Harry Potter - SPOILER, solo per chi ha letto i primi 6 libri

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view post Posted on 10/7/2006, 19:27
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qualche giorno fa' ho visto al Tg la Rowling e ha dato delle anticipazioni, ha detto che nell'ultimo libro moriranno due personaggi fondamentali, mi e' venuto il panico e ho pensato potessero essere Ron ed Hermione
questa dichiarazione inoltre ha spento le mie speranze sul fatto che Silente possa essere ancora vivo perche' se ne devono morire altri due allora significa che lui e' morto davvero.
Su Harry e la sua probabile morte ha detto solamente che per il bene supremo occorrono dei sacrifici :cry:
 
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Katy72
view post Posted on 10/7/2006, 19:50




questa si è montata la testa @__@ va a finire che lo odierò Harry Potter...
 
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Irene!
view post Posted on 11/7/2006, 11:05




Ma secondo voi Silente è morto davvero e Piton è un bieco traditore e uno schifoso doppiogiochista??? :sick: :cry:
Per la prima ho paura che la risposta sia positiva... Mentre per la seconda non ci credo, Silente non poteva avere così fiducia e difenderlo contro tutto e tutti se non ne aveva motivo... E' probabile che si sia fatto uccidere per il bene supremo appunto <_< e che tra i 2 ci fosse un patto... Boh. Comunque questa "trovata" non mi è piaciuta. E voglio proprio vedere come farà Harry contro Voldermort, non è bravo negli incantesimi mentali ed è una frana nella lettura della mente e nell'occlumanzia!!! :.azz:
 
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view post Posted on 11/7/2006, 11:15
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io fino a poco tempo fa' pensavo che Silente in realta' fosse vivo ma ora ho dei seri dubbi perche' se devono morire altre due persone allora puo' essere che la rowling ci abbia preso gusto
la cosa che mi da' fastidio e' come e' avvenuta la morte di Silente.......Silente che supplica Piton, non esiste!!! :angry:
e poi non posso credere che Silente sia stato cosi' ingenuo, l'unico mago temuto da Voldemort morto in quel modo, non me ne faccio una ragione :cry:
 
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Irene!
view post Posted on 11/7/2006, 11:19




Ma forse la supplica va vista nel senso di non avere ripensamenti ossia ha supplicato Piton di farlo e non di non farlo.....
Silente non è stupido, capiva le persone con un solo sguardo, quindi c'è sicuramente qualcosa che non sappiamo e non credo alla spiegazione più semplice! Poi Piton mi starà anche antipatico ma non penso sia un mangiamorte e che per tutto il tempo ad Hogwarts abbia fatto il doppio gioco!
Per me Silente ha pensato che la sua morte fosse il male minore..... :unsure: :angry:
Non penso che nel settimo moriranno Ron ed Hermione, sarebbe un autogol clamoroso per la Rowling! :.azz:
 
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view post Posted on 11/7/2006, 12:58
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ma io pure non sono convinta fino in fondo che Piton sia malvagio, io non ci credo, tra l'altro io credo che Piton fosse innamorato della madre di Harry.



cmq alcune info da: http://www.lumos-italia.com/index.html

Possibile data di pubblicazione: 07 Luglio 2007

Al momento l'ultima parola del libro è "scar", cicatrice.

Ci sarà un importante rivelazione su Lily Evans e sull'importanza per Harry di avere "gli occhi di sua madre".

Non ci saranno più scene di Quidditch

Ci saranno nuove informazioni sullo specchio che Sirius aveva regalato ad Harry e su Sirius stesso.

Rita Skeeter e Dolores Umbridge ritorneranno.

Scopriremo cosa ha visto Dudley quando ha incontrato i Dissennatori nel quinto libro.

Scopriremo molto di più su petunia Dursley e sui suoi rapporti epistolari con Silente.

Avremo nuove informazioni sul passato di Albus Silente.

Non ci saranno nuovi personaggi nell'ultimo capitolo della Saga.
 
