Bella intervista di Claudio Lippi a Sorrisi&Canzoni

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EffeCi
view post Posted on 30/4/2006, 19:08




Ecco le mie amare verità sulla tv

Quarantadue anni di carriera alle spalle, cinque bypass al cuore e un sogno nel cassetto: «Che non si avvererà» dice il conduttore «perché io non mi so vendere. Non sono come certi miei colleghi che...». Così Claudio Lippi, nel cast di «Buona domenica» dal 1995, parla a Sorrisi del suo rapporto con la tv di oggi e con alcuni volti noti

27/4/2006


di Alex Adami

Nella casa milanese di Claudio Lippi c’è una «saletta tv». All’interno, davanti a due poltrone, tre televisori e altrettanti decoder sono schierati l’uno di fianco all’altro. «Così riesco a tenere d’occhio più programmi nello stesso momento» spiega Lippi, 60 anni, 42 dei quali passati sulle scene senza mai un’ombra d’arroganza e di volgarità. «C’è gente snob, nel mio ambiente. Gente che prospera grazie al piccolo schermo e poi va in giro a dire che no, non ama guardare la tv. Io, invece, sento il bisogno di essere sempre aggiornato. E se introduco qualcuno a “Buona domenica”, voglio sapere tutto di lui. Anche se ormai presento solo ex concorrenti del Grande Fratello, la sostanza non cambia. Passo molte ore a guardare quello che succede nella Casa. Così, quando arriva il momento, so chi mi trovo davanti e posso tentare di raccontarlo al pubblico. Poi, quando smetterò, butterò via schermi e antenne per far spazio ai libri. Sono sempre pronto ai cambiamenti da quando, quattro anni fa, sono quasi morto».
«Ho un rapporto molto sereno con la realtà, oggi» prosegue Lippi. «Nel 2001 m’hanno messo cinque bypass. Sono stato acciuffato per miracolo. Da allora la mia vita è cambiata. Ho scoperto che la felicità è vicinissima».
Quanto vicina?
«È qui. Vivo senza sonde né respiratori. Cammino sulle mie gambe. Ecco, ho imparato ad apprezzare questo genere di cose».
Partendo da quest’idea non si corre il rischio di accettare tutto?
«No. Non io, almeno. Ho sempre vissuto con i piedi per terra. So quanto posso dare, ma so anche che devo fare ciò che mi viene chiesto. Sentirsi geni incompresi è patetico e pericoloso».
Quante delle sue capacità utilizza in «Buona domenica»?
«Una piccola parte. Ma al programma offro un bel contributo: onoro le consegne, rispetto il format. Sono tatticamente disciplinato, direbbe un allenatore».
Non le pesa lavorare in un programma che accoglie così tanti ex protagonisti dei reality show?
«Chi fa il mio mestiere deve imparare a misurarsi non con le proprie ambizioni, ma con la realtà. Evitiamo ipocrisie: da quando ha iniziato a ospitare i primi esclusi dal “Grande Fratello 6”, “Buona domenica” ha superato “Domenica in...” negli ascolti. Questo è un fatto. Punto».
A lei piacciono i reality?
«È più corretto dire che m’interessano. L’isolamento rende le relazioni tra le persone piuttosto animalesche, e questo mi affascina. Ci sono anche altri misteri che mi tengono sulla corda. Che cosa c’è nella testa di Zequila? Perché tutti piangono, quando si collegano con i parenti in studio? Perché piange uno come Aldo Montano, che ai ritiri sarà abituato, visto che è un olimpionico?».
Già, perché?
«Non lo so. Ma trovo tutte quelle frigne irritanti. I protagonisti dei reality sono reclusi per poche settimane e di solito sono ben pagati. Quando escono, poi, vanno a fare serate in tutta Italia. Che cosa dovrebbe dire, allora, chi lavora su una piattaforma petrolifera?».
Eppure il pubblico apprezza.
«Il meccanismo che fa funzionare i reality è vincente. Io per primo, se sento quelli del piano di sotto che litigano, cerco di capire che cosa si stanno urlando».
Insisto: non è stufo di avere a che fare con ex reclusi del Grande Fratello?
«Non sono un critico televisivo. Sono uno che fa tv. Non decido che cosa è bello e che cosa no. Devo fare al meglio ciò che mi chiedono. Ogni domenica rimetto in gioco i miei 42 anni di carriera. Questo è lo spazio che c’è oggi per me in tv. Per me e per molti come me. Mi va bene così».
Eppure lei fu tra i primi a proporre un talk show. «Tanto piacere» è del ’74...
«Non posso essere io a ricordare queste cose. Posso raccontarle a mia figlia, magari. Mi sono sempre dovuto conquistare tutto. Non ho mai vissuto di rendita».
Si è mai chiesto il motivo?
«Per farsi notare bisogna essere prepotenti. In tv non ti inquadrano, se non stai parlando. E io non sono uno che interrompe, urla e fa scene solo per apparire. Non mi so vendere. Ci sono colleghi che hanno lavorato molto bene sulla propria immagine, e oggi non vengono mai messi in discussione, qualunque cosa facciano. Ma non mi chieda di fare dei nomi».
Provo a farli io, allora. Adriano Celentano.
«Sarebbe molto meglio se tornasse a cantare. Quando ascolto “Un albero di 30 piani” il problema dell’inquinamento mi tocca nel profondo. Quando sento i suoi monologhi sullo stesso tema, mi annoio».
Fiorello.
«Grandissimo. Un talento simile l’ho visto solo in Walter Chiari. Eppure nessuno mi ha mai offeso come Fiore».
Perché mai?
«Credo di aver lavorato con lui nella fase peggiore della sua vita. Nel ’96 eravamo a “Buona domenica”. Lui stava risolvendo i suoi problemi con la droga ed era intrattabile. Dovevamo provare i pezzi in due versioni, perché fino all’ultimo non sapevamo se lui avrebbe partecipato. Quante porte sfasciate ho visto, quanti insulti mi sono preso».
Il peggiore?
«Amava ripetermi che non ero nessuno, che non valevo nulla. A tarda notte, poi, tornava in sé e telefonava per scusarsi. Oggi è uno dei pochi amici che ho in quest’ambiente».
Proseguo. Simona Ventura.
«L’ho vista nascere ai tempi di “Mai dire gol”. È straordinaria, ma non deve accontentarsi di quello che sta facendo. Può crescere ancora. Anche per lei vale il solito discorso: bisogna fare quello che c’è. E ora ci sono i reality. Ma vorrei vederla meno saltellante. È pronta per un grande talk show».
Paolo Bonolis.
«Dicono che sia l’erede di Corrado, ma non sono d’accordo. Corrado era discreto, garbato. Si faceva capire con uno sguardo. Bonolis è aggressivo con i suoi concorrenti. Violento, talvolta. Di fatto, però, è uno dei pochi che in tv può dettare le regole».
Esiste un erede di Corrado?
«Temo di no. Ma vorrei cimentarmi con i suoi programmi. Credo che ci uniscano garbo e ironia. Scommetto che se potessi condurre una nuova edizione de “Il pranzo è servito” sarebbe un successo».
Succederà?
«Non credo. Gli unici segnali che ho ricevuto sono quelli del pubblico di affezionati. Sono tantissimi».
Altri programmi che le piacerebbe condurre?
«“Il nonsenso della vita”, 15 minuti di show a ridosso del programma di Bonolis. Un “blob” commentato di ciò che è appena andato in onda».
Seriamente...
«Vorrei raccontare la televisione intervistando la gente che la guarda tutti i giorni. Titolo provvisorio: “Villaggio globale”. Accetterei di andare in onda alle 4 di mattina. E metterei i soldi di tasca mia».
Addirittura?
«In tv nessuno è necessario, oggi. Puoi chiamare John Travolta e farti massaggiare i piedi in diretta, ma non ottieni nulla. Una volta per l’ospite di “Canzonissima” si fermava l’Italia. Bene, ci daremo tutti una regolata, come i calciatori».
Beffa della sorte: le offrono di partecipare a un reality.
«Neanche per un miliardo».
Gliene offrono cinque.
«Parliamone. Le mie condizioni: devono sbattermi fuori dopo una sola settimana. E porto le lenzuola da casa».
Che fa, detta le regole?
«Io non ho bisogno di farmi vedere. Sono sopravvissuto a 42 anni di tv senza strillare e senza sgomitare. Vorrà dire qualcosa, suppongo».

