Rockpolitik

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Miciamiao
view post Posted on 20/10/2005, 23:28




RAI/ CELENTANO E SANTORO, LA POLITICA IRROMPE IN PRIMA SERATA
Depardieu legge Kavafis. Lunghissimo monologo di Adriano
20-10-2005 22:51

Roma, 20 ott. (Apcom) - 'Rockpolitik' è costruito con la consueta formula cucita addosso a Celentano: breve predica iniziale, canzone, poi una specie di filastrocca, letta da un leggio in stile telepredicatore su ciò che è "lento", cioè negativo, e ciò che è "rock", quindi positivo. Esempi: Zeman è rock, Moggi lento, come la tortura, l'odio, il silicone. Una summa del Celentano-pensiero, che torna poi nella seconda parte, con il lunghissimo monologo, una lunga predica contro "i politici", contro l'inquinamento, contro i sindacati, condita di qualche insulto al sindaco di Milano Gabriele Albertini.

Il primo ospite internazionale è Gerard Depardieu, che legge un brano del poeta greco (e comunista) Kostantin Kavafis, poi c'è il comico Cornacchione con l'ormai classica gag del berlusconiano fanatico, infine Maurizio Crozza, vestito da cantante spagnolo, che canta una canzone sulle primarie, e Celentano gli dice: "Ma tu non sei di sinistra? E attacchi la sinistra?".


Tv: prima puntata di Rockpolitik
Adriano Celentano da' il microfono a Michele Santoro
20-10-2005 23:09


(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Nella prima puntata di 'Rockpolitik', Adriano Celentano regala il primo riferimento alle polemiche di questi giorni. 'Chi si sospende e' lento, chi si sospende e' lento, pero' se e' una finta e' rock e il sospetto e' questo...'. Poi porge il microfono a Michele Santoro che, rivolgendosi alla sua squadra, le dice di prepararsi a tornare a lavorare. 'Forse nella mia vita -sottolinea- ho fatto un sacco di errori, ma credo di aver agito sempre con onesta' e correttezza'.



RAI/ DEL NOCE: CELENTANO? PROGRAMMA POLITICAMENTE ORIENTATO
Ecco perché Celentano rifiutava il controllo editoriale
20-10-2005 23:43


Roma, 20 ott. (Apcom) - "Credo che tutti abbiano capito perché Celentano rifiutasse qualsiasi forma di controllo editoriale". Lo ha affermato il direttore di Raiuno, Del Noce, parlando di Rockpolitick. "Non è un programma di intrattenimento - ha aggiunto - ma è fondamentalmente un programma politico nonché politicamente orientato. Sono sempre più convinto - ha concluso Del Noce - di aver fatto bene a fare ciò che ho fatto".



Dunque, a prescindere il discorso politico (detesto la politica,i partiti e soprattutto i politici tutti ) devo dire che e'indubbio che Celentano sia un personaggio istrionico, un gran mattatore
E che, naturalmente, sono d'accordissimo sul concetto di liberta'di espressione,come e'stato ribadito giustamente nel programma.Sempre
E che e'assolutamente assurdo aver negato,da qualche anno a questa parte, di andare in video a Biagi,Santoro,Luttazzi e Grillo.Inconcepibile.
Liberta'di espressione!!!!!
Ma cos'e',siamo in una dittatura mascherata da democrazia

Depardieu,un attore straordinario

Bravo Crozza smile.gif

Grande il Liga
Grandi i Negrita


Del Noce, no comment !!!


RAI/ LANDOLFI: CELENTANO LENTO E STRUMENTALIZZATO
"Sono contento di non aumentare il canone Rai"
21-10-2005 00:32 -

Roma, 21 ott. (Apcom) - Adriano Celentano al debutto televisivo di 'Rockpolitik' e' stato "lento e strumentalizzato": lo ha affermato il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi.

"Ho visto un Celentano lento e strumentalizzato - ha detto Landolfi - sono contento di aver deciso di non aumentare il canone Rai". Per il ministro delle Comunicazioni, la trasmissione 'Rockpolitik' e' stata "una rock-ciofeca".