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view post Posted on 11/7/2006, 13:38
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fonte: http://www.badtaste.it/index.php

Intervista alla Rowling 26/06/06:

Vi proponiamo in esclusiva la traduzione italiana dell'intervista concessa da JK Rowling questo pomeriggio, nella trasmissione televisiva "Richard & Judy". Ecco la prima parte della trascrizione: la seconda sarà pubblicata domani.

Qui trovate un videoclip dell'intervista.

Richard: Una delle cose più belle dei libri è vedere Harry crescere e diventare un adolescente scontroso. A cosa ti sei ispirata per descrivere Harry e i suoi coetanei?

JK: Mia sorella era molto scontrosa negli anni dell'adolescenza!

Judy: So cosa voglio che accada alla fine della serie: che Hermione sposi Ron e Ginny sposi Harry! Sarò disperata se non dovesse succedere. Al momento l'ultimo capitolo dell'ultimo libro è al sicuro nella tua cassaforte, vero?

JK: Sì, l'ultimo capitolo è già scritto ed è nascosto in cassaforte; però nel frattempo è un po' cambiato.

Judy: Ah, davvero?

JK: Sì, uno dei personaggi è stato graziato.

Richard e Judy: Graziato? In che senso?

JK: Due personaggi muoiono, e non avrei voluto farli morire; mentre un altro, che sarebbe dovuto morire nelle mie intenzioni originarie, non muore più.

Judy: Sono personaggi particolarmente amati?

JK: Beh, è una sofferenza, ma andava fatto. D'altronde, abbiamo a che fare con il Male Puro, quindi... Il Male non colpisce le comparse, sai com'è.

Richard: L'hai detto a tuo marito, ovviamente...

JK: Non gli dico proprio tutto.

Richard: e pare che lui abbia risposto "Oh no, non quel personaggio!"

JK: In effetti non è stato molto felice della mia scelta.

Richard: Tutti i giornali si domandavano se oggi avresti dato una risposta alla domanda: Harry morirà? Ed è ridicolo, perché non credo che tu sia disposta a darci un sì o un no. Ma ti chiedo: hai intenzione di fargli ancora del male?

[tutti ridono]

Judy: Perché, non ha sofferto già abbastanza, poverino?

JK: Ogni anno Harry salva il mondo, e poi torna a scuola e si ritrova vittima del bullismo...

Richard: Ma sei mai stata tentata di farlo morire?

JK: Certo non prima del settimo libro, perché sapevo fin dall'inizio che ce ne sarebbero stati sette. Ma comprendo bene la mentalità di quegli scrittori che fanno morire il loro protagonista: così sono certi che dopo la propria morte nessuno scriverà un sequel! Così ha fatto, per esempio, Agatha Christie con Poirot. Ma questo non vuol dire che anch'io farò così.

Judy: Quando hai iniziato a scrivere, da dove sei partita? Dalla magia, dal collegio, dal personaggio di Harry?

JK: Harry e la magia, insieme. L'idea di partenza è stata: un ragazzo, che è un mago, ma non lo sa. Questa era la premessa, e da qui ho proceduto a ritroso, per costruire tutti gli antefatti, che come sapete sono tanti e complessi. Soprattutto nel settimo libro, perché ho ancora molte cose da spiegare.

Richard: Ti è capitato di pentirti di aver scritto una certa cosa, poniamo, nel secondo libro, perché poi ti ha impedito di far succedere una certa altra cosa in un libro successivo?

JK: Sì, è successo, per fortuna non con punti essenziali della trama. Ma un paio di volte mi sono andata a cacciare in un vicolo cieco, e mi sono detta: se solo non avessi rivelato questo dettaglio così presto, poi mi sarei trovata meno in difficoltà. Ma credo sia normale, essendo la trama dei libri così complessa.

Richard: Hai finito di scrivere il settimo libro?

JK: L'ultimo capitolo è scritto - l'ho scritto negli anni Novanta, forse addirittura nel 1990 - ma il libro non è finito. Però sono a buon punto.

Judy: Ma davvero? Quindici anni fa sapevi già come sarebbe finita la storia?

JK: Sì, e sono stata rimproverata da un paio di persone. Mi dicevano che ero arrogante a pretendere di scrivere il finale quando avevo appena iniziato la serie, e non avevo ancora neppure un contratto con un editore! Ma sai, quando non hai niente da perdere, ti butti: cos'altro puoi fare?

