Rockpolitik

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view post Posted on 24/10/2005, 11:44
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Harry Potter
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si beh sui sermoni io confesso di aver spesso cambiato canale perche' mi annoio e perche' ODIO la politica e non me ne frega nulla
ma nel complesso a me piace molto Celentano, ho visto quasi tutti i suoi film e Joan Lui per me e' stupendo!
 
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Katy72
view post Posted on 24/10/2005, 12:15




CITAZIONE (°Flavia° @ 24/10/2005, 12:13)
CITAZIONE (nedz @ 24/10/2005, 09:56)
Premier:"Rockpolitik?Nuovo attacco"
"E' soltanto l'ultimo episodio"


"La trasmissione di Celentano Rockpolitik è soltanto l'ultimo episodio di un sistema della comunicazione, televisiva ma anche stampa, che dal 2001 ha sistematicamente attaccato l'operato del governo e il presidente del Consiglio". Sono le parole di Silvio Berlusconi che ha poi continuato:"Non c'era bisogno di Adriano Celentano: basta guardare ogni giorno la Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio".

Il premier, nell'ultimo libro di Bruno Vespa di cui è stata diffusa un anticipazione, denuncia: "Mi accusano di controllare le principali 6 reti televisive nazionali, mentre la verità è sotto gli occhi di tutti: l'intero palinsesto di Rai 3 è mirato contro il presidente del Consiglio e contro il Governo, l'informazione di Canale 5 dà spesso più spazio alle ragioni dell'opposizione piuttosto che alle nostre, Tg1 e Tg 2 sono abbastanza equilibrati. C'è solo il Tg4 dalla nostra, con Emilio Fede che tuttavia non ha mai offeso nessuno dell'opposizione".

Ma, avverte Berlusconi, "sono soprattutto le trasmissioni di intrattenimento, quando si occupano di questioni sociali e politiche, a riservare più critiche che non riconoscimenti al governo. Per non parlare della stampa quotidiana. Io non pretendo un sistema dell'informazione che ci elogi. Ma denuncio le falsificazioni dell'opposizione sul nostro lavoro che vengono presentate come verità senza alcun contraddittorio".

Basta Silvio a fare la vittima ti prrrrrego
Non è normale neanche che un uomo che possiede così tanto in ogni campo, si butti in politica per curare i propri interessi più da vicino e crearsi delle leggi all'occorrenza sleep.gif

...condivido...eppoi come si è detto non credo proprio che non sapessero proprio tutto...Celentano si sa come è fatto...

...e per quanto riguarda Berlusca mi ricordo che nei primi anni di politica era simpatico ad Adriano...me lo riportò mia madre che lo aveva sentito in qualche trasmissione...credo...e proprio detto da lui stesso...

per i sermoni in effetti a volte pesano anche a me, però su molte cose non posso negare che non abbiano un fondo di verità...
che poi sia per odience (si scrive così ^^') o per altro arcano motivo...

Edited by Katy72 - 24/10/2005, 13:29
 
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Miciamiao
view post Posted on 24/10/2005, 14:31




ROCKPOLITIK, BERLUSCONI: NESSUNA LISTA DI PROSCRIZIONE COMICI
24-10-2005 13:24


Roma, 24 ott. (Apcom) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna sul caso 'Rockpolitick', precisando il senso del suo intervento dopo le polemiche nate dalla puntata della trasmissione di Adriano Celentano: "Non c'è nessuna lista di proscrizione ha dichiarato oggi - ho soltanto osservato, che mi sembrava esagerato l'entusiasmo con cui era stata accolta e salutata la puntata di Rockpolitik: come se avesse infranto un tabù, come se fossero stati i primi loro ad avere il coraggio di attaccare Berlusconi, quando invece non c'è rete televisiva che si risparmi in questa esercitazione". Ieri, infatti, il premier aveva attaccato la satira in tv enunciando quella che è stata definita 'la sua lista nera della comicità': "Non c'era bisogno di Adriano Celentano per avere ventate di libertà in televisione. - aveva osservato il premier - basta guardare ogni giorno i canali Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio da parte di Serena Dandini e Sabina Guzzanti, Gene Gnocchi ed Enrico Bertolino, Dario Vergassola, Corrado Guzzanti e altri che cerco di non tenere a mente. Oltre - è ovvio - a Rockpolitik."