Cosi'parlo'Landolfi
Ma ogni tanto rispamiarci una rock-assurdita' no eh? biggrin.gif

Edited by Miciamiao - 21/10/2005, 01:12
 
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view post Posted on 21/10/2005, 08:02




Ne ho visto un'oretta di programma e poi sono crollata perchè sono andata a dormire all'una nelle due notti precedenti quindi non posso dare un giudizio globale della trasmissione, concordo però che la libertà di parola e di espirmersi non deve essere negata a nessuno men che meno se lo si fa perchè qualcuno ci critica e parla male di noi...... tongue.gif ma purtroppo in Italia ci sono troppe persone che non accettano il confronto wacko.gif
 
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view post Posted on 21/10/2005, 09:21
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io non ho visto la trasmissione perche' ero in palestra, pero' a me Celentano e' sempre piaciuto

sicuramente non mi perdero' la puntata del 3 novembre perche' ci saranno i Subsonica
 
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view post Posted on 21/10/2005, 09:56




Gli ascolti sono stati da capogiro w00t.gif
11.649.000 mila spettatori con share del 47,18%
 
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view post Posted on 21/10/2005, 11:01




Celentano show: «Hanno paura delle parole»
di Maria Novella Oppo

Dopo tutto, Celentano è andato in onda come ha voluto. Segno che, se uno ci prova, ci può riuscire, perfino a riportare Santoro in Rai. Appena arrivato in scena, ha cantato («se a volte mi estraneo è perché non approvo») e ha spiegato così tutto quello che c'era da spiegare. La gioia di esserci e la noia di aver dovuto attraversare un mare di mediocrità, che, per inciso, è un mare berlusconiano. Poi Adriano ha cominciato a distinguere quello che è lento e quello che è rock. Zeman è rock, Moggi è lento. L'odio è lento, il bacio è come un rock. Lo zoo è lento, la foresta è rock. Il sesso è rock, il sasso è lento.

E il primo passo politico lo fa Gerard Depardieu, con l'annuncio clamoroso: «Oggi arrivano i barbari. Che fa il Senato?». Che alluda alla devolution? Ma no, è una poesia di Kavafis letta effettivamente con una pronuncia barbara. Più corretta la lettura dei messaggi di Biagi, Grillo e Luttazzi, che non hanno potuto partecipare. E infatti ci sono i loro posti vuoti e c'è Santoro che, per esserci, ha dovuto dimettersi da deputato europeo. Ma c'è anche Berlusconi, ripreso nel momento del suo editto bulgaro, che ha fatto collocare l'Italia da «Freedom of the press» al 78° posto, tra Bulgaria e Mongolia nella classifica della libertà di espressione.

«Hanno tutti paura della parole - commenta Celentano - oggi si possono dire soltanto cose che non danno fastidio a nessuno. Ormai si possono dire solo cose che fanno vincere le elezioni». Ed entra Santoro, tra applausi trionfali del pubblico in sala, che deve essere tutto composto da comunisti brianzoli scalmanati. Celentano riconsegna il microfono a Santoro. Per dire finalmente la sua, inneggiando alla fratellanza, alla uguaglianza, alla cultura e alla libertà. «Grazie Adriano, ma io voglio il mio microfono, il mio lavoro: finché non lo avrò non sarò tornato a essere quello che ero». Poi si è rivolto alle figlie («Ho sempre agito con onestà») e ai collaboratori: «Preparatevi a tornare a lavorare».

Ecco le parole scandalose che non si potevano far circolare in anticipo. L'unica cosa che sapevamo, infatti, di «Rockpolitik», era che Adriano avrebbe cantato in apertura la canzone «C'è sempre un motivo». Per il resto, tutto quello che era stato anticipato poteva essere completamente privo di fondamento. A parte la presenza di Maurizio Crozza (con una formidabile versione dei Gipsy King «Zapatero, Zapatera», in cui ha preso in giro tutto il centrosinistra, per poi entrare in scena in gommone stelle e strisce nei panni di Bush), della bellissima Luisa Ranieri e di Antonio Cornacchione in gramaglie per i dolori del povero Silvio (che oggi ne avrà uno in più). Il comico ha consegnato al Molleggiato una tessera onoraria di Forza Italia: «Così puoi avere sconti di pena in tutta Italia...». Adriano, però, ha chiarito che «io non tifo nè per Prodi nè per Berlusconi». Per poi lanciare una stoccata agli immobiliaristi: «Dove passano loro non cresce più l’erba».