Judy: E quando hai iniziato a sviluppare i temi più cupi, il lato oscuro, il male? Secondo me la svolta c'è stata nel terzo libro, con i Dissennatori. Questo aspetto è sempre stato nel progetto, o è emerso durante la scrittura?

JK: Era previsto, perché crescendo Harry diventa un mago sempre più potente, e Voldemort riacquista il suo potere, e la sua consistenza corporea. Sono d'accordo, i libri diventano progressivamente più cupi; ma penso ancora che la scena di Voldemort sulla nuca di Raptor nel primo libro sia una delle cose più angoscianti che io abbia mai scritto. E anche la figura incappucciata che beve sangue di unicorno, sempre nella Pietra filosofale. Sono immagini piuttosto macabre, quindi non penso si possa dire che il tono dei libri cambi in modo repentino con il terzo libro. Quello di cui scrivo è un mondo in cui succedono cose molto brutte. Harry entra a far parte di un mondo straordinario e affascinante, ma viene anche subito in contatto con gli aspetti meno belli.

Richard: Che gioia hai provato quando hai finalmente ottenuto un contratto con l'editore? Devi aver fatto salti di gioia...

JK: E' stato incredibile. Poi l'euforia è diventata... terrore.

Richard: Ma quando ti sei resa davvero conto che non si trattava di semplici bestseller, ma di un fenomeno senza precedenti? Un fenomeno storico, davvero: tu passerai alla storia dell'editoria!

JK: Per i primi tre libri, non ci credevo. Negavo l'evidenza a me stessa. E questo non ha fatto bene alla mia reputazione, perché ero come un cervo accecato davanti ai fari di una macchina: mi rifiutavo di credere che stesse accadendo davvero, e minimizzavo la situazione. Ma poi i giornalisti sono sul tuo zerbino, leggi di Harry Potter sui giornali, ed è una sensazione surreale. Un giorno ho letto sul giornale il resoconto di una partita di tennis con Venus Williams, e uno dei suoi tiri era paragonato a un Bolide del Quidditch. E il giornalista dava per scontato che i lettori sapessero cos'era un Bolide! Non credevo ai miei occhi.

Richard: L'improvvisa ricchezza ha cambiato la tua vita?

JK: Francamente, è una gran bella cosa! Se hai passato anni difficili, e io ne ho passati... [JK balbetta, non trova le parole, sembra un po' in imbarazzo, NdT] A volte i giornalisti se ne escono con cifre assolutamente sovrastimate: quando hanno iniziato a definirmi milionaria, non lo ero affatto. E' strano, quando fino a un momento prima contavi ogni penny.

Judy: In pratica, diventi un'altra persona.

JK: Mi sono sentita come se un riflettore mi fosse stato puntato addosso all'improvviso. Mi sono sentita in debito verso la persona che ero stata fino al giorno prima.

Judy: Come l'ha presa tua figlia Jessica?

JK: Puoi immaginare: essere la figlia di JK Rowling... Gli altri ragazzi a scuola cercavano di estorcerle il titolo del prossimo libro. Ma lei è straordinaria.

Richard: Prima di incontrare tuo marito dicevi che trovare un uomo era difficile...

JK: Soprattutto per via dei bambini piccoli. E di nuovo, negavo a me stessa la realtà, e insistevo nel non volere bambinaie e babysitter...

Judy: Ora sei felice, hai una bella famiglia...

JK: Sono così fortunata.

Richard: Tua madre è morta a 45 anni mentre stavi scrivendo il primo libro, e tu hai detto che il tema portante dei libri è la morte. E' stata la scomparsa di tua madre a ispirarti?

JK: Sicuramente. Nella prima stesura ho fatto morire i genitori di Harry con molta leggerezza. Poi mia madre è morta, e io non potevo più sopportare che James e Lily morissero in quel modo stupido.

Judy: E' per questo che lo spirito dei genitori rimane una presenza costante nella vita di Harry? Nelle foto, e nello specchio...

Richard: Non mi stupirei se mi dicessi che hai versato qualche lacrima mentre scrivevi la scena dello Specchio delle Brame.