Oggi le precisazioni: "Qualche nome fatto, a mò di esempio, sul filo della memoria - dice Berlusconi - serviva soltanto a dimostrare come fosse sbagliato attribuire a Rockpolitik un'esclusiva che francamente non ha, è stato subito sfruttato da Prodi e dalla sinistra, alla loro consueta maniera, e additato addirittura come lista di proscrizione." "E invece è casomai il catalogo - annota il presidente del Consiglio - delle occupazioni televisive di una sinistra che prima incassa i risultati, e che poi ci accusa falsamente di controllare tutte le reti, che grida ogni giorno senza fondamento al regime sulla televisione e sulla stampa, che deforma e ribalta scientificamente la realtà".

Di contrario avviso il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, che a margine della Direzione nazionale del partito, ha dichiarato: "Siamo forse l'unico Paese del mondo dove si può aprire un dibattito politico così impegnativo su una trasmissione televisiva. Il che dimostra quanto sia anomala la condizione italiana, un Paese nel quale quello che è normale in tutto il resto del mondo, cioè che in una trasmissione televisiva possa essere preso in giro il capo del governo, da noi diventa un evento su cui si apre un dibattito". Secondo D'Alema, questo accade "sia perché abbiamo un capo del governo che controlla gran parte del sistema televisivo, sia perché in questo controllo si è esercitata in questi anni una censura che fa sì che la libertà dell'espressione sia piuttosto l'eccezione che non la regola. Nei Paesi democratici è la regola e non fa discutere nessuno".







Politici tutti,di destra,sinistra,centro,centro-destra,centro-sinistra......
e a zappare!!!

Edited by Miciamiao - 24/10/2005, 15:44
 
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Katy72
view post Posted on 24/10/2005, 15:54




...condivido Micia...
 
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EffeCi
view post Posted on 24/10/2005, 23:32




Dai tempi in cui esortava tutti ad aprire la finestra e ad urlare "siamo figli della foca" non è cambiato nulla: per me è noioso. Poi canta come Toto Cotugno e fa le pause come Giucas Casella. Ma attira l'attenzione, il che per me è un mistero. w00t.gif
 
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°Flavia°
view post Posted on 28/10/2005, 09:59




12 MLN E MEZZO E IL 50% DI SHARE, RECORD PER ROCKPOLITIK

MILANO - Adriano Celentano migliora anche se stesso: la seconda puntata di 'Rockpolitik' ha raccolto ieri sera su Raiuno una media di 12 milioni 544 mila telespettatori pari al 49.42 si share (in pratica, la meta' della platea televisiva) superando anche gli eccellenti ascolti dell'esordio, che aveva ottenuto 11 milioni 649 mila, pari al 47.19%.

ATTO SECONDO DI CELENTANO PIU' RILASSATO
Il clou e' la lettera ''riparatoria'' a Berlusconi, che Roberto Benigni detta ad Adriano Celentano come Toto' fa con Peppino De Filippo in una scena consegnata alla storia del cinema. Ma in tutta la seconda puntata di 'Rockpolitik' - dopo una settimana di polemiche - e' ancora la politica a tenere banco, fin dal primo affondo del Molleggiato sul Papa e sui matrimoni gay: ''Il Papa e' hard rock - dice sulla scia del 'vangelo del rock' - perche' apre la porta ai divorziati, i gay sono rock, ma i matrimoni gay sono lenti, pietrificati e Zapatero e' lentissimo''.