Poi, ovviamente Ligabue e Negrita, ma soprattutto Celentano col suo rock e il suo temuto e misterioso monologo. Pause comprese. E battute di ciglia. E gambe che poi tanto molleggiate forse non sono più. Senza per questo rinunciare a dire la sua al solito modo clamoroso e insieme lapalissiano. Adriano odia la guerra, la povertà e la sofferenza, più o meno come tutti. Solo che lui lo dice come se lo scoprisse in quel momento e ne provasse un enorme dolore. Poi sorride e improvvisamente canta. A qualcuno sembra furbo il suo cattolicesimo rurale, a qualcun altro il suo trescare con il potere (e magari con il prepotere), per poi cambiare le carte in tavola e procurarsi nuovi e potenti nemici. Non è furbo: è il solito incredibile Celentano e basta. Che, sulle note di «Ancora vivo» («Non si gioca coi sentimenti, non ho giocato mai») fa scorrere le immagini trash dei reality e di alcuni talk show, da «L’Isola dei famosi» a «La Talpa». Una vera sorpresa, in attesa della messa in onda, è il direttore generale Alfredo Meocci. Sorridente e a suo agio nello studio avveniristico, dice: «È tutto tranquillo. Del resto si può, divertendosi e rilassandoci, dire anche qualcosa di importante…».

L'immensa scenografia i cui costi si favoleggiano, ma non si vogliono certificare, è di Gaetano Castelli che firma anche gli scenari kitsch e floreali di Sanremo. Ma qui ha dimostrato quello che sa fare quando segue le indicazioni di un artista e di autori (Freccero, Cerami, Cugia, Caverzan e Scrosati) che sanno quello che vogliono. E lo ottengono.

L'Unità



Celentano, destra infuriata: «Ora via Meocci»
di red

Le reazioni a Celentano non si sono fatte attendere. «Il programma è molto bello, Celentano mi è sembrato in grande forma, Santoro era emozionato e mi ha fatto tenerezza. Ma io resto della mia idea: la politica non deve prendere scorciatoie. Ognuno fa il suo mestiere» commenta Lucia Annunziata, chiamata direttamente in causa da Rockpolitik. Di tutt’altro tono Bonatesta di An, senatore e membro della commissione di vigilanza della Rai: «Chiediamo a Celentano di ripristinare la par condicio e il pluralismo nella prossima puntata che deve essere riparatoria. Come lo chiediamo ai vertici della Rai, che non possono pensare di imitare Pilato e lavarsene le mani, alla Del Noce ma anche alla Meocci, che farebbe bene ad andarsene a casa». Pronta la replica del direttore generale della Rai: «Dimissioni? Ne parleremo in commissione di Vigilanza. Non sono assolutamente attaccato alla sedia. Certo non sono disponibile a rinunciare alla mia libertà, alla mia dignità e alla mia coerenza».

«Una rock-ciofeca»: la definizione, a caldo, è del ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, sempre di An. «Ho visto un Celentano lento e strumentalizzato: sono contento di aver deciso di non aumentare il canone della Rai».
Duro anche Del Noce, rifugiato in un albergo nelle vicinanze di Brugherio: «Non è un programma di intrattenimento, è fondamentalmente un programma politico nonché politicamente orientato».

Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani dice dello show: «Abbiamo avuto un esempio di nuovo peronismo, di demagogia post-politica e post-democratica. A nessun esponente (più o meno) democraticamente eletto dai cittadini, viene concesso di potersi rivolgere (senza contraddittorio, senza repliche) a otto-nove milioni di spettatori in modo diretto».

«Alla faccia del regime: da Celentano abbiamo visto tabelle falsate e non spiegate, abbiamo sentito Santoro, abbiamo sentito e visto Luttazzi, Biagi e subito dopo Cornacchione... Lo dico, comunque, con il sorriso e con molta ironia», interviene Alessio Butti, responsabile informazione di An.