JK: Quello è uno dei miei capitoli preferiti.

Judy: I tuoi libri parlano del Male, ma c'è anche molto humour (per esempio, io adoro Gilderoy Allock!). Sono due aspetti della tua personalità?

JK: Sì, credo di sì.

Richard: Il settimo libro sarà davvero l'ultimo?

JK: Ho sempre detto che mi piacerebbe scrivere un'enciclopedia di Harry Potter per beneficenza. Ma è una cosa ben diversa da un romanzo.

Richard: Ma perché proprio sette?

JK: Perché credo che quando hai detto quello che avevi da dire, sia ora di mettere la parola fine. La cosa migliore è smettere quando la gente non si è ancora stufata di te.

Richard: L'ho letto su "Tatler"... E' vero che hai già scritto un altro libro, un racconto per bambini?

JK: Sì, non è terminato ma ne ho scritto una buona parte. E' una specie di fiaba, per bambini piccoli. Ed è molto più breve dei libri di HP. Sarà bello, dopo Harry, avere a che fare con un progetto di proporzioni meno vaste.

Richard: Scriveresti un'altra saga delle dimensioni di HP?

JK: Mi piacerebbe, ma non credo di potermi inventare un'altra storia così complessa e lunga.

Judy: Eppure io credo che prima o poi, non potrai evitare di tornare a Harry, in qualche forma o modo...

JK: Sì, "Harry Potter e la Crisi di Mezz'età"!


Ecco la traduzione della seconda parte: JK Rowling risponde alle domande di un gruppo di giovanissimi ammiratori... e dei due conduttori della trasmissione, Richard e Judy.

Judy: Più persone hanno acquistato un libro di HP dell'intera popolazione di Francia, Italia e Germania messe insieme! Ecco oggi con noi l'inventrice della scuola più pericolosa dell'intero sistema educativo britannico: Hogwarts!

[E' proiettato uno spezzone del quarto film. Iniziano le domande dei bambini]

Domanda: Se tu fossi un personaggio dei tuoi libri chi saresti?

JK: Probabilmente Hermione. Il suo personaggio è vagamente basato su me stessa quando ero giovane. Ero abbastanza antipatica e rompiscatole, e amavo studiare. In realtà Hermione è una fusione di me e mia sorella.

Judy: Ma eri tu quella che se ne usciva con citazioni da libri che aveva letto?

JK: Non credo di essermi mai spinta così lontano! [ride] Ma ero secchiona. Mia sorella invece era l'attivista politica, la paladina degli Elfi domestici insomma! Io sono stata caposcuola, ma nella mia scuola non era segno di grande popolarità...

[Una bambina dice che il suo personaggio preferito è Harry]

JK: Oh, è strano, tempo fa in un sondaggio è risultato che non molte persone preferiscono Harry... Qualcosa come il 2 per cento! Ron è molto più popolare. Anche Hagrid ha molti fan!

Domanda: Cosa vedresti in un Molliccio?

JK: Quello che vede la signora Weasley: la mia famiglia morta. So che è terribile, ma è la paura più grande di ogni genitore.

Domanda: Qualcuno dei tuoi personaggi è basato su persone esistenti?

JK: Allock è basato su una persona che conosco. Un quotidiano credette di individuare la persona in questione, ma si sbagliarono. La persona che avevo in mente io era davvero simile ad Allock, nei libri ho aggiunto molto poco alla realtà! E' stata l'unica volta in cui ho inconsciamente deciso: "ora inserirò la persona X nei miei libri".

Richard: Ti piaceva X?

JK: No, detestavo X! Cosa che penso si intuisca dal personaggio di Allock... X è l'egocentrismo fatto persona: scommetto che ora penserà: "Oh, JKR mi adora, mi ha dedicato un personaggio! Voleva sposarmi ma le ho detto di no..."

Richard: Sai che un giorno Carly Simon rivelò chi era la persona che aveva ispirato la canzone "You're So Vain"? Dovresti fare la stessa cosa con X!

JK: Non voglio rovinargli la vita!

Domanda: Cosa scriverai dopo Harry Potter?

