| Io sono nata nel 1963 e ho visto la televisione, tutti i giorni della mia infanzia e ogni giorno fino al termine dei programmi, quando la nuvoletta della Rai saliva al cielo, con la sigla che ti costringeva a spegnere la lucina fino al pomeriggio seguente. Io non sono mai andata a letto dopo "Carosello", perché i miei mi lasciavano vedere tutto anche nelle ore seguenti: già a quattro o cinque anni conoscevo a memoria canzoni, canzonissime, i balletti della Carrà, le smorfie di Mina, le imitazioni di Alighiero Noschese e i personaggi degli sceneggiati. Sono una figlia del boom economico e tutto ciò che mi è più caro è in bianco e nero... amo quel periodo sopra ogni cosa e sono orgogliosa e felice di esserne stata parte, anche se piccolina.
Stasera ho guardato la trasmissione organizzata da Vespa per celebrare i 50 anni dalla prima puntata di "Lascia o raddoppia" con Mike Bongiorno. E' stata una cosa fatta con molta cura, perché la Rai sa fare le cose meglio di tutti e ha un archivio che vale mille anni di storia: tanti filmati preziosi, che hanno dipinto un'epoca e raccontato l'Italia e gli italiani. Per una volta si è parlato di programmi con la p maiuscola, fatti con il genio e il coraggio di un uomo che è, senza alcuna discussione, la storia della televisione italiana pubblica e privata. Mike Bongiorno è un mito vivente e guardare quelle immagini e sentire le testimonianze e i racconti è stato emozionante. Io ero una bambina, ma ho visto tutte le puntate di tutti i quattro anni di "Rischiatutto"... ero fra i venticinquemilioni di italiani che tutti i giovedì componevano il pubblico di quello che era un evento di cui chi è nato recentemente non può nemmeno immaginare la portata di pathos, divertimento e partecipazione che suscitava all'istante. Non me ne frega niente di realities e format, di fiction e di programmi gossipari, non me ne frega niente di niente di tutta questa roba fatta di plastica che viene venduta in cloni a tutti i network del pianeta, non me ne frega niente dei fenomeni da baraccone che in tre secondi credono di essere bravi e famosi. Stasera, dopo anni e forse non mi era mai successo, mi sono commossa, mi sono spuntate le lacrime e dico che non c'è niente che valga di più di quella storia e di quelle persone che, purtroppo ormai sono sempre di meno. Vorrei che anche Corrado avesse avuto quello che Mike ha avuto in questi giorni, perché uno come lui non ci sarà mai più. Mi sento ricca e non me ne frega niente della tv di oggi. Grazie, Mike, con tutto il cuore.
|