COSTANTINO E DANIELE, ORMAI NON CI SONO PAROLE, articolo tratto da Dagospia

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°°Joey°°
view post Posted on 22/4/2005, 18:45




CITAZIONE (°Flavia° @ 22/4/2005, 19:11)
Io c'ho il fidanzato cicciotto e quindi la panza di Patrick per me è anoressica!!!!

Flaviaaaaaaaaa

Senza voler fare alcun riferimento, , citerei G.B.Shaw quando dice che per giocare a golf non serve essere stupidi, però aiuta...!
Poteva riscattarsi in maniere molto più dignitose!
 
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EffeCi
view post Posted on 22/4/2005, 20:37




Costantino, Daniele, Ask... chi è più uomo tra questi tre? IO!!!
Quando il pubblico si renderà conto della cruda realtà non sarà mai troppo presto. Il fatto è che il pubblico non vuole sapere la realtà, ma solo la finzione. Vorrei dirlo con parole mie, o farvi il disegnino, ma sono troppo educata.
 
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*Lola*
view post Posted on 22/4/2005, 20:42




CITAZIONE (EffeCi @ 22/4/2005, 21:37)
Costantino, Daniele, Ask... chi è più uomo tra questi tre? IO!!!
Quando il pubblico si renderà conto della cruda realtà non sarà mai troppo presto. Il fatto è che il pubblico non vuole sapere la realtà, ma solo la finzione. Vorrei dirlo con parole mie, o farvi il disegnino, ma sono troppo educata.

ti quoto...insomma dai a gurdarli si capisce bene che non è che il loro massimo interesse sono le donne...io mi meraviglio del genere femminile...insomma i sensori che ti fanno capire queste cose dove sono finiti?Forse le donne oggi hanno troppe storie "virtuali" e non sanno più capire ad istinto certe cose....mah
 
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°°Joey°°
view post Posted on 23/4/2005, 10:36




Da Vipline (voglio il Pulitzer a questo articolooooo!! ):

"Troppo belli" e maledettamente negati

Costantino, Daniele e Alessandra boccheggiano nel film di Giordani. Un prodottino pensato per sfruttare il successo dei tre idoli mediatici


Costantino (Costantino Vitagliano) e Daniele (Daniele Interrante) sono due ragazzi spiantati che sognano di sfondare del mondo del cinema. L'esuberante figlia (Fanny Cadeo) dell'impresario senza scrupoli (Ernesto Mahieux) dell'agenzia "Tutti Star", li convince a entrare in scuderia. E' napoletano, pressoché nano, non sarà Lele Mora, ma almeno da qui si spera di cominciare. Nell'ufficio del cialtrone c'è anche l'altra sorella del boss, Michela (Jennifer Poli), timida, bruttarella quant'altre mai, e segretamente innamoratissima di Costantino.
Lui però è fidanzato con la cassiera di supermercato Chiara (Alessandra Pierelli), e anche l'amico Daniele frequenta una ragazza (Anna Melato), bizzosa sciampista.
Il profitattore chiede loro un sacco di soldi per inesistenti book fotografici, improbabili corsi di recitazione e coinvolge i due belloni in strip a sorpresa, feste durante le quali dopo aver fatto i camerieri è d'obbligo farsi anche la moglie racchia del potente padrone di casa, e quant'altro. Intanto anche i rapporti familiari e sentimentali scricchiolano, le fidanzate lasciano i due baldi giovinotti (Chiara si sposa con un collega) al loro destino, e anche Costantino abbandona i sogni di gloria.
Vuoi vedere (non l'avresti mai detto, vero?) che il brutto anatroccolo si trasforma in cigno e riesce a papparsi il bel Costa?

Cinema Europlex di Milano, ieri sera, proiezione delle 22,30, primo giorno di programmazione nazionale per "Troppo belli". In sala, 37 persone.
Sublime modello di vacuità, il prevedibile film di Ugo Fabrizio Giordani, scritto da Maurizio Costanzo copiando "Poveri ma belli" e catalogato come "commedia", è invece drammatico nel senso più completo del termine. A parte Mahieux e la versatile Jennifer Poli, è quasi impossibile rintracciarvi tracce di recitazione. In compenso bicipiti, occhi, capigliature e muscoli guizzanti dei due tele sex-symbol vengono mostrati ogni due per tre, lasciandoti il remoto (solo remoto, per carità...) sospetto che la brodaglia sia costruita apposta per le ragazzine sfruttando la coda di notorietà dei due e la sognante colonna sonora di Gigi D'Alessio. Vitagliano se la cava un pelo (nel senso di leggermente) meglio di Interrante, ma siamo comunque dalle parti del baratro. E la Pierelli riesce a essere tutto sommato se stessa. Però se questo è neorealismo, meglio rifugiarsi nei paradisi artificiali.
Dice: cheffai, spari sulla croce rossa? Mannò, il fatto è che per il Cinema (fatto salvo il fatto che qualcosa si può imparare) bisognerebbe avere un po' più di rispetto.
Il regista l'ha definito un "instant movie". Instant un par di ciufoli: dura un'ora e mezza, e non passa mai...