JK: Devo terminare di scrivere un libro per bambini.

Judy: Ti dispiacerà molto quando l'ultimo libro sarà uscito?

JK: Certo, Harry mi mancherà molto.

Domanda: Hai scritto Harry Potter per qualcuno in particolare? Sei stata ispirata da qualcuno?

JK: Me stessa! Era qualcosa che davvero volevo fare, e scriverlo è stato così divertente!

Richard: L'idea è saltata fuori dal nulla?

JK: Sì! Ero sul treno, da Manchester a Londra, e l'idea mi è venuta. Così, dal nulla! Non completamente sviluppata, ma già coerente. Quando il treno è arrivato a Londra, Harry era nato.

Judy: A me piacciono molto i giochi di parole. Adoro il nome "Diagon Alley" [= diagonally, "diagonalmente"]. Non è meraviglioso?

Domanda: Hai sempre voluto fare la scrittrice?

JK: Sempre. Da bambina usavo parole che mi piacevano, ma di cui ignoravo il significato. Ma amavo le parole. Ho sempre amato le parole.

Richard: Ti capita ancora di scrivere al tavolino di un caffè?

JK: Sì, è il luogo in cui mi concentro meglio. Ovviamente non rivelerò il nome del bar!

Domanda: E' stato difficile inventare le regole del Quidditch?

JK: Le ho inventate in mezz'ora, dopo aver litigato con il mio ragazzo di allora. Forse è per quello che ho inventato i Bolidi!

Domanda: Come fai a inventare tutti quegli animali?

JK: Molti degli animali che compaiono nei miei libri provengono dalla mitologia, anche se li ho un po' modificati. Per esempio gli ippogrifi, di cui la mitologia non dice molto.

Domanda: Il mio personaggio preferito è Hermione...

JK: Non ci posso credere! Sei il primo maschietto che incontro il cui personaggio preferito è lei! E dimmi, ti piaceva anche prima che Emma Watson la interpretasse?

[Tutti ridono; il povero bambino ammutolisce.]


 
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Irene!
view post Posted on 11/7/2006, 14:47




Grazie per l'intervista Nadia, molto interessante!!! Mah, speriamo bene... :unsure:
Io invece girovagando in internet ho trovato su un forum questo post, ve lo riporto perché riassume benissimo anche il mio pensiero al riguardo!

E se tra Silente e Piton ci fosse stato un accordo in base al quale Silente gli ha chiesto di ucciderlo se non ci fossero state altre alternative, magari solo per impedire ad un ragazzo come Draco, ancora innocente, di macchiarsi l'anima con un assassinio? Se Silente avesse voluto sacrificarsi per permettere a Piton di conquistare definitivamente la fiducia di Voldemort e poter così scoprire e distruggere gli Horcrux?
Forse quando hanno litigato nella foresta Piton cercava solo di ribellarsi all'ordine di Silente che gli imponeva di ucciderlo dicendo che non ce la faceva proprio a fare una cosa così terribile!
Perché Silente, fino all'ultimo istante, continua a professare la sua fiducia in Piton e lo vuole vicino a sé, e quando Piton arriva , dovrebbe averne paura e implorarlo di non ucciderlo? Solo perchè un Mangiamorte si rivolge a Piton come se fosse uno dei loro? Ma per Silente tutto ciò è normale, Piton è la sua spia quindi i Mangiamorte devono pensare che lui sia un Mangiamorte e ciò non stupisce per niente Silente. Il Preside voleva a tutti i costi che Piton arrivasse sulla torre, tanto è vero che la tira in lungo all'infinito con Draco, e quando piton arriva non fa e non dice nulla, se non guardarsi intorno e mettere Draco dietro a se stesso: Silente non ha alcun motivo di credere che Piton voglia fargli del male. perchè implorarlo di NON ucciderlo? E se, invece, gli avesse ricordato la promessa che aveva ottenuto da Piton, magari proprio quel giorno nella Foresta, che, in caso di necessitò, lo avrebbe ucciso salvando Draco e Piton stesso (causa Voto)? Mi sembra che sulla torre, con 4 mangiamorte contro e Silente comunque mezzo morto per la pozione velenosa bevuta nella caverna, non ci fossero molte possibilità di vittoria per i "buoni".