«Rockpolitik è stato finora la migliore dimostrazione che la Rai è tornata ad essere uno spazio di libertà», dice invece il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo. «Celentano non ha fatto altro che il cronista di quanto è avvenuto in questi anni nel nostro Paese. Ha ristabilito spazi di libertà che prima erano stati chiusi. Ho apprezzato anche l’equilibrio di Santoro». «Siamo riusciti a dare al pubblico uno dei più grandi esempi di televisione popolare che si siano visti in Italia», chiude Sandro Curzi, anche lui nel cda Rai.

L'Unità
 
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Miciamiao
view post Posted on 21/10/2005, 13:22




Celentano show: «Hanno paura delle parole»
Verissimo.Confermo.Concordo.



A nessun esponente (più o meno) democraticamente eletto dai cittadini, viene concesso di potersi rivolgere (senza contraddittorio, senza repliche) a otto-nove milioni di spettatori in modo diretto».

Gia',ma a chi e'eletto piu'o meno democraticamente dai cittadini(meno,meno!!!)
viene concesso mooolto (troppo!!!) di piu'.E i cittadini nn mi pare possano rivolgersi a loro (senza repliche) direttamente!
Ben venga chi,come Celentano in questo caso,puo'rivolgersi a otto-nove milioni di spettatori.E dargli voce.


«Celentano non ha fatto altro che il cronista di quanto è avvenuto in questi anni nel nostro Paese.
Giusto.Ma la verita'da fastidio a quanto pare.Allora e'davvero un paese dittatoriale,mascherato da paese democratico?!!!


Quanto posso detestare i politici?!!!Tutti,ripeto,senza distinzioni.In quanto nn ci sono distinzioni da fare,essendo uno peggio dell'altro!
Da 1 a 10
10.000 !!!!!!!!

Edited by Miciamiao - 21/10/2005, 20:02
 
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view post Posted on 22/10/2005, 12:35
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ieri sera su rai sat hanno fatto la replica di Rockpolitik cosi' l'ho visto pure io, non tutto perche' dura tantissimo, pero' mi e' piaciuto.... a me e' sempre piaciuto molto lo stile di celentano..... purtroppo non ho visto i Negrita ma ho visto quando e' arrivato Ligabue ed e' stato divertente
 
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Katy72
view post Posted on 22/10/2005, 15:21




la verità fa sempre male...se come parola "verità" è grossa allora rettifico con "le cose descritte così come stanno realmente fanno sempre male"...

 
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*Lola*
view post Posted on 22/10/2005, 15:24




ovviamente a Del Noce il programma non è piaciuto...non avevo dubbi
 
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Meme'
view post Posted on 22/10/2005, 19:49




Be' Celentano è Celentano..perchè qualcuno aveva ancora dei dubbi???? dry.gif
A me non è dispiaciuto forse gli manca un po' il ritmo, però Cornacchione e Crozza sono stati uno spasso e poi sono stufa dei politici che si lamentano di tutto e per tutto!! mad.gif Occupassero il loro tempo, che noi paghiamo profumatamente, per qualcosa di utile e concreto!
 
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view post Posted on 23/10/2005, 13:13
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CITAZIONE (Meme' @ 22/10/2005, 20:49)
Be' Celentano è Celentano..perchè qualcuno aveva ancora dei dubbi????  dry.gif

appunto, troppo comodo mettere Celentano perche' ti fa fare audience e poi lamentarti per quello che dice

non mi vengano a dire che non lo sapevano prima!! dry.gif

Edited by nedz - 23/10/2005, 14:14
 
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EffeCi
view post Posted on 23/10/2005, 22:40




A me Celentano non è mai piaciuto, né come cantante, né come predicatore televisivo. Ho guardato la Virtus su Sky e mi sono divertita, anche perché abbiamo vinto. La tv è un gran papocchio e non mi stupisce che si aspetti la venuta di Celentano come un novello Messia dell'audience. Del resto, a lui questi panni piacciono e penso che si creda un po' santo. A quando la tunica?
Preciso che la politica non c'entra, ma io detesto i predicatori.
 