Chance il Giardiniere
23/04/2005


 
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°Flavia°
view post Posted on 23/4/2005, 10:43




CITAZIONE (°°Joey°° @ 23/4/2005, 11:36)
In sala, 37 persone.

Queste sono soddisfazioni!!!
 
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Irene!
TOPIC_ICON3  view post Posted on 23/4/2005, 10:58




CITAZIONE (°°Joey°° @ 23/4/2005, 11:36)

Cinema Europlex di Milano, ieri sera, proiezione delle 22,30, primo giorno di programmazione nazionale per "Troppo belli". In sala, 37 persone.
Sublime modello di vacuità, il prevedibile film di Ugo Fabrizio Giordani, scritto da Maurizio Costanzo copiando "Poveri ma belli" e catalogato come "commedia", è invece drammatico nel senso più completo del termine. A parte Mahieux e la versatile Jennifer Poli, è quasi impossibile rintracciarvi tracce di recitazione. In compenso bicipiti, occhi, capigliature e muscoli guizzanti dei due tele sex-symbol vengono mostrati ogni due per tre, lasciandoti il remoto (solo remoto, per carità...) sospetto che la brodaglia sia costruita apposta per le ragazzine sfruttando la coda di notorietà dei due e la sognante colonna sonora di Gigi D'Alessio. Vitagliano se la cava un pelo (nel senso di leggermente) meglio di Interrante, ma siamo comunque dalle parti del baratro. E la Pierelli riesce a essere tutto sommato se stessa. Però se questo è neorealismo, meglio rifugiarsi nei paradisi artificiali.
Dice: cheffai, spari sulla croce rossa? Mannò, il fatto è che per il Cinema (fatto salvo il fatto che qualcosa si può imparare) bisognerebbe avere un po' più di rispetto.
Il regista l'ha definito un "instant movie". Instant un par di ciufoli: dura un'ora e mezza, e non passa mai...



Inutile dire che sono completamente d'accordo!!!
Beh, chi ben comincia (37 persone ) è a metà dell'opera...
 
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*Lola*
view post Posted on 23/4/2005, 11:55




ahah per me è già tanto che 37 nostri connazionali si sono prestati...forse li hanno pagati.

Edited by *Lola* - 23/4/2005, 12:56
 
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Meme'
view post Posted on 23/4/2005, 13:17




CITAZIONE (°°Joey°° @ 23/4/2005, 11:36)
Il regista l'ha definito un "instant movie". Instant un par di ciufoli: dura un'ora e mezza, e non passa mai...[/i]


Svenuta dal troppo ridere!!! Bye
 
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EffeCi
view post Posted on 23/4/2005, 18:01




Costanzo, Gigi D'Alessio, la De Filippi e due trenini che fingono di essere maschi. Poi c'è l'Alessandra, che non sa né di me, né di te e ha gli occhi acquosi del pesce lesso.
Ma per partecipare a queste cose non si deve essere intelligenti, soltanto pronti a tutto e vogliosi di essere usati per fare soldi e per farli fare ai capi.
E dove sono i capi oggi, o domani, o sabato, non si sa ancora di preciso? Ad impacchettare un'altra delle loro storielline da strapazzo, ad uso e consumo del pubblico da fotoromanzo di bassa lega.
 
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view post Posted on 24/4/2005, 16:26
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beh che si aspettavano? la candidatura all'oscar?

ma poi io proprio non riesco a capire dov'e' bello costantino, ha la faccia da formica!
 
