Lory Del Santo

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norik
view post Posted on 10/12/2005, 16:41




"Voglio farvi ridere"
Dopo il trionfo all'Isola, Lory del Santo racconta la sua vita avventurosa


A Lory Del Santo, bella e svampita debuttante al fianco di De Crescenzo, mancava solo il dono della parola: ora, grazie a un lungo allenamento alla sopportazione e a un'isola infestata dai topi nel Mar dei Caraibi, è (ri)nata una stella

Lory, la tua carriera inizia con la partecipazione a "Tagli, ritagli e frattaglie" di Luciano De Crescenzo, prosegue con qualche film, il Drive in e poi subisce una pausa d'arresto, fino al trionfo all'Isola dei Famosi, quest'anno. Cos'hai fatto in questi anni di oblio televisivo?
Beh, l'assenza vera dal video è durata circa quattro anni. Non mi sentivo psicologicamente in grado di affrontare il pubblico, dopo l'incidente (quello in cui morì, precipitando da un grattacielo newyorkese, il figlio Connor, avuto da Eric Clapton, n.d.r.), per cui mi sono ritirata e chiusa in me stessa. Però poi, prima dell'Isola, sono stata spesso presente in diverse trasmissioni televisive come ospite: molte volte da Costanzo, per esempio.

Da bambina - ha rivelato tua madre in un'intervista rilasciata a Chi - eri decisa a fare l'attrice: è un sogno che coltivi ancora?
Mia madre non ha mai saputo qual era il mio sogno. Non so perché abbia fatto quelle dichiarazioni. Io non ho mai detto una cosa del genere. E' vero invece che volevo a tutti i costi trovare la mia strada, ma erano pensieri che rimanevano segreti.

Ho letto che a diciotto anni hai deciso di uscire di casa e di mantenerti facendo la fotografa.
Beh, a quell'età ho cominciato a capire che mi piaceva fare delle foto, perché mi rendevo conto di avere lo spirito giusto, il senso dell'inquadratura. Ma ho cominciato a farlo professionalmente verso i 24 anni.

Una passione che coltivi ancora?
Ho sempre continuato, in questi anni. Foto personali, però, perché non riuscivo più a star dietro a tutti i servizi che facevo per le agenzie. Però da un paio d'anni ho un po' abbandonato la fotografia.

Dopo la vittoria all'Isola dei Famosi, hai dichiarato, con sollievo, "Temevo di rimanere sempre incompiuta". Il reality è stato un punto d'arrivo, per te, o un punto d'inizio?
Dopo venticinque anni di carriera, non posso considerarlo un inizio. E' un punto d'arrivo, perché è come se avessi acquistato diritto di parola. L'Isola mi ha dato l'opportunità di dimostrare che tipo di persona io sia, al di là del personaggio, e ha fatto sì che emergesse la mia identità.

Immagino stiano fioccando le proposte di lavoro: tra la Tv di Stato e Mediaset, sei libera di scegliere o ti senti legata a un debito di riconoscenza con mamma Rai?
Ho sempre amato la Rai, perché è lì che sono nata professionalmente. Ma non ne faccio una questione di rete, perché si fanno cose di qualità sia in Rai che a Mediaset. E' più importante la tipologia del programma.

Quale tipo di programma rifiuteresti a priori?
Le previsioni del tempo. Del resto, se c'è il sole, c'è il sole, cosa vuoi aggiungere? Invece a me piace modificare le cose...

Di fronte all'immobilismo della Rai, molte conduttrici hanno provato a scriversi un programma e a proporlo in prima persona ai direttori di rete. Avessi carta bianca, a te cosa piacerebbe fare?
Credo che l'ironia sia l'unico vero talento naturale che ho. Perciò mi piacerebbe un programma con un partner, tipo Chiambretti o Gene Gnocchi, dotato di un senso dell'umorismo naturale, diverso dai soliti comici-personaggi.

A chi ti riferisci?
A quel genere di attori che vedi a Zelig, che funzionano solo se hanno un copione, ma quando parlano a braccio non sono affatto divertenti.

Torniamo idealmente a Samanà e parliamo di donne. Era abbastanza impressionante questo ricorso massiccio alla chirurgia plastica, anche nelle più giovani. Tu stessa hai dichiarato, tempo fa che l'avresti fatto sicuramente anche tu. Hai mantenuto la promessa?
Non ne ho ancora avuto il tempo. E' una cosa che mi riservo di fare dopo i 50, quando sarò più rilassata.