Poi tocca a Maurizio Crozza. Mentre il suo 'Zapatero, Zapatera' impazza sul web (e non solo), stasera fa Compay Segundo e intona: ''Compagno Celentan, vieni a far la television a l'Avana, quiere de te Fidel, anche se sei comunista da una semana''. E poi, rivolto ad Adriano: ''Sei l'unico comunista ad avere uno straccio programma''. A sorpresa, entra Valentino Rossi: ''Doparsi e' lento'', esordisce. Poi scherza su un suo possibile futuro da pilota di Formula Uno: ''Non so, non ho deciso, andare in moto e' tanto, tanto rock''. Gli subentra Antonio Cornacchione: sotto un cielo minaccioso, ironizza con Adriano: ''Il tempo sta cambiando'', riferendosi alla bufera scatenata dall'esordio del programma.

La politica irrompe definitivamente nello studio di Brugherio con un blob di immagini che si alternano a quelle della sigla: Berlusconi infuriato per l'avviso di garanzia preannunciato dal Corriere della Sera durante il G7, Prodi che parla dei conti dell'Iri e della sua decisione di darsi alla politica, Bossi che giura 'Mai coi fascisti' e Fini che gli replica in Aula a Montecitorio. E poi D'Alema, Occhetto, Rutelli, Cossutta, la Gruber ma anche volti dello spettacolo come Mara Venier.

Dopo il monologo di Celentano, dedicato alla politica senza umilta' e all'arroganza del potere, arriva Benigni saltellando alla sua maniera sulle note della 'Vita e' bella'. ''Il 27 del mese e' un giorno rock ma il 27 ottobre e' un giorno in cui nascono i poeti'', lo accoglie Celentano facendogli gli auguri per il 53/mo compleanno. ''Silviuccio di voglio aiutare'', attacca l'attore-regista toscano. ''Quando un comico prende in giro un politico, e' la cosa piu' sana del mondo: la comicita' e' la democrazia che frusta se stessa, lo sanno anche i sassi''. E ancora: ''Ti vogliamo bene. Sempre con la stessa storia del conflitto di interessi: macche' conflitto, lui e' tranquillo. Interessi si', conflitto no''.

Poi, la dettatura della lettera di scuse al premier: esilarante soprattutto la ricerca delle cose buone fatte da Berlusconi. Non ne viene in mente nessuna neanche a un amico del comico, interpellato al telefono: ''Almeno una cosa buona bisogna trovarla, poi mettiamo eccetera eccetera...'', si sforza Benigni. Alla fine i due gettano la spugna: ''Ci vorrebbero talmente tanti fogli e biro... le cose belle sono tante, Silvio, che le sai te...'', conclude l'attore. Nella strepitosa gag di Benigni, la prima esibizione in tv in coppia con Celentano, c'e' spazio ancora per uno strip tease: resta in mutande, lascia in sottoveste nera la splendida Luisa Ranieri arrivata in abito rosso fuoco Dior, lo indossa e canta con Celentano 'Siamo la coppia piu' bella del mondo'. Per chiudere, cita Voltaire (''Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perche' tu lo possa dire'') e Socrate che accetta di morire pur di continuare a rispettare le leggi (''Non bisogna mai commettere un'ingiustizia nemmeno quando la si riceve''). Standing ovation finale del pubblico.

In duetto con Eros Ramazzotti, entrambi con la chitarra acustica, Celentano canta poi 'Quel ragazzo della via Gluck': ''Il telepredicatore e' di destra, o di sinistra? Chissa, chissa', chissa' come finira'...''. E ancora scherzano sulla vittoria: ''E' dell'Inter, oppure del Milan, o della Juventus, che sono i campioni, e anche quest'anno, anche quest'anno li castigheremo, li castigheremo. Chissa' chissa' come finira'''.