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°°Joey°°
view post Posted on 26/4/2005, 22:19






Troppo belli, un flop che Costa

La pellicola con le due icone televisive è solo settima nella top ten dei film più visti nel fine settimana


Nonostante fosse programmato in ben trecento sale, “Troppo belli”, il film con Costantino Vitagliano e Daniele Interrante non ha attirato orde di ragazzine nei cinema italiani. Un sospetto, in effetti, lo avevamo avuto avendo incontrato nella proiezione di venerdì scorso solo una trentina di spettatori. Evidentemente i due adoni nazional-popolari creati dalla premiata ditta Costanzo-De Filippi non funzionano sul grande come sul piccolo schermo e il loro non è un pubblico che paga il biglietto.
L’Instant movie scritto e girato da Ugo Fabrizio Giordani ha incassato solo 524 mila euro, è ancora molto lontano dal numero uno della hit parade, la pellicola avventuroso-esotica Sahara con Penelope Cruz, che supera il milione e 300 mila euro. Il flop di Costa e Dani, inoltre, è stato distribuito in ben trecento sale, dato che moltiplica la dimensione del fallimento. Per fare cinema, forse, non basta depilarsi.

VipLine.it
26/04/2005
 
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*Lola*
view post Posted on 26/4/2005, 22:44




non c'è altro dire!
 
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Irene!
view post Posted on 26/4/2005, 23:48




CITAZIONE (>Joey< @ 26/4/2005, 23:19)


Troppo belli, un flop che Costa

La pellicola con le due icone televisive è solo settima nella top ten dei film più visti nel fine settimana


Nonostante fosse programmato in ben trecento sale, “Troppo belli”, il film con Costantino Vitagliano e Daniele Interrante non ha attirato orde di ragazzine nei cinema italiani. Un sospetto, in effetti, lo avevamo avuto avendo incontrato nella proiezione di venerdì scorso solo una trentina di spettatori. Evidentemente i due adoni nazional-popolari creati dalla premiata ditta Costanzo-De Filippi non funzionano sul grande come sul piccolo schermo e il loro non è un pubblico che paga il biglietto.
L’Instant movie scritto e girato da Ugo Fabrizio Giordani ha incassato solo 524 mila euro, è ancora molto lontano dal numero uno della hit parade, la pellicola avventuroso-esotica Sahara con Penelope Cruz, che supera il milione e 300 mila euro. Il flop di Costa e Dani, inoltre, è stato distribuito in ben trecento sale, dato che moltiplica la dimensione del fallimento. Per fare cinema, forse, non basta depilarsi.

VipLine.it
26/04/2005

Ma quanto mi dispiace...
 
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EffeCi
view post Posted on 26/4/2005, 23:54




Eh, eh, eh. Ma come, io già mi prefiguro il prossimo film con Ask e Katia che interpretano una storia strappalacrime sceneggiata dal sor costanzo e voi mi date queste ferali notizie? Vedrete che la gente, dopo un primo momento di smarrimento, accorrerà numerosa a vedere questo film di Costantino e Daniele!

Comunque, ecco un altro interessantissimo articolo tratto da www.iltempo.it:
Dalla Loren a Costantino l’arte di recitare la bellezza
di ANTONELLO SARNO


