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Amici, "gran" finale in arrivo lunedì 20 marzo 2006 16:58:07
E' andata in onda ieri sera la penultima puntata dell'edizione 2005/2006 del programma Amici di Maria De Filippi. Domenica prossima la finale, con cinque allievi che si sfideranno per vincere la trasmissione e dei contratti lavorativi del valore di 100 mila euro. Sembrava inizialmente che i concorrenti in finale dovessero essere quattro, ma ieri sera uno degli ennesimi "colpi di scena" della trasmissione ha fatto in modo che la possibilità di finale si estendesse anche ad un quinto allievo della scuola. Ho parlato di "colpo di scena", ma avrei potuto parlare anche di "cambi di regole in corsa", come è successo proprio giovedì scorso al Grande Fratello. La trasmissione della De Filippi non è nuova a queste cose e soprattutto in questa edizione ha dimostrato che tutto è possibile pur di fare audience. Tutto è iniziato con la litigata trash tra maschi e femmine della scuola e con la scelta degli autori di dare più risalto alla parte "reality" del programma anzichè alla parte per cui il programma stesso è nato, quella scolastica. Da allora si sono succedute sfide “tra i sessi” - quella tra Aquile e Pinguini che ha decretato l'uscita del più talentuoso della scuola, Nicola -, sfide “con aiuti”, in cui i ragazzi potevano delegare lo svolgimento di alcune prove ad altri allievi facendi parte del proprio “gruppo” e sfide “ibride”, come quella di ieri sera, in cui due dei ragazzi (Rita ed Erion) erano aiutati da altri allievi (la prima a causa delle febbre che l'ha colpita durante la settimana, il secondo per la difficoltà con la lingua italiana) e uno (Raffaele) si era preparato da solo tutte le prove. Denominatore comune di tutte le puntate domenicali, le discussioni in studio tra allievi e pubblico parlante e tra pubblico parlante e Platinette. Come avevo accennato, i finalisti della trasmissione dovevano essere quattro: i tre “sicuri” erano Eleonora, Ivan ed Andrea, scampato alla sfida grazie ad un'estrazione a sorte. All'inizio della puntata di ieri Chicco, uno degli autori, ha mostrato inaspettatamente una busta che sarebbe stata aperta dopo il risultato della sfida, in cui era scritto se alla finale avrebbe avuto accesso solo il vincitore della sfida a tre o i primi due, con la conseguente eliminazione quindi del solo meno votato. Il perchè di questa scelta autoriale è facilmente intuibile: Raffaele, uno dei ragazzi in sfida, è stato primo nella classifica del televoto per quasi cinque mesi ed avrebbe con molta probabilità vinto contro due allievi che, al contrario, sono sempre stati bassi in classifica nonostante il maggior talento rispetto al più votato. La commissione (formata dagli autori e dai professori della scuola) non ha mai avuto particolare simpatia per Raffaele, sia per il suo carattere difficile che per l'impegno incostante tenuto nel corso del programma e ha voluto evitare che la vittoria scontata del ragazzo mandasse a casa due allievi che secondo loro meritavano maggiormente. La scelta non è di sicuro da biasimare, ma che cosa prevedeva in questo caso il regolamento depositato ad inizio programma? Le sfide particolari che si sono svolte in queste ultime settimane, erano state previste già dall'inizio o sono state decise strada facendo, con la chiara penalizzazione di chi aveva già sostenuto una sfida precedentemente ed aveva preparato tutte le prove senza l'aiuto dei compagni? Chissà se avremo mai una risposta.
da Daveblog:
Surreality
Un flash da Amici: clamoroso strascico del serale di ieri, in onda questo pomeriggio. Raffaele ha deciso di lasciare la scuola, senza se e senza ma, e comunica la sua decisione ad un autore. Ti aspetti che la dicisione si riferisca all'increscioso episodio andato in onda al termine di un passo a due fallimentare (la ballerina Maria si sfracella al suolo, in barba alla lugubre assistenza nelle prese del maestro LaChance), quando Raffaele viene attaccato a più riprese dalla Commissione con tutto quello che ne segue e che a questo punto abbiamo metabolizzato. Di nuovo però c'è che le ragioni di Raffaele, almeno sulla carta, sono diverse: durante l'esecuzione del musical "La Bamba", mentre il abllerino schitarrava in piedi sul banco della Commissione, il maestro Palma (che poco prima si era distinto come uno dei più acerrimi e accanititi oppositori) avrebbe mosso intenzionalmente il tavolo con lo scopo di fare cadere l'allievo. Ora, va bene tutto, ma ditemi voi se vi pare possibile. Esilarante presa di posizione del perfido Dianetti, che decide di non commentare la decisione di Raffaele, ma affida alle telecamere un lungo messaggio di dissenso, scritto su un blocco note in presa diretta col pennarello nero e una grafia satanica. La sintesi, un distillato di crudeltà: "scommettiamo che tra oggi e domani cambia idea?". La puntata si chiude con una ghiotta anticipazione di ciò che presumibilmente vedremo domani: Cerbero Sfondrini accompagna l'inquietante Maestro Palma (sempre più simile all'assassino di un film thriller, anche grazie alle ottime referenze tracciate dal suo allievo) per l'imperdibile chiarimento.
da Reality blog di Anna Lupini
Il pubblico mutante
Francesca ha 16 anni, vive ad Isernia ed è pazza di Kledi, la sua stanza è integralmente tappezzata di poster del ballerino albanese. Sognava da tempo di poterlo vedere di persona. La moglie dello zio di Francesca vive a Roma, e fa un lavoro un po' strano. Scrive su Internet, di Reality Show... Sì, è così, ieri sera ero ad Amici, nella pancia della balena, in veste non ufficiale ma con il cervello non abbastanza scollegato da non annotare qualcosa. Il tentativo di depistaggio in realtà c'era stato. Sapevo benissimo che Amici trasmette dallo Studio 5 di Cinecittà. L'ho compitato diligentemente nel pezzo scritto a inizio stagione. Poi l'ho dimenticato, e mi sono fidata dell'informazione (sbagliata) che mi indicava Via Tiburtina come la sede della trasmissione. Così, dopo aver percorso la via consolare in su e in giù per tre volte, ho ricevuto l'informazione giusta e ho raggiunto gli studios alle ore 20:30. A quell'ora parcheggiare fuori e andare a piedi significa metterci perlomeno mezz'ora. Primo step: provare a varcare il cancello di Cinecittà in macchina.