Edited by EffeCi - 30/4/2006, 20:09
 
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Hawthorn
view post Posted on 3/5/2006, 15:32




L'intervista è davvero bella, grazie Fra, e condivido molte delle cose che Lippi ha detto. Che tristezza che nel nostro paese televisivamente sia tutto un reality (o quello che vogliono spacciarci con tale definizione) e/o un commento a ciò che deriva da quel mondo.
 
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Irene!
view post Posted on 3/5/2006, 18:42




Avevo già letto quest'intervista un po' amara (ma veritiera) su TV Sorrisi... Che dire se non che Lippi ha perfettamente ragione! Lo studio di Buona Domenica poi è allucinante, l'accoglienza che riservano agli ex reclusi del GF è spropositata! :o: Manco avessero fatto chissà che o fossero chissà chi... :blink:
 
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*movia*
view post Posted on 3/5/2006, 19:19




CITAZIONE (Irene! @ 3/5/2006, 19:42)
Avevo già letto quest'intervista un po' amara (ma veritiera) su TV Sorrisi... Che dire se non che Lippi ha perfettamente ragione! Lo studio di Buona Domenica poi è allucinante, l'accoglienza che riservano agli ex reclusi del GF è spropositata! :o: Manco avessero fatto chissà che o fossero chissà chi... :blink:

Occasionalmente in passato mi capitato di pensare che Lippi non fosse uno stupido e che fosse pure una brava persona, altrettanto occasionalmente ho pensato:"ma che ci fà a Buona Domenica?" :blink:
Evidentemente,deve guadagnarsi pure lui la sua pagnotta. :rolleyes:
A me a volte fa pena vederlo immerso nel più puro trash televisivo fino al collo, :sick: e dire che un tempo si parlava di lui come dell'erede di CORRADO! :woot:
 
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°Flavia°
view post Posted on 3/5/2006, 20:07




L'avevo letta pure io l'intervista. Quello che dice è amara verità però di quel mondo ci fa parte pure lui nonostante tutto -_-
Consiglio comunque e cioè che ci stesse attento perchè Costanzo già lo ha fatto fuori una volta quindi a meno che non si trova altri ingaggi..... -_-
 
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4 replies since 30/4/2006, 19:08   140 views
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