ALLA fine è uscito. In 370 copie. Stiamo parlando di «Troppo belli», esordio cinematografico di Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, la coppia inventata dalla ditta Costanzo-De Filippi. Un debutto bollato da subito come ultima tappa della degradante contaminazione tra cinema e tv. Per il fatto che i due, Costantino e Daniele, non sono attori né hanno manifestato in tv un apprezzabile talento che non fosse quello di esibirsi. Al punto che (ma forse è solo una trovata pubblicitaria) la sera della prima del film, al cinema Adriano di Roma affollato da torme di adolescenti in delirio, un gruppo di attori si è presentato con una bara «per celebrare la morte dell'attore». Per sdrammatizzare, lo stesso Costanzo cita come precursore di «Troppo belli» il filone dei «musicarelli», cioè i film che, negli anni Sessanta, prendevano spunto dalle canzonette di moda per portarne sullo schermo gli interpreti, da Mina a Gianni Morandi, da Rita Pavone a Little Tony. Ma il paragone non calza. Perché quelli erano cantanti, e nei film cantavano. A Costantino e Daniele, invece, basta esserci. È sufficiente. E allora ecco la vera chiave di lettura del loro successo televisivo e, forse, cinematografico. Costantino e Daniele sono oggi quello che per le ragazzine degli anni Cinquanta, Sessanta e, soprattutto, Settanta rappresentarono i divi dei fotoromanzi. Come Franco Gasparri e Franco Dani, o Jean-Marie Carletto e Max Delys, nomi che portarono a 9 milioni di copie mensili i fotoromanzi venduti nel nostro Paese. Il pubblico, a ben guardare, è sempre lo stesso, quello delle 12-16enni che da sempre cercano il principe azzurro (non avvenne un fenomeno simile anche per il Leonardo Di Caprio eroe di «Titanic», alla fine del 1998). Che convoli a giuste nozze con una splendida ragazza, sconfiggendo i nemici e i traditori che cospirano contro di loro. Un meccanismo di fascinazione, e di identificazione che confina con il sogno. Ed infatti il primo fotoromanzo uscì nel 1947 sotto la testata «Il mio sogno» (in seguito divenuto semplicemente «Sogno», poi acquistata dal colosso Lancio nel 1975). Costava 20 lire, per 12 pagine in bianco e nero ed il sottotitolo originale della rivista era ancora «settimanale di romanzi d'amore a fotogrammi». I primi teatri di posa si trovavano in un capannone, al Prenestino, e le aspiranti dive si chiamavano Sofia Lazzaro (poi Loren) e Gina Lollobrigida, e i loro colleghi, fra i tantissimi, Vittorio Gassman o Jacques Sernas. La paga era di 500 lire. Ma il mercato era in piena espansione e quindi il monopolio di «Sogno» durò pochissimo. Meno di un anno dopo vide infatti la luce «Bolero», mentre Grand Hotel, uscito già nel 1946 (ma con storie soltanto disegnate da Walter Molino) si adeguò presto alle fotografie. Il successo popolare fu subito immenso perché, come scrive Ermanno Detti nel suo «Le carte rosa», attraverso i fotoromanzi è possibile comprendere l'evoluzione non tanto del nostro modo di vivere, che è profondamente cambiato, quanto piuttosto del nostro modo di sognare. Che è rimasto sostanzialmente lo stesso. In breve, il successo dei fotoromanzi (poi, nel 1957, diventati anche «Cineromanzi», che raccontano i film attraverso una selezione dei loro fotogrammi) si trasformò ben presto in fenomeno di costume, al punto che nel 1952 l'esordiente Federico Fellini girò «Lo sceicco bianco, con Alberto Sordi nei panni di un divo dei fotoromanzi schiavizzato dalla moglie ed in realtà lontanissimo dall'epopea di intrepido eroismo e seduzione cui è solito dar vita nelle fotografie. Nata nel 1936 come società di pubblicità, la Lancio si impose come editrice leader nel settore dopo la metà degli anni ’60, decennio in cui molti dei suoi fotoromanzi vennero girati a Parigi o addirittura in America. Ma per ritrovare delle star in grado di mobilitare masse di teenager simili a quelle in adorazione di Costantino e Daniele bisogna arrivare agli anni Settanta. Ai nomi già citati, primo fra tutti Franco Gasparri, in grado da solo di far vendere alla Lancio cinque milioni di copie al mese, oltrechè di suscitare verso il mondo dei fotoromanzi e dei suoi protagonisti anche la tv, che andava togliendosi la polvere degli studi per scendere nelle strade a scoprire la realtà del pubblico che la guardava. Un fenomeno tale di fronte al quale caddero, giustamente, molti snobismi. E così nomi come Katiuscia e sua sorella Paola Pitti (all'anagrafe Caterina e Paola Piretti), Claudia e Francesca Rivelli (poi nota a tutti come Ornella Muti), o Michela Roc, oltre a Franco Dani, Alex Damiani, Jeff Blynn, Laura Antonelli, e lo stesso Gasparri (che interpreta per tre volte sullo schermo il personaggio di «Mark il poliziotto» diretto da Stelvio Massi) finiscono inevitabilmente anche sul grande schermo esattamente come i loro predecessori dai nomi ormai affermatissimi. Per molti di loro, l'accusa era la stessa rivolta a Costantino e Daniele, quella cioè di non saper fare niente altro che lasciarsi fotografare. L'equivalente di quello che oggi si intende con «lo stare sotto davanti alle telecamere». E, come in tutte le cose, per qualcuno è andata bene per altri meno. Per altri ancora, per niente. così sarà anche per Costantino e Daniele. Con «Troppo belli» l'era del vivere solo della propria immagine, grazie a quel fotoromanzo sceneggiato che è «Uomini e donne» di Maria De Filippi, è finita. D'ora in poi, se sapranno fare qualcosa, se vorranno provare a costruire il loro successo invece che divorarselo come se dovesse finire da un momento all'altro, sarà sotto gli occhi di tutti. Uomini e donne, amici e nemici.