Sicura? Da quel che si vede in giro, non sempre ne vale la pena.
E' vero, i risultati non sono sempre ottimi. Mi chiedo quale sia la positività aggiunta di un intervento troppo evidente e qual è la carta che una vuole giocare in questo modo. Più discrezione non farebbe male.

Dovessi scegliere, con quale, tra le tue compagne d'avventura, andresti in vacanza?
Quanto dura la vacanza?

Diciamo quindici giorni: il tempo tecnico per imparare ad amarsi o per odiarsi.
Ci andrei con Romina jr. E' una ragazza un po' agitata, è vero, ma non il tipo che si mette a urlare.

E le altre?
Mah, in fondo potrei andarci anche con loro, ma la differenza è che non offrono nessuna garanzia.

Ospite in trasmissione, Alba Parietti ti ha lisciato il pelo non poco. Ti abbiamo sentito sussurrare: "Che strano, prima, quando la incontravo, non mi filava di striscio". Che c'è, la solidarietà femminile un po' pelosa va di moda?
La Parietti l'ho sempre ammirata: è intelligente, molto bella. Però non ricordo di aver mai detto una frase del genere, dove l'hai letta?

L'ho sentita guardando la trasmissione.
Non è nel mio stile! Comunque è probabile che, tutte le volte che ci siamo incontrate - sempre casualmente, magari in un camerino -, lei non immaginasse neppure chi fossi io.

Senti, ma Zequila "ci fa o ci è"?
C'è. O meglio: ci fa quando cerca di darsi l'immagine dell'uomo colto, rispettoso delle donne, con dei valori. C'è in tutto il resto.

Con due parole e molti sorrisi hai frantumato la sua presunta nomea di seduttore. E' chiaro che lui ha cercato di stare a galla con il gossip...
Lo fa da vent'anni. Del resto è l'unica cosa che poteva andargli bene.

In un'intervista a Sabelli Fioretti di un paio d'anni fa, però, tu consigliavi una strategia analoga alle Veline, per esempio.
Potrei averlo detto, sì. Penso che possa aiutare, in effetti.

Giochiamo a carte scoperte: tu hai mai sfruttato il gossip per una copertina in più?
No, io mai.

Ferrini, secondo classificato alle tue spalle, è stato l'unico concorrente ad ammettere di aver partecipato all'Isola perché aveva ormai dilapidato tutto quel che aveva guadagnato in Tv. Mi faccio gli affari tuoi: come ti sei amministrata, in questi anni?
Abbastanza bene. Ho fatto un mutuo per questa casa, a Milano, che estinguerò con i soldi della vincita.

Il resto lo darai in beneficenza?
Sì. Intanto, non ho ancora visto un euro, a dir la verità. Se nei prossimi giorni riceverò davvero la prima tranche della somma, farò quello che ho promesso.

So che hai un rapporto di odio-amore con tua madre. In fondo però le riconosci d'averti resa forte e di averti aiutata, indirettamente, a superare le prove più dure della vita.
L'allenamento alla sopportazione mi ha aiutata, sì. Non lei, tengo a precisarlo.

I tuoi figli hanno sicuramente seguito il reality giorno per giorno: i loro commenti?
Erano entusiasti, come se l'avessero fatto loro.

Cosa non è piaciuto loro?
Che mi attaccassero. Però mi hanno detto che mi sono difesa alla grande e che sono stata pazzesca.

Come si sopravvive al dolore peggiore e più innaturale del mondo?
Aspettando e lasciando passare il tempo.

Eric Clapton lo senti ancora?
Lo sento sì, anche se non ci incontriamo da due anni.

In che rapporti siete rimasti?
Rapporti buoni, ma lui è riservato e parla poco. E' molto difficile conversare con lui. Sta regredendo sempre di più nel silenzio. Osserva, ascolta, ma si esprime pochissimo.

Come vi siete conosciuti?
Dopo una cena al ristorante, gli ho dato il mio numero di telefono e lui m'ha chiamata. Si vede che non aveva niente da fare. Avrà pensato: una di più, cosa vuoi che sia. Solo che quell'una è rimasta...

Cosa l'ha affascinato di te?
Forse l'interpretazione che do dei fatti. In genere, interagisco con la realtà dell'uomo che ho di fronte, mi chiedo cosa vuole e cerco di entrare nel suo mondo interiore. Il mio, non mi interessa proporlo: lo conosco già, del resto.

Lorenza Provenzano
Libero.it, 09 12 2005
 
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