Mi è stato segnalato
questo bell'articoletto, tratto da Dagospia.
Per chi vuole sorbirsi anche le foto dei due trash del momento, questo è il link:
http://213.215.144.81/public_html/articolo...ndex_17683.htmlCostanzo ogni giorno precipita più in basso.
CAFONALISSIMO – SCENE DI CACCIA IN BASSA SESSONIA: CORRI! CI SONO COSTA & DANY CHE PRESENTANO IL LORO FILMETTO FUMETTO – “TROPPO BELLI”, OVVERO LA RIVINCITA DELLE “COZZE” URLANTI – IL FUNERALE DELL’”ATTORE”…
Gabriella Sassone per DagospiaReportage di Umberto Pizzi da Zagarolo
Si temeva un’accoglienza carnevalesca, come quella riservata mesi fa alle Lecciso durante una pubblica apparizione: il lancio di uova marce (la voce girava da giorni). Tutto è filato invece liscio come l’olio. Tranne quella cassa da morto di cartone, con la croce posta accanto alla scritta “Attore”, portata a spalla da quattro "becchini" che assomigliavano più a degli zombie, truccati com’erano con rossetto scarlatto e gote imbiancate. Seguiti da un gruppetto di altri "zombie" coperti da occhialoni scuri o maschere nere, pronti a celebrare con l’aria mesta il funerale del mestiere di attore.
La carnevalata-colpo di teatro, insomma, non è mancata all’anteprima a pagamento dell’attesissimo film "Troppo belli", starring gli idoli mediatici Costa & Dany. Ovvero i nuovi (gli piacerebbe) Maurizio Arena e Renato Salvatori: al loro "Poveri ma belli" si sono ispirati per questa storiella modellata sulle loro vite. I "poveri ma belli" rincorrevano una donna, i "Troppo belli" rincorrono il successo anche se inciampano nell’amore…
Roma, giovedì 21 aprile, ore 20. La multisala Adriano è già presa d’assalto da orde di donne di tutte le età, mamme, figlie, nonne, armate di telefonini che fanno clic, arrivate persino con pullman da Milano e Lodi. Cose che si fanno solo per la morte del Papa, per la squadra del cuore quando gioca in trasferta e per loro, gli amatissimi ex spogliarellisti Vitagliano e Interrante. Due venuti dal nulla che ce l’hanno fatta. Ad arrivare al Nulla.
Ci sono persino, che tenerezza, due bimbe di 8 anni, Sara e Arianna, identico cappottino candido e un fascio di rose rosa tra le mani. "Sono per Alessandra. Anche se a noi piace molto Costantino, è bellissimo". Strapotere del tele-trash. Nel foyer del cinema sono schierati dietro il cordone rosso una trentina di fotografi, reduci dall'inaugurazione della Casa del Jazz. Vigilati da una ventina di security-man della Palazzi Service.
Fuori, per la gioia delle telecamere, si materializza la lugubre messinscena. Gli attori-becchini-zombie distribuiscono volantini listati a lutto che recitano così: " Oggi 21 aprile 2005 dopo una lunga agonia è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari la professione dell’attore. Ne dà il triste annuncio lo ZAP (Zona Attori Professionisti). Salireste su un aereo pilotato da uno sceneggiatore? Vi fareste curare un dente da un vigile? Andreste in analisi da un arredatore di interni?".
La protesta, composta e tutto sommato originale, viene spiegata a tutti i microfoni da Tatiana, portavoce del drappello di attori feriti dallo sbarco in pompa magna sul grande schermo di Costa & Ale. "Gli attori veri sono morti. Questo film è la goccia che fa traboccare il vaso. Non ce l’abbiamo con Costantino e Daniele, ma loro rappresentano l’andazzo del sistema. E’ ora che la preparazione e la competenza professionale non siano un accessorio. Proponiamo la creazione di un albo professionale degli attori a tutela della categoria".
Sacrosante e inutili rimostranze. I funerei attori cercano di entrare al cinema ma vengono bloccati. Enrico Lucherini, che in vita sua ne ha viste (e create tante) non crede ai suoi occhi. Da vecchio volpone di cinema però si diverte e azzarda: "Sono i girotondini di Nanni Moretti. Incredibile! Li avrà mandati lui?".
Arrivano i produttori della pellicola realizzata col sostegno di Umbria Film Commission, Giampaolo Letta (Medusa) con la moglie Rosanna, i produttori Marco Poccioni e Marco Valsania (Rodeo Drive). Il regista di "Troppo belli", da oggi sarà in 350 sale italiane (sic), Ugo Fabrizio Giordani, entra con le figlie Federica, Flaminia e Flavia di 17, 14 e 8 anni. "Sono venute per me, non per Costantino e Daniele". La più piccola gli domanda: "Papà, perché ci sono i giornalisti e i fotografi?".
