Sempre da Vipline, che adesso dà il rientro di Bonolis in Mediaset sicuro, anzi deciso già da qualche tempo
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Il Festival di San Paolo è acqua al mulino di Bonolis Dopo Sanremo. Ovunque si collochi in tv - la Rai ci spera ancora, ma sarà Mediaset a riprenderselo - il conduttore ha già vinto la partitaMa quale Sanremo? Comunque lo si guardi, è stato soprattutto il Festival di San Paolo. Bonolis da questo 55° Sanremo (una buona edizione, classica e per lui fortunata, anche a causa di alcuni tragici eventi di contorno che hanno ravvivato l'attenzione) esce vincente e rafforzato.
Per Mediaset (lui lo sa, e ci marcia) è ora più che mai indispensabile riaverlo, sia per riequilibrare il fronte del varietà, quest'anno alquanto zoppicante, sia per toglierlo a Raiuno, che con "Affari tuoi" nelle mani di Paolino sta legnando "Striscia la notizia" e Publitalia nella fascia vitale del cosiddetto access prime time.
Riportando il figliol prodigo all'ovile (introiettandolo, direbbe Bonolis di se stesso), anche Ricci e i suoi potrebbero tornare a respirare e sperare di non chiudere bottega.
Un accordo - ne abbiamo parlato in anteprima - che sembrava già chiuso ad Arcore qualche mese fa. Ma ora quel dannato Bonolis mette insieme un Festival che porta a casa ogni sera, come minimo, il 50% di share. La Rai avrebbe bisogno di lui, e a Paolo e al suo agente, Lucio Presta, tutto sommato non dispiacerebbe affatto dare il colpo di grazia a Ricci con un altro anno di pacchi assassini. Che le carte si siano davvero rimescolate? Probabilmente no, probabilmente tutto resta come prima, in un copione già scritto. Con Paolo che torna a Cologno dopo la manfrina del tormentato rinnovo di contratto con la Rai.
Però non stupisce la notizia, peraltro un po' romanzata e subito smentita, che Piersilvio Berlusconi in persona, preoccupato dal fatto che Bonolis potesse rialzare la cresta dopo il Festival e riavviare trattative con la Rai, sia volato a Montecarlo in questi giorni per chiudere i conti in modo definitivo e buttare sul piatto a Paolo l'offerta irrinunciabile: 160 miliardi del vecchio conio (sempre per dirla alla Bonolis) in quattro anni e - sennò non ci sarebbe gusto - la testa del nemico giurato Ricci. Che dovrebbe essere cassato, ridimensionato o comunque perdere il suo magico spazio del dopo Tg.
E' evidente a tutti come Bonolis, comunque vadano le cose, dovunque si collochi (e dovrà essere Mediaset, per forza di cose, di mercato e di ragion di stato economico-televisiva) abbia già vinto la partita. Beato lui.
Chance il Giardiniere
07/03/2005
Edited by FoxMulder - 7/3/2005, 00:30