Ancora il tempo per una 'perla' di Crozza che fa Tom Jones e intona 'Sex Bomb' (''Una legge bomba, ci serve una legge bomba, cosi' gli italiani ci rivotano...'') e per il reggae salentino dei Sud Sound System introdotti dalla Ranieri, questa volta in abito di pizzo nero. ''Con loro scoprirete le vostre radici, anche se siete del Nord. Il Sud del mondo parla una lingua universale, l'esperanto dei poveri''.

Chiudono la puntata (che termina intorno alle 23:50, dunque meno lunga della prima) ancora spezzoni di tv trash (dall''Isola dei famosi' alle immagini del recente congresso del nuovo Psi) e una nuova incursione di Cornacchione: ''Silvio e' rock perche' e buono, e' disposto a togliersi l'aragosta di bocca per darla a noi. A Mediaset e Rai sono tutti comunisti e lui non li mangia. Il presidente Ciampi e' andante. Prodi e' lento''.
Ansa

Non l'ho visto ma l'ho registrato e devo assolutamente vedere il pezzo con Benigni e soprattutto
 
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Miciamiao
view post Posted on 28/10/2005, 17:38




che Celentano piaccia, e che la sua trasmissione ha uno share altissimo. Semplicemente...e'bravo,e sa fare bene il suo lavoro
E'un professionista.


Personalmente nn condivido il pensiero di chi dice che fa demagogia.



Benigni grandioso

Edited by Miciamiao - 28/10/2005, 20:55
 
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Miciamiao
view post Posted on 28/10/2005, 18:44




RAI/ CELENTANO VINCE NEGLI ASCOLTI, POLITICA SMORZA I TONI
Da Del Noce complimenti a Benigni, critiche ad Adriano
28-10-2005 19:16


Roma, 28 ott. (Apcom) - La discussione su 'Rockpolitik' si è spostata quindi all'interno dell'azienda. Il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, dopo le dichiarazioni di fuoco delle scorse settimane, ha cercato di smarcarsi dal ruolo di anti-Celentano, ha fatto i complimenti a Benigni ("grande satira") ma poi non ha resistito a puntualizzare, commentando gli ascolti record della trasmissione, che "Raiuno potrebbe perfino farne a meno", dal momento che in questo periodo "sta vivendo una stagione in cui è sempre in testa e non è il caso di presentare Celentano come il salvatore della rete". Ed ha criticato anche il Blob politico messo in onda da Celentano e il suo ruolo di spalla silenziosa durante gran parte del duetto con Benigni.

Anche se non lo nomina, il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo sembra proprio prendere di mira Del Noce, quando dice che nel successo di 'Rockpolitik' ha visto "una straordinaria bocciatura, decretata da oltre 15 milioni di italiani, nei confronti di chi dentro l'azienda aveva remato contro Celentano". Dello stesso tenore le parole del suo collega Sandro Curzi, secondo il quale "i corvi sono serviti. La seconda puntata di Rockpolitik ha raggiunto tali ineccepibili esiti di qualità e di ascolti da mettere a tacere anche i più pervicaci avversari del servizio pubblico". Imbocca la via della celebrazione Carlo Rognoni, altro consigliere Rai indicato dal centrosinistra, che nella trasmissione di Celentano ha ravvisato "una atmosfera che richiamava il forte senso dell'orrore quotidiano proprio di Dylan Dog e la capacità di indurre gli spettatori a una oggettiva riflessione ma con distaccata attenzione propria di Bertolt Brecht".



Insisto nel dire bravo Celentano


Del Noce ( ) ha fatto i complimenti a Benigni...e ci mancherebbe altro! E'stato grande

Edited by Miciamiao - 28/10/2005, 20:33
 
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EffeCi
view post Posted on 30/10/2005, 17:43




Celentano, per come la vedo io, è un qualunquista, dà un colpo al cerchio e un colpo alla botte, non ha il coraggio di dire le cose e le fa dire agli altri, come ha fatto con Benigni. E' un conservatore bacchettone che si maschera da rock, ha vissuto un'esistenza di frasi da pulpito di periferia, i suoi tormentoni sono triti. Si crede un santone, le sue pause sono silenzi di chi fa scena per mascherare la banalità delle sue parole. Ha carisma e su questo gioca da anni. Già il fatto di vivere con un clan al seguito ci dice che tipo di personaggio sia. Se Celentano è rock, io sono una metallara pesante. Sta cosa di rock e lento è già stucchevole. Comunque fra rock e lento, secondo me, è sempre meglio essere jazz.
 