Domenica 24 Aprile 2005
 
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EffeCi
view post Posted on 27/4/2005, 00:05




E, purtroppo per la nostra intelligenza offesa, questi sono i progetti del sor costanzo:

Da http://news.cinecitta.com/people/intervist...sta.asp?id=5112
personaggi
24/1/2005
MAURIZIO COSTANZO (Autore)
Faccio rinascere il "musicarello"
[di Katiusha Salerno]

Teatro, televisione e anche cinema. Giornalista, produttore, soggettista, regista, ma anche benefattore, ascoltatore di anime, scopritore di talenti, "donatore" di lavoro. E' instancabile Maurizio Costanzo. Fa tutto lui. Ha lo show a scorrergli nelle vene. Per un programma chiuso dopo 22 anni di programmazione eccone tre materializzarsi al mattino (Tutte le mattine, La soap di Tutte le mattine e il Diario di Tutte le mattine), un impegno al pomeriggio (la regia del recital che Gino Paoli e Ornella Vanoni riportano dopo vent'anni nei teatri italiani a partire dal prossimo febbraio) e uno alla sera (ideatore e produttore di fiction televisive e di film per le sale cinematografiche).
La prima puntata della sua ultima creatura televisiva, Grandi domani, è andata in onda ieri sera alle 20.30 su Italia 1 portando a casa "l'eccellente risultato" (così è stato definito dallo stesso Costanzo e da Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1) del 16,99% di share, pari a quasi quattro milioni e mezzo di telespettatori.

Creata sulla scia del successo del programma Amici di Maria De Filippi, insieme a Pietro Valsecchi, il re delle fiction Mediaset, la serie di 12 puntate (da due episodi ciascuna) andrà in onda dal prossimo mese di febbraio contro trasmissioni di successo come Scherzi a parte su Canale 5 e Sospetti su Raiuno.

Non ha paura Costanzo della spietata concorrenza?

No. Ho la sfida nel mio dna. E poi ho più volte ripetuto che guardare Grandi domani è una "prova di certificazione mentale". Se anche i telespettatori adulti lo seguiranno, dimostreranno che il loro cervello è ancora giovane. Se poi non andrà bene soccomberemo ma con il vigore della gioventù dalla nostra parte.

E' la stessa sfida che ha lanciato al suo pubblico con i film sulla vita del ballerino Kledi Kladiu e dei belloni Costantino e Daniele?
Ma lo sa che all'inizio il film sulla vita di Costantino e Daniele doveva chiamarsi proprio "I belloni"? Poi abbiamo optato per Troppo belli. E' la storia vera di questi ragazzi e di come sono diventati veri e propri divi della tv. Al loro passaggio lasciano scie di urla e lacrime da parte di milioni di ragazzine. Non può immaginare quello che sta succedendo a Terni sul set del film.

Il film, scritto da Stefano Sudrié e diretto da Ugo Fabrizio Giordani, si ispira al Poveri ma belli di Dino Risi?
Non solo a quel film, ma a tutto un genere di commedia italiana degli anni '50 e '60. Sia chiaro: Troppo belli non è il remake di Poveri ma belli. Il film di Giordani si ispira alle vere vicende di Costantino e Daniele: cosa facevano prima di approdare in tv, come sono arrivati a tanto successo, qual è il loro segreto se ne hanno uno.

Vale lo stesso discorso per Passo a due, il film su Kledi Kadiu, il ballerino albanese scoperto dalle trasmissioni di sua moglie?
Anche per questo film diretto da Andrea Barzini e che ho scritto insieme a Teodosio Losito si tratta di riportare sullo schermo la vera vita del ballerino di Amici e di C'è posta per te. Kledi, che nel film si chiamerà Denis, dopo un inizio disastroso, conosce a un provino Tamara, una pr che lo aiuterà in cambio di particolari attenzioni. Certe cose non succedono solo alle ragazze. Ma quando c'è il vero talento non c'è bisogno di vendersi. Danis cioè Kledi, come tutti sanno, riuscirà a realizzare molti sogni.

Sembra una trasposizione dalla reality tv al cinema realista. Ha altri progetti del genere in cantiere?
Tanti. L'idea è quella di riportare al successo i celebri musicarelli, i film che hanno portato in auge giovani cantanti come Gianni Morandi e Albano.

Porterà al cinema anche Grandi domani?
Prima vediamo come va in tv. Per il momento abbiamo venduto la prima serie alla tv francese e stiamo preparando la seconda.

Poi un'incursione sul grande schermo?
Perché no! Io ho la sfida nel dna.




Ahemmm, lui ha la sfida nel dna? Oggi si chiama sfida?
 
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34 replies since 22/4/2005, 16:57   549 views
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