Pensiamo un po' a cosa sarebbe accaduto se Piton non avesse ucciso Silente:
1)Piton moriva subito a causa del Voto,
2)Uno dei 4 Mangiamorte avrebbe ucciso Silente
3)Harry sarebbe stato libero dal Pietrificus ma con 4 mangiamorte davanti poteva anche rimetterci le penne
4)i 4 mangiamorte sarebbero scesi a dar man forte agli altri e avrebbero sconfitto quelli dell'Ordine (la Tonks racconta a Harry che quando Piton è sceso dalla torre e si è trascinato dietro i mangiamorte che stavano combattendo, loro -quelli dell'Ordine- stavano per essere sconfitti) e poi sarebbero dilagati per la scuola seminando morte e distruzione (e ricordiamoci che c’era un Lupo Mannaro fra loro, Grayback, che non aveva bisogno della luna piena per azzannare i ragazzini)

Invece Piton ha ucciso Silente (su sua precisa richiesta: Severus, per favore, fa quello che mi hai promesso, salva te stesso e Draco e porta via questi mangiamorte dalla scuola salvando anche gli altri studenti) e poi:
1) ha portato via i Mangiamorte dalla scuola incitandoli più volte a fuggire quando si fermavano
2) ha impedito che un Mangiamorte crucciasse Harry, con la scusa che Voldemort voleva ucciderlo di persona. Ma la Cruciatus non uccide, infligge solo dolore e se Piton odiasse veramente così tanto Harry perché non l’ha lasciato soffrire almeno qualche minitino?
3) ha sempre respinto gli incantesimi di Harry senza mai fargli veramente del male: l’unica reazione dura l’ha avuta quando Harry gli ha dato del codardo per aver ucciso Silente. E se a Piton, invece, quel gesto fosse costato tutto il suo coraggio, visto che per lui significava uccidere l’unica persona che si fidava di lui e che, probabilmente, gli voleva anche bene, non sarebbe lecita una sua reazione un po’ incontrollata? E che cosa c’è sul volto di Piton in quel momento? Forse rabbia o odio? No, in quel momento sul viso di Piton c’è solo DOLORE, un dolore immenso (come quello del cane rinchiuso nella capanna che brucia). E perchè mai Piton dovrebbe soffrire, in quel momento, se non perché è stato costretto, per il bene superiore, ad uccidere Silente, suo amico e mentore?
4) e se anche Voldemort voleva veramente uccidere Harry di persona, perché mai Piton non schianta Harry (ce lo ha alla sua mercè, disteso a terra e senza più bacchetta) e non se lo carica in spalla per portarlo in dono all’Oscuro Signore? Perché invece, ne approfitta per dare un’ultima importante lezione scolastica a Harry, ricordandogli che, in un duello, per poter vincere, deve usare gli incantesimi non verbali ed occludere la mente affinché l’avversario non possa leggerglieli e prevenirlo comunque?

Ed ancora: se Piton era un cattivo mangiamorte che per 16 anni aveva finto con Silente, non pensate che al momento in cui, finalmente, può ammazzarlo, sul suo viso avrebbe dovuto esserci un’immensa soddisfazione? E ce lo vedete Piton che sta zitto, lui così sarcastico e pungente, e non si lascia scappare neppure un “Crepa vecchiaccio della malora, tu è i tuoi sorbetti al limone”???
No, Piton invece sta zitto e sul suo viso c’è odio e disgusto. Guarda a caso, proprio la stessa espressione che c’era sul viso di Harry quando, nella caverna, costringeva Silente a bere la pozione velenosa, solo perché aveva promesso a Silente che avrebbe obbedito ai suoi ordini (e Silente gli aveva detto di fargliela bere fino all’ultima goccia). Non vi sembra una strano parallelo questo, che potrebbe confermare che anche Piton stava eseguendo gli ordini di Silente e l’odio ed il disgusto lo provava per se stesso e per quello che era costretto a fare, esattamente come Harry ha provato odio e disgusto per sé e per quel stava facendo nella caverna?
 