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Miciamiao
view post Posted on 31/10/2005, 16:38




Smentisco assolutamente.

Conservatore? Bacchettone? Fa demagogia?
Persone che conosco molto bene, hanno lavorato spesso con lui (io per ora ancora no,ma nn mi dispiacerebbe smile.gif ), e mi hanno detto che nn e'niente di tutto cio'
Come mi hanno confermato che e'un grande professionista nel suo lavoro

Credo che ci sia un po'di confusione anche sul clan di Celentano tongue.gif

W il rock, miglior genere nn ce n'e'


Edited by Miciamiao - 31/10/2005, 17:05
 
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EffeCi
view post Posted on 31/10/2005, 18:24




Beh, Micia, io non parlo altro che di quello che lui dice pubblicamente, delle tesi che espone e dei suoi atteggiamenti e, secondo me, ma non solo secondo me, perché in questi quarant'anni non ci sono stati solo pareri a favore del "profeta", questo è quello che lui dimostra. E' da quando nacqui, nel lontano... che leggo sui giornali di Celentano e lo vedo in tv... e un'idea precisa di lui me la sono fatta da un pezzo. Non la cambio, non solo perché è quello che penso delle cose che dice e del suo tipo di atteggiamenti, ma anche perché a me non ha mai convinto nemmeno come cantante (perché autore non è), ma questo è un mio gusto personale e quindi opinabile. tongue.gif
 
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Miciamiao
view post Posted on 31/10/2005, 18:50




Nn voglio far cambiare idea a nessuno, ci mancherebbe rolleyes.gif

Dico soltanto che, lavorando in questo campo (anche se prevalentemente cinema ) (e conoscendo tantissima gente che ci lavora, cinema e tv ) so perfettamente che spesso la realta'vera di chi e' in video nn e'quella che traspare,o che si crede di recepire, o che i media vogliono far recepire,o che i personaggi steessi vogliono far trasparire,o che viene riportata dai media.
In realta',spesso, e'tutto e il contrario di tutto smile.gif











 
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EffeCi
view post Posted on 31/10/2005, 18:59




CITAZIONE (Miciamiao @ 31/10/2005, 18:50)
Nn voglio far cambiare idea a nessuno, ci mancherebbe rolleyes.gif

Dico soltanto che, lavorando in questo campo (anche se prevalentemente cinema ) (e conoscendo tantissima gente che ci lavora, cinema e tv ) so perfettamente che spesso la realta'vera di chi e' in video nn e'quella che traspare,o che si crede di recepire, o che i media vogliono far recepire,o che i personaggi steessi vogliono far trasparire,o che viene riportata dai media.
In realta',spesso, e'tutto e il contrario di tutto smile.gif

Sì, ma Celentano va in tv prevalentemente a dare messaggi, perché ormai il cantante lo fa in via marginale da anni e i suoi messaggi non sono originali e spesso sono contrastanti e superficiali. Di qui la mia definizione. cool.gif
 
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EffeCi
view post Posted on 31/10/2005, 22:25




Trovate sul web. Non arrabbiatevi... anche questa è satira. biggrin.gif laugh.gif

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Scusate, l'ultima non c'entra, ma tengo tutte queste foto nella stessa cartella. biggrin.gif
 
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EffeCi
view post Posted on 31/10/2005, 22:55