Ecco emozionati e poco inclini ai riflettori mamma Rosina e papà Orazio (Vitagliano) e mamma Simonetta (Interrante) col suo Calogero, i genitori dei divi che sognano di diventare tra qualche anno Al Pacino e De Niro ma si accontenterebbero anche di Pitt e Clooney. Intanto, onde evitare la furia del "Pelide Costantino" dinanzi alla cassa da morto in suo onore, si progetta di farlo entrare da un ingresso secondario.
Le ragazzine aspettano appollaiate nei due piani dell’Adriano. In mano videocellulari di ultima generazione, macchinette fotografiche e telecamerine. Un momento da immortalare anche per far rosicare chi non c’è. Alle 21 la sacra apparizione: Costa&Dany, i "gemelli diversi", al braccio delle fidanzate Alessandra Pierelli (da una borsa nera fa capolino Marilyn, il suo piccolo boxerino nero) e Melissa Satta, mini abito nero con strascico (lei col film non c’entra niente). Con loro l’altra interprete, la venerabile Fanny Cadeo minigonnata.
Attimi di panico. Urla spropositate, folla che preme, cameramen che si calpestano, flash impazziti, impossibile anche camminare. Chi strilla "Troppo belli", chi spintona, chi si strappa quasi i capelli, chi si sente svenire. Dopo bacetti, saluti, interviste volanti, sorrisi, si arriva con fatica alla sala 4.
Anche il re dei "bodyguard" capitolini Francesco Palazzi è sorpreso: lui che ha vissuto centinaia di première e scortato i divi di Hollywood più amati non si è mai trovato intrappolato in una ressa tale di ragazzine deliranti. "E’ che non ci sono più uomini veri, uomini come loro. Li guardiamo e ci fanno sognare", tenta una spiegazione socio-psicologica una signora.
"Quasi quasi ha ragione, concordo anche io. In fondo sono proprio belli ", sorride Maruska Albertazzi, nipotina d’arte, attrice e giornalista. Regista e attori salgono sul palco per presentare il film: "pulito, senza parolacce", dicono. Ma non è vero. Qualche parolaccia vola. "Ringrazio Maurizio Costanzo perché l’idea è sua e Gigi D’Alessio per le musiche. E tutte voi che avete reso possibile la realizzazione del nostro sogno", rompe il ghiaccio Costa-Clooney.
E Dany-Pitt: "Il regista non ci ha mai ringraziati, neanche in conferenza stampa". Giordani risponde: "E’ scaramanzia. Aspetto martedì mattina". Ovvero i risultati del box-office. Alessandra riprende la scena con la sua telecamera. E Vitagliano, al solito malato di protagonismo: "Filmi tutti tranne me!". "Che fatica deve essere sopportarlo", sbotta un ragazzo.
Le luci si spengono. Si parte. Sul brano di D’Alessio cori in sala. E davanti ai muscoli scolpiti e ai tatuaggi dei due belloni, ripresi anche sotto la doccia, è il delirio. Applausi, gridolini, commenti piccanti. Alla scena più carina, quella dello strip di Costa & Dany che si spogliano sulle note di Barry White dopo essere usciti da una torta vestiti da marinai, la sala si infiamma.
Il film è una favoletta a lieto fine senza grandi pretese. Anche se Alessandra si sposa con un altro e Costa trova l’amore con un brutto anatroccolo che diventa cigno, Michela (la brava attrice Jennifer Poli), una compagna delle elementari che lo ama da allora e che lui non aveva mai notato. Un modo per consolare tutte le cozze: anche loro possono fare breccia nel cuore di un "troppo bello". Alla faccia dei canoni femminili che propina la tv…
Non ce l’aspettavamo ma dobbiamo confessarlo: Costantino è il più naturale, quello che se la cava meglio con la recitazione. Credibile. Se stesso. E alla fine si leva pure qualche soddisfazione. Alla direttrice del cinema Adriano ammicca: "Ti ricordi? Due anni fa arrivai qui con le telecamere di "Uomini e donne" e non mi hai fatto entrare". Come dire, e adesso guarda che t’ho combinato.
Quanto alla bara e alla piccola contestazione, Daniele risponde: "In Italia, si sa, non si va avanti per meritocrazia, ma la colpa non è mia. Se sono popolare e ho fatto un film a 24 anni se la devono prendere col sistema non con ne. Io sfrutto la mia popolarità, quello che farebbe chiunque. Ma la sfrutto anche per fare del bene agli altri". E Costa aggiunge: "Io ho realizzato il mio sogno. Io sono Costantino grazie al pubblico, finchè mi seguirà".
Per la cronaca, i volti noti, sempre assente quando in campo ci sono i "troppo belli" (chissà perché) erano tutti al nuovo "Ugc CineCitè Parco Leonardo" alla première di "Taxi Lovers", diretto da Luigi Di Fiore e autoprodotto da tutti gli attori del cast, compresi amici generosi come Patrizia Pellegrino. I tassisti del 3570 hanno offerto gratuitamente la corsa fino a Parco Leonardo ai protagonisti e agli ospiti, visto che il film parla proprio della vita di un tassinaro romano. Peccato che i fotografi erano tutti assiepati all’Adriano.
Dagospia 22 Aprile 2005