"Buonasera, abbiamo due nomi in lista per Amici". "A signò, è tardi, so' già entrati, e poi i nomi 'nce stanno pe' entrà con la machina." "Sì, lo so. Ma sanno che siamo in ritardo. Il mio contatto è Tizia della Fascino" La faccia si distende, affondo: "Non la può chiamare?" "Nun ce l'avemo i numeri interni, nulla po' chiamà lei?" Faccio il numero della conoscente della conoscente di Tizia della Fascino, che non mi risponde... nel frattempo dico: "Guardi, ho il tesserino, sono una giornalista" Sorride "Ahhhhh" Sorrisone "Oddio, che è peggio? Non glielo dovevo dire" "Co' tutte le bugie che dite..." Tento la pietà, e funziona "Senta, stasera sto qua per portarci mia nipote, la prego" Un cenno con la mano, vai vai, io non t'ho visto...
Siamo dentro, imbocchiamo una porta dello Studio 5, sul retro. C'è un ragazzetto che sta vicino a una ragazzetta che parla al telefono. Chiedo: mi scusi, cerco Tizia della Fascino. Un cenno con il dito: è la ragazzetta che parla al telefono. Grazie, aspetto che finisca.
Ma la Tizia imbocca nello studio. Rincorro il ragazzo. Dice, aspettate che torni, ma lascia la porta aperta. Siamo dentro, dietro le quinte, appena fuori dal camerino dei ballerini professionisti. Un armadio umano ci blocca, ma ormai ho capito il metodo: "Aspetto Tizia della Fascino" "Ah vabbè, ma nun ve movete" E chi si muove! E' il posto migliore per la 'nipotina' che si sgretola alla vista del suo Kledi, che prova i passi a mezzo metro da noi...
Passano dieci minuti, ecco Tizia della Fascino. Dice che sì, possiamo entrare, ma solo se capiterà la fortunata concidenza che lei sì trovi a passare di là mentre c'è la pubblicità. Ok, le dico. Ma il gioco è fatto: l'armadioumano ci ha visto parlare con lei.
Arriva la pubblicità, passa il ragazzetto che prima era con Tizia. Lo fermo e le dico che Tizia ha detto di farci entrare. Lui dice ok, e ci passa ad un'altra ragazzetta, che ci porta dentro.
Ci sbatte dietro al pubblico parlante, all'ultimo gradino del pubblico muto, o meglio mutante. Mi siedo. Francesca mi dice "Zia, ancora non ci credo che sto qui, grazie". Sono soddisfatta.
Non faccio in tempo a rilassarmi che passa un signore e mi ingiunge di spogliarmi, che con l'impermeabile faccio l'effetto 'capitata lì per caso'.
Da quel momento assisto alla guida del pubblico ad opera di un ragazzo nasuto, che come un direttore d'orchestra ci ordina "sorridete" "baciatevi e abbracciatevi" "cantate e in alto le mani" "uaaaaa" "buuuuu".
Ad ogni stacco di pubblicità, si verifica una sorta di transumanza: al pubblico è concesso alzarsi e ogni volta tutti in fila, con il telefonino, la macchinetta fotografica o un foglio spiegazzato in mano cercano la celebrities. Va bene quasi tutto, anche il ragazzo ex-amici ora accolto nel pubblico parlante. Poco prima del rientro in studio, vengono ricacciati ai loro posti.
Quelli del pubblico parlante, a prima vista, sembrano contare di più. Invece mi appare chiaro, poco dopo, quanto i loro destini siano appesi al filo del gradimento di Maria, colei che tutto può. In una delle pause osservo una matura signora parlare animatamente con una assistente di Maria, confessandole affranta di avere l'impressione che "a lei dia fastidio che io sono qui". Non la nominano mai, ma è chiaro che parlano della conduttrice. L'assistente prova a convincerla che non è vero, che lei fa parlare un po' tutti, ma la signora è davvero depressa. Più tardi un'altra parlante cadrà in disgrazia: aveva espresso un suo parere sulle performance di Rita, subendo la reazione di Maria. Nel successivo stacco un capannello di parlanti la circondava, tutti sembravano molto preoccupati per la sua sorte...
Il resto del pubblico invece vive una sua trasmissione, dettata dal movimento delle tante telecamere, fisse, a mano e sospese, che lo inquadrano. Alzano cartelli (Inquadratemi, diceva il più esplicito), applaudono, salutano, si alzano. Raffaele, che è il più furbo dei tre in gara, ogni volta che canta se ne va in mezzo a loro, e la gente per questo lo ringrazia, anche quelli da casa, che lo votano più degli altri.
Platinette quando interviene esprime concetti profondi, di analisi della trasmissione e dei meccanismi che la governano. Al pubblico però basta una parola per applaudirla e un secondo dopo fare BUUUUU.
Piano piano, cala anche la mia curiosità e avanza la stanchezza. Resto là, muta e mutante a guardare fino a mezzanotte e mezza.
La signora francese, che segue Amici, mi ha detto che mi si vedeva lì in fondo, e che ero seria seria...
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