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view post Posted on 24/10/2005, 08:56
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Premier:"Rockpolitik?Nuovo attacco"
"E' soltanto l'ultimo episodio"


"La trasmissione di Celentano Rockpolitik è soltanto l'ultimo episodio di un sistema della comunicazione, televisiva ma anche stampa, che dal 2001 ha sistematicamente attaccato l'operato del governo e il presidente del Consiglio". Sono le parole di Silvio Berlusconi che ha poi continuato:"Non c'era bisogno di Adriano Celentano: basta guardare ogni giorno la Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio".

Il premier, nell'ultimo libro di Bruno Vespa di cui è stata diffusa un anticipazione, denuncia: "Mi accusano di controllare le principali 6 reti televisive nazionali, mentre la verità è sotto gli occhi di tutti: l'intero palinsesto di Rai 3 è mirato contro il presidente del Consiglio e contro il Governo, l'informazione di Canale 5 dà spesso più spazio alle ragioni dell'opposizione piuttosto che alle nostre, Tg1 e Tg 2 sono abbastanza equilibrati. C'è solo il Tg4 dalla nostra, con Emilio Fede che tuttavia non ha mai offeso nessuno dell'opposizione".

Ma, avverte Berlusconi, "sono soprattutto le trasmissioni di intrattenimento, quando si occupano di questioni sociali e politiche, a riservare più critiche che non riconoscimenti al governo. Per non parlare della stampa quotidiana. Io non pretendo un sistema dell'informazione che ci elogi. Ma denuncio le falsificazioni dell'opposizione sul nostro lavoro che vengono presentate come verità senza alcun contraddittorio".
 
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Irene!
view post Posted on 24/10/2005, 11:04




A me Celentano piace più come cantante che come predicatore, a volte i suoi sermoni sono pesanti ed esagerati... Però i suoi show sono sempre degli eventi, anche perché arrivano in periodi non esattamente rosei. Spesso dice cose scontate, non è esattamente un Beppe Grillo, ma è l'atmosfera di Rockpolitik ad essermi piaciuta, il messaggio in generale più che lo spettacolo nel particolare... Comunque momenti esilaranti ce ne sono stati, soprattutto grazie a Crozza e Cornacchione. biggrin.gif Poi certe "battaglie" di Celentano sono condivisibilissime, come quella riguardante le case popolari e culturali. Quindi, con i debiti se e ma, W Celentano! w00t.gif
 
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°Flavia°
view post Posted on 24/10/2005, 11:13




CITAZIONE (nedz @ 24/10/2005, 09:56)
Premier:"Rockpolitik?Nuovo attacco"
"E' soltanto l'ultimo episodio"


"La trasmissione di Celentano Rockpolitik è soltanto l'ultimo episodio di un sistema della comunicazione, televisiva ma anche stampa, che dal 2001 ha sistematicamente attaccato l'operato del governo e il presidente del Consiglio". Sono le parole di Silvio Berlusconi che ha poi continuato:"Non c'era bisogno di Adriano Celentano: basta guardare ogni giorno la Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio".

Il premier, nell'ultimo libro di Bruno Vespa di cui è stata diffusa un anticipazione, denuncia: "Mi accusano di controllare le principali 6 reti televisive nazionali, mentre la verità è sotto gli occhi di tutti: l'intero palinsesto di Rai 3 è mirato contro il presidente del Consiglio e contro il Governo, l'informazione di Canale 5 dà spesso più spazio alle ragioni dell'opposizione piuttosto che alle nostre, Tg1 e Tg 2 sono abbastanza equilibrati. C'è solo il Tg4 dalla nostra, con Emilio Fede che tuttavia non ha mai offeso nessuno dell'opposizione".

Ma, avverte Berlusconi, "sono soprattutto le trasmissioni di intrattenimento, quando si occupano di questioni sociali e politiche, a riservare più critiche che non riconoscimenti al governo. Per non parlare della stampa quotidiana. Io non pretendo un sistema dell'informazione che ci elogi. Ma denuncio le falsificazioni dell'opposizione sul nostro lavoro che vengono presentate come verità senza alcun contraddittorio".

Basta Silvio a fare la vittima ti prrrrrego
Non è normale neanche che un uomo che possiede così tanto in ogni campo, si butti in politica per curare i propri interessi più da vicino e crearsi delle leggi all'occorrenza sleep.gif
 
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66 replies since 20/10/2005, 23:28   1287 views
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