson, riferì alla polizia di averlo trovato in una vasca da bagno. Vero animale da palcoscenico, Jim diventò un'icona per i ragazzi degli anni '60. Memorabili le provocazioni durante le esibizioni live, tanto da essere arrestato nel '69 per oscenità.

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L'artista nacque l'8 dicembre 1943 a Melbourne in Florida da una famiglia modesta. Per cause familiari Jim non ebbe dimora fissa e si spostò da una città all'altra. Appena fu possibile decise di rendersi indipendente e frequentare l'università cinematografica dell'UCLA. Negli anni universitari il solitario Jim Morrison conobbe tantissime persone con cui si divertì ma cominciò anche ad alimentare la sua vena artistica. Fu proprio qui che conobbe il chitarrista e compositore dei futuri Doors, Roy Manzanek. Deluso dall'università, Morrison si trasferì a Venice, dove scrisse molte delle hit della sua carriera.

Fu allora che il cantautore decise, assieme a Roy, di formare un gruppo e di chiamarlo "The Doors". Il nome non fu scelto a caso. Jim sostenne che esistessero nel mondo il noto e l'ignoto e che questi due mondi fossero divisi da una sorta di porta. Lui volle essere una di queste "porte" comunicanti ("Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!" recita uno dei suoi famosi aforismi). Ma l'esperienza musicale con il gruppo, i primi successi, le donne e le fragilità interiori portarono Jim ad assumere droghe sempre più pesanti. L'artista cominciò a non sopportare il peso del grande successo che il primo album del Doors ottenne.

La stampa e l'opinione pubblica americana si divisero in due. Per i ragazzi Jim rappresentò un modello di anticonformismo e ribellione da emulare, mentre per l'America puritana parlò di "pericolo pubblico". La morte a Parigi nel 1971 è avvolta nel mistero più assoluto. L'autopsia non fu fatta. Sul certificato medico si scrisse "morte naturale" per arresto cardiaco. Gli amici, arrivati a Parigi, non poterono vedere il cadavere, la bara fu sigillata subito.

da Tgcom

 
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_Dew_
view post Posted on 3/7/2006, 18:17




Gli aforismi di Jim Morrison


Dal senso della vita alla morte


Fuoco, cammina con me!

L'unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi

Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perchè è la mia vita

C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo

Vivi intensamente ogni piccola cosa della tua vita, perchè un giorno, queste piccole cose, sembreranno grandissime

Questa notte non può durare un eterno, perché fra poco arriverà il mattino, ammesso che ci sia un domani

Se le persone che parlano male di me, sapessero quello che dico io di loro, parlerebbero peggio

Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci

Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta

Vivo per amarti, morirò se dovrò dimenticarti

Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo

Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre

Non accontentarti dell'orizzonte...cerca l'infinito

Il mio migliore amico è lo specchio, perché quando piango non ride mai

I dubbi te li crea la libertà

Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto

La vita è come un autostrada, non finisce mai, ma ci si resta sempre vittima

La droga è la speranza di chi speranza non ne ha più

Il futuro non esiste, è qualcosa che noi rincorriamo e quando lo raggiungiamo subito diventa presente e poi passato

Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore

Non ho scelto io di nascere quindi lasciatemi vivere come mi pare

Non si può dire di aver vissuto se prima non si è provato ciò che è proibito

Quando la gente mi chiede cosa vuol dire amare, abbasso gli occhi per paura di ricordare

Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto


da Tgcom

 
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LuvShady&Us
view post Posted on 5/7/2006, 18:00




nn vorrei fare uno strafalcione ma mi sembra ke tra le celebri frasi di jim morrison ci sia anke: "Ci vietano di amare a quindici anni mentre si può morire a tutte le età" :o:
è di una tristezza bestiale e anke se nn fosse sua resta meravigliosa....
 
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Miciamiao
view post Posted on 11/7/2006, 15:49




MITO :love: :wub: :love: :wub: :love: :wub: :love: :wub: :love: :wub: :love:

ICONA :love: :wub: :love: :wub: :love: :wub: :love: :wub: :love: :wub:
 
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Bambina*In*Ner0
view post Posted on 20/11/2006, 12:50




Un mito!!Adoro Jim e i Doors!
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view post Posted on 24/11/2006, 19:40
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CITAZIONE (Bambina*In*Ner0 @ 20/11/2006, 12:50)
Un mito!!Adoro Jim e i Doors!
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a chi lo dici!!! grandi i Doors :clap:
 
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view post Posted on 3/5/2007, 14:56
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Jim Morrison, un ritratto inedito
In un libro foto e ricordi dal 68 al 70


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Leader dei Doors, capace di ipnotizzare le folle come il dio Dioniso, ma anche giovane artista che scriveva poesie e sognava di fare del cinema. E' questo il Jim Morrison raccontato attraverso foto inedite e aneddoti, episodi di vita insieme, dietro le quinte, nel libro di Frank Lisciandro "Jim Morrison - Diario fotografico"(che esce il 2 maggio). Vicino a Jim all'Ucla, l'Università di Los Angeles, suo amico e collaboratore, questi ha prodotto 25 pellicole, tra cui il film dei Doors "Feast of friends", e con quest'opera ha voluto offrire il ricordo di "un uomo che visse tutta la propria esistenza come l'ultimo minuto di vita sulla terra".