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view post Posted on 11/7/2006, 15:00
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bel post, in effetti la spiegazione potrebbe essere valida, del resto io non credo e non credero' mai che Silente e' un ingenuotto che si e' fatto fregare in quel modo da Piton, impossibile.
 
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Irene!
view post Posted on 17/7/2006, 15:12




Ma il settimo libro quando uscirà??? Credo tra un anno minimo... :uffa: :cry:
 
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view post Posted on 17/7/2006, 15:23
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CITAZIONE (Irene! @ 17/7/2006, 16:12)
Ma il settimo libro quando uscirà??? Credo tra un anno minimo... :uffa: :cry:

se non sbaglio marzo 2007 o giu' di li', in inglese pero' :cry:
 
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EffeCi
view post Posted on 2/8/2006, 16:10




CITAZIONE
2/8/2006
Harry Potter non deve morire!
Appello di King e Irving alla Rowling


Anche Stephen King e John Irving si schierano in difesa di Harry Potter. I due scrittori hanno lanciato un appello alla collega britannica J.K.Rowling perché risparmi il maghetto nel settimo e ultimo episodio della saga. La scrittrice non ha promesso niente ed ha detto di voler concludere come ha in mente ormai da tempo. I fan dovranno rimanere con il fiato sospeso fino al 2007 per conoscere quale sarà il destino di Harry.

Il terremoto è iniziato quando la Rowling ha dichiarato che nell'ultimo libro sarebbero morti due personaggi e non ha escluso l'uccisione del protagonista. Questo annuncio ha gettato nel panico i fans e scatenato una ridda di ipotesi, con tanto di scommesse, su chi avrebbe potuto eliminare Harry.

Gli ultimi difensori del maghetto sembrano essere i due noti scrittori americani che, approfittando di una conferenza stampa congiunta, hanno lanciato l'ultima offensiva per la salvezza del mago. John Irving ("Il mondo secondo Garp") ha semplicemente sospirato: "Incrocio le dita per Harry". Il maestro dell'horror Stephen King spera che la Rowling mostri "correttezza" verso il suo personaggio, evitando di ripetere l'errore di Arthur Conan Doyle che aveva ucciso Sherlock Holmes, salvo poi farlo resuscitare a furor di popolo.

La scrittrice non sembra però essersi fatta intenerire dalle opinioni dei colleghi ed ha anzi dichiarato che l'avvicinarsi della conclusione del libro le sta facendo provare un senso di liberazione. La Rowling dice di esser soddisfatta e di aver trovato la soluzione per la fine dell'avventura. "E' quella che avevo sempre pensato - dice - anche se un paio di personaggi che mi aspettavo sopravvivessero sono morti, mentre un altro ha avuto una sospensione della pena".

Sul modo in cui terminerà il romanzo c'è il più stretto riserbo, anche se l'autrice dice di capire che "uno scrittore voglia uccidere un personaggio, per evitare che dopo la propria morte altri continuino la saga". E questo di sicuro non tranquillizzerà gli appassionati che già sono pronti al peggio.

Tgcom.it

 
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Katy72
view post Posted on 2/8/2006, 16:34




io per ora non voglio pensarci fino al momento dell'uscita del libro...però...ci rimarrei male se Harry morisse

Edited by Katy72 - 2/8/2006, 23:15
 
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view post Posted on 2/8/2006, 19:34
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se la Rowling fa' morire Harry la strozzo con le mie mani, e cmq io non comprerei MAI un libro su Harry che non sia stato scritto da lei, e credo che anche molti altri fans la pensino come me quindi che stia tranquilla e faccia trionfare Harry
 
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fior*di*loto*
view post Posted on 2/8/2006, 20:07




In ogni storia che si rispetti i buoni sentimenti dovrebbero trionfare...quindi harry non dovrebbe affatto morire, casomai dovrebbe essere voldemort ad avere la peggio, tutti i frammenti della sua anima trovati e distrutti...poi chissà mai che silente compaia o come patronus o che abbia anche lui un frammento della sua anima da qualche parte...poi piton non mi ha convinto
 
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30 replies since 10/7/2006, 19:27   377 views
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