Dal blog di Massimo Fini

Cultura Postato il 21 Ottobre 2005
LEZIONE DI MORALE IN TELEVISIONE


Qualche giorno fa l'Ansa mi ha telefonato per chiedermi se avrei visto Rockpolitik. Ho risposto di no, perché considero Celentano uno straordinario menestrello, per quella voce così singolare e per i testi, peraltro scritti da altri, di certe sue canzoni che hanno accompagnato gli amori della nostra adolescenza e della nostra giovinezza, ma non posso prenderlo sul serio come "maître a penser".
Non si può avere tutto: Dio gli ha dato la voce ma non il ben dell'intelletto. Mi ricordo "Fantastico" e le lunghissime, imbarazzanti, pause che i critici compiacenti si affrettarono a definire "silenzi dal profondissimo significato" e che erano invece il segno della confusione mentale di uno che nella vita avrebbe dovuto limitarsi a cantare, ballare e suonare la chitarra e che invece i tempi e la tv hanno promosso a profeta come egli stesso si crede. Perché Celentano dice una cosa e insieme o subito dopo, il suo contrario, senza accorgersene, senza rendersene conto. Non sa che cosa sia la logica e fa solo una grande confusione trasmettendola ai telespettatori, che se ne stanno lì estasiati, "bouche beant".
Mi vengono i brividi al pensiero che ieri sera ha probabilmente parlato (dico probabilmente perché scrivo questo pezzo il pomeriggio di giovedì, prima che si compia l' "evento" tanto pompato dalla tv pubblica), nei suoi cosiddetti monologhi, come ci ha informato preventivamente la collega Maria Volpe, di "bambini mutilati dalle armi chimiche", "della guerra nucleare", "dell'inquinamento", "della guerra del Vietnam", "di Bush", "della libertà di informazione" e (poteva mancare in quest'orgia di demagogia spicciola?) "della fame in Africa".
La strillatrice televisiva Simona Ventura, sottratta al ricamo e al ferro da stiro, ha dichiarato, non senza compiacimento, che "un minuto di televisione vale un anno di cinema". E questo è il punto. Questi personaggi scambiano la potenza del mezzo che hanno a disposizione con la propria. E poiché la potenza del mezzo è enorme (non per una qualche sua sofisticata tecnologia, perché "fa vedere", ma perché è piazzato, a priori, in casa nostra - anche il cinema "fa vedere" ma bisogna perlomeno uscire e scegliersi un film e comunque non trasmette "in tempo reale") ecco che i Celentano, le Ventura, i Bonolis, i Costanzo, i Pupo e compagnia cantante sono coloro che oggi danno le categorie, etiche, morali, di comportamento, di costume e anche politiche, al grosso pubblico.Un tempo questa funzione era svolta da Aristotele e da Platone, in seguito dai Padri della Chiesa, poi da San Tommaso d'Aquino e dalla scolastica, nell'età moderna da Kant, da Hegel, da Schopenauer, da Fichte, da Schelling, da Marx, da Heidegger e, ancora in tempi recenti, da Benedetto Croce, da Arturo Carlo Jemolo, da Pier Paolo Pasolini, in Italia, da Thomas Mann ed Herman Hesse, in Germania, da Bertrand Russel in Inghilterra, da Ortega Gasset in Spagna, da Sartre, da Camus, da Merleau-Ponty in Francia.
Adesso c'è Adriano Celentano, il Molleggiato che passati abbondantemente i sessant'anni si dimena come quando ne aveva diciotto e, mentalmente, è rimasto, a essere indulgenti, a quell'età. Secondo l'informatissima Maria Volpe in RockPolitik c'è anche una polemica contro il peggio che il piccolo schermo propone di questi tempi, in primis i reality show che - ci piaccia o no - zittiscono le nostre parole. Bene se i reality riuscissero a zittire le parole di Adriano Celentano, avrebbero svolto, una volta tanto, una funzione utile. Perché, sbattuto in televisione come profeta, il peggio del peggio è proprio lui.


 
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66 replies since 20/10/2005, 23:28   1287 views
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