Nato a New York, Lisciandro ha studiato fotogiornalismo alla Michigan State University e si è diplomato in produzione cinematografica alla Ucla dove ha conosciuto Jim Morrison. Con questo libro, ricostruisce la sua vicenda con il cantante, mescolando aneddoti, ricordi, acuti spunti critici ed estraendo bellissime foto tratte da un reportage dal 1968 al 1970, in concerto, negli spostamenti dei tour, in TV, in studio, per fare musica o per recitare le sue poesie (Jim pagò di tasca sua per regalarsi una session del genere l’8 dicembre 1970, giorno del suo 27° compleanno - l’ultimo in vita).

Molte di queste foto sono inedite, Lisciandro le ha tenute per anni nel cassetto aspettando l’occasione giusta.

Lo scenario è la California dell’euforia psichedelica, dell’amore libero, della nuova generazione in conflitto con quelle precedenti.
Qui visse Morrison, uomo visionario, capace già allora di immaginare un mondo diverso. Nonostante la scomparsa prematura, continua a essere un mito per gli appassionati di musica, ma anche per gli studiosi della vita americana del ventesimo secolo. Esplosivo sul palco, quanto poco frenetico nella vita quotidiana, sapeva ipnotizzare i fan che lo inseguivano a qualsiasi ora. Non possedeva nulla, non aveva un appartamento fisso (invano la compagna Pamela tentò di fargli mettere radici), amò e studiò di tutto, dal cinema alla letteratura, da Rimbaud a Edgar Allan Poe. Condusse una vita piena di sogni che, anche se si spensero presto (nel 1971 sotto le droghe, il cuore malato o chissà che cosa), seppe trasmettere a tutti coloro che gli sono succeduti.

 
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view post Posted on 19/6/2007, 12:12
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I Doors cantano Elvis Presley
Nel triplo live "Live in Boston: 1970"



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Il triplo disco "Live in Boston: 1970" dei Doors (in uscita il prossimo 23 luglio) contiene delle chicche per tutti i fan della band. La registrazione riconsegna Jim Morrison in una delle ultime apparizioni con grandi successi del calibro di "Alabama Song (Whisky Bar)", "Light my fire" e "Break on through" oltre a una cover di "Mistery Train" di Elvis Presley.

Un disco dalla durata complessiva di oltre tre ore che vede riunita tutta la band con Ray Manzarek, John Densmore e Robby Krieger sul palco con il leader Jim Morrison a Boston. In scaletta molti successi e alcuni dialoghi ironici di Morrison con i suoi fan in cui parla addirittura di Adolf Hitler. "Adolf Hitler è ancora vivo? - chiede Jim - Ho dormito con lei la scorsa notte!". "Live in Boston: 1970" è stato missato e masterizzato dall'ingegnere del suono Bruce Botnick, che ha lavorato con la band in diverse tappe del tour tenutosi nel 1970. Molte delle canzoni contenute nella tracklist non sono mai state pubblicate. "Questi concerti sono molto interessanti - scrive Botnick nel booklet - e ci sono delle rarità come Roadhouse Blues".


TRACKLIST
Disc 1 - First Show
1. Start [1:44]
2. All Right, All Right, All Right [0:13]
3. Howling & Moaning [0:40]
4. Roadhouse Moan [0:34]
5. Roadhouse Blues [4:48]
6. Ship Of Fools [6:34]
7. Alabama Song (Whisky Bar) [2:02]
8. Back Door Man [2:17]
9. Five To One [10:26]
10. When The Music's Over [15:00]
11. Rock Me [7:03]
12. Mystery Train [7:15]
13. Away In India [1:54]
14. Crossroads [5:14]
15. Prelude to Wake Up! [0:48]
16. Wake Up! [1:33]
17. Light My Fire [12:07]

Disc 2 - Second Show
1. Start [1:22]
2. Break On Through [8:12]
3. I Believe In Democracy [0:33]
4. When The Music's Over [14:19]
5. Roadhouse Blues [5:53]
6. The Spy [5:43]
7. Alabama Song (Whisky Bar) [1:40]
8. Back Door Man [2:27]
9. Five to One [7:05]
10. Astrology Rap [0:38]
11. Build Me A Woman [4:18]
12. You Make Me Real [2:58]
13. Wait A Minute! [0:52]
14. Mystery Train [8:26]
15. Away In India [2:27]
16. Crossroads [3:21]

Disc 3 - Second Show Continued
1. Band Intros [0:35]
2. Adolf Hitler [0:23]
3. Light My Fire [5:47]
4. Fever [0:23]
5. Summertime [7:26]
6. St. James Infirmary Blues [0:49]
7. Graveyard Poem [1:13]
8. Light My Fire [1:45]
9. More, More, More! [0:19]
10. Ladies & Gentlemen [0:13]
11. We Can't Instigate [0:13]
12. They Want More [1:16]
13. Been Down So Long [6:46]
14. Power Turned Off [9:08]


direi che e' imperdibile :